con l'animo vicino. tasso, 20-16 : quei che incontra verranci, uomini
cervello. g. m. cecchi, 20-16 : ben tu sei spacciato, /
prodezza e di bontà? cavalca, 20-16 : contendendo insieme, per reverenza l'
. landino [plinio], 20-16 : la terza specie [della cunila]
dalla legge istessa vietata. pindemonte, 20-16 : ei forte l'alma si sentia
a rispondere e notare. varchi, 20-16 : il sillogismo è di tre maniere:
duramente dentro le guancie. bontempelli, 20-16 : mi sorprese un ricordo del fronte
erborista. domenichi [plinio], 20-16 : dalione erbario ne fece [dell'anice
la sensazione, s'accenna. bontempelli, 20-16 : può sembrare ai profani che la
, in fatti men superba. ariosto, 20-16 : poi che non men che belli
non posa. dante, inf., 20-16 : dalle reni era tornato il volto
delle proprie azioni. pulci, 20-16 : d'ogni cosa pagherai tu il frodo
, efficiente, premuroso. ariosto, 20-16 : poi che non men che belli,
; condotta dissoluta. aretino, 20-16 : non si potea tenere dalle risa niuno
. mossa, puntata. bontempelli, 20-16 : all'eccellenza nella morra si giunge
gustarmela! -intr. aretino, 20-16 : goffe nel letto... rimangono
(un individuo). cavalca, 20-16 : avendo paolo, in orazione istando,
/ ch'ei non peccaro. cavalca, 20-16 : in fretta, correndo come potea
anche al figur. cavalca, 20-16 : ti priego... che tu
, in quei paraggi. cavalca, 20-16 : immaginandosi che ancora fosse vivo e
chiare come i cristalli. magalotti, 20-16 : il sai comune, disfatto in acqua
beato. dante, par., 20-16 : i cari e lucidi lapidi / ond'
beatifica. dante, par., 20-16 : i cari e lucidi lapilli / ond'
massaggi; frizionato. alvaro, 20-16 : le donne e gli uomini, inguauiati
crudele che 'l mio squatra. cavalca, 20-16 : contendendo insieme per reverenza l'uno
/ la morte mia. cavalca, 20-16 : oimè come tardi ti co
qe i vien poco lassadho. cavalca, 20-16 : ti priego, se non t'
né reggere. dante, inf., 20-16 : forse per forza già di parlasia
subord. latini, rettor., 20-16 : là dove dice « cupiditade » intendo
, dolore, rimpianto. cavalca, 20-16 : incontanente gittandosi in terra e spargendosi
s. gregorio magno volgar.], 20-16 : noi siamo della progenia di dio
gregorio magno vol- gar. j, 20-16 : véramente nel tempo della persecuzione la
la sua volontà. b. corsini, 20-16 : qui ripunger sentissi il nobil conte
nell'atto amoroso. aretino, 20-16 : questo si fa per non rimanere poi
. g. m. cecchi, 20-16 : che ti pensi, / ch'i
, verrebbe meno l'amistà. landolfi, 20-16 : ora l'incerto regna il certo
-con la particella pronom. cavalca, 20-16 : per lo desiderio che avea di giugnere
e si rinselva. cebà, 20-16 : intreccia d'una parte ombrosa selva,
fontana. b. corsini, 20-16 : qui ripunger sentissi il nobil conte /
s. gregono magno volgar.], 20-16 : veramente nel tempq della persecuzione la
salerno. c. e. gadda, 20-16 : due mattine dopo che maria luisa
per ricorcarsi. idem, purg., 20-16 : noi andavam con passi lenti e
tanto che10 me ne scorticai. aretino, 20-16 : alla fine ci fermammo tutti a
amorosa; atto sessuale. aretino, 20-16 : bisogna una maestra che insegni la scrima
scotimento ripetuto del capo. aretino, 20-16 ^: costui ti comandarà che non gli
una serie di oggetti. alvaro, 20-16 : ella osservava, scrutava, notava,
-comportarsi con servilismo. pafiini, 20-16 : era [erode] un idumeo:
persona. latini, rettor., 20-16 : questo vizio [la cupidità] ne
anche: sottovoce. cavalca, 20-16 : puosesi ivi presso e con silenzio orava
mille storie. l. salviati, 20-16 : ho avuto a far mille storie per
voa girondolare per due ore. alvaro, 20-16 : le donne e gli uomini,
diviso / in vari studi. tasso, 20-16 : quei che incontra verranci, uomini
gli alberi e tacque. alvaro, 20-16 : osservava, scrutava, notava,
malata di clorosi). lucini, 20-16 : e, cloroticamente, pieghi lo stelo