dar si do- vrebbeno. idem, 20-33 : ne mandano [de'bambini] per
e incoronaro i crini. idem, 20-33 : coglie zopiro là dov'uom si cinge
: giudicare all'apparenza. berni, 20-33 (ii-151): tanto è rancherà d'
di una categoria logica. varchi, 20-33 : la proposizione, favellando della categorica,
. g. m. cecchi, 20-33 : noi altre donne siam'pur sottoposte
ci spense. idem, purg., 20-33 : esso parlava ancor della larghezza /
v'è stato promesso. tasso, 20-33 : con la destra viril la donna stringe
-cadere nell'eterna dannazione. iacopone, 20-33 : regina encoronata, mamma del dolce
attività, restare inattivo. pulci, 20-33 : i marinai chi qua chi là si
poco, e filali sottile. magalotti, 20-33 : ella si è l'aria quella
e rigogliosa vegetazione. papini, 20-33 : ha visto la fittaia fresca dell'erba
calca, ressa. tasso, 20-33 : con la destra viril la donna stringe
del formator del giorno. magalotti, 20-33 : anche l'aria vegg'io disporsi
ricettoria dove fu distaccato. leopardi, 20-33 : fra poco in me quell'ultimo /
far fruttare. m. villani, 20-33 : la madre... lui pensò
getto lo percosse. tasso, 20-33 : poi fèr la gola e tronca al
i fanciulli delle cerase. aretino, 20-33 : noi mentovare invano, perché è
parte immortale non fosse. cavalca, 20-33 : voi appelliate iddii gl'idoli in
esto cortei novo. giulio strozzi, 20-33 : io ben potea fra le rovine
. circuire, abbindolare. cavalca, 20-33 : l'opera della fede procede dall'affetto
han posto alla riva. cavalca, 20-33 : poiché voi, reputandomi savio, siete
tempo, lacrimando? b. corsini, 20-33 : quest'altra... / è
e d'ogni generazione. cavalca, 20-33 : antonio... pur alla
raggiungere lo scopo prefisso. ariosto, 20-33 : a chi gli porta [i maschi
puotesi chiamare * dissimulazione'. cavalca, 20-33 : la cristiana religione, la quale
un micolino. l. salviati, 20-33 : poi ch'io sono in genova,
(un abito). alvaro, 20-33 : toccano le stoffe con quel tocco sapiente
fra sé le membra. campailla, 20-33 : predica il sommo suo sàvio rettore
vili e coronatore dei forti. alvaro, 20-33 : toccano [le donne] le
monte dei pegni). aretino, 20-33 : festi una opra più pia che non
ch'ella sia mutabile. cavalca, 20-33 : voi che dite che l'anima procede
di vita, inanimato. cavalca, 20-33 : quale è meglio o più ragionevole:
innanzi matutino. l. salviati, 20-33 : per un miseria di presso ch'
dell'idea che predico. alvaro, 20-33 : posano le mani sulle clienti,
. dante, purg., 20-33 : esso parlava ancor de la larghezza
-fluido vaginale. aretino, 20-33 : -1° pisciai sanza pisciare...
una persona). alvaro, 20-33 : le compagnie di queste donne sono
orto suo piantò la fava. aretino, 20-33 : poi che il baccelliere mi ebbe
preparare il tuo sermone. alvaro, 20-33 : posano le mani sulle clienti,
in penitenzia sempremai umiliato. campailla, 20-33 : testimoni fedel del creatore / l'opere
più conclusione che parole. aretino, 20-33 : lasciatami vincere dal suo proemio fratino,
riverenze spagnuole. b. corsini, 20-33 : quest'altra, che una lieve cicatrice
. -anche: enunciare. cavalca, 20-33 : la cristiana religione, la quale adora
si faceva la prova. alvaro, 20-33 : toccano le stoffe con quel tocco sapiente
fine come ne uscì. aretino, 20-33 : dandogli un basciuzzo, segue:
allusione oscena: ano. aretino, 20-33 : poi che il baccelliere mi ebbe piantato
. organo genitale femminile. aretino, 20-33 : poi che il baccelliere mi ebbe piantato
fortuna. dante, inf, 20-33 : vedi a cui / s'aperse a
divin pas- sion comporta? cavalca, 20-33 : vergognatevi... delle insidie,
. disfare le maglie. bartolini, 20-33 : poi rimanevi ore lunghe / del paradisoinfantile
]: 'soffegare': ersticken. ariosto, 20-33 : acciò il sesso viril non le
[s. gregorio magno volgar], 20-33 : noi veggiamo la gloria della vita
s. gregorio magno volgar.], 20-33 : noi veg- giamo la gloria della
corpo e de mente. giulio strozzi, 20-33 : io ben otea fra le
, sulla rocca). aretino, 20-33 : poi che il baccelliere mi ebbe piantato