poesia. dante, inf., 20-112 : eurìpilo ebbe nome, e così 'l
, saccheggiate e prese. tasso, 20-112 : meraviglie quel dì fe'tisafemo: /
, l'altro leggieri. ariosto, 20-112 : costei, ch'alli disii facile e
. -imboccare. aretino, 20-112 : non sopportando, che mi mettessi le
cattivo uccellino da ingabbare. aretino, 20-112 : il caca- stracci, pieno di
spesso tormenta i buoni. leopardi, 20-112 : proprii mi diede i palpiti, /
legato. l. salviati, 20-112 : lasciamen'ir pe'fatti miei, ch'
per battere all'uscio. cavalca, 20-112 : in sul mattino tornava al convento
; durante la mattinata. cavalca, 20-112 : in sul mattino tornava al convento e
meta che mi ho proposto tasso, 20-112 : poi ch'a le mète de l'
1828). bontempelli, 20-112 : pensai ai vampiri: al « phil-
amor morire. dante, par., 20-112 : l'anima gloriosa onde si parla
'mperché non sanno. cavalca, 20-112 : una vecchierella povera si venne a
pagare molto denaro. aretino, 20-112 : né dormì mai niuno meco che non
possa il figliuol rinvoltare. aretino, 20-112 : il caca-stracci, pieno di letizia,
, un'orchestra). linati, 20-112 : davanti il fido, dietro la pineta
in siti molto avantaggiosi. magalotti, 20-112 : alla battaglia di seneff un semplice soldato
guerra, postbellico. bontempelli, 20-112 : avevo letto in un giornale una
la dignità della fama sua. tasso, 20-112 : poi ch'a la mète de
l'erba aver per letto. mazzini, 20-112 : la notte non potete passeggiare senza
trattamento psicanalitico; psicanalista. bacchetti, 20-112 : quel modo insinuante, condiscente,
riprodurre quelle del figlio. alvaro, 20-112 : strinse le labbra riproducendo uno schema
intendete? l. salviati, 20-112 : alzando madonna fulvia il saliscéndo così
andare pesantemente a terra. aretino, 20-112 : intertenutolo con tal ciancia un tempo,
e con cautela. aretino, 20-112 : puttana che vada in su le canzoni
di tali popolazioni. bontempelli, 20-112 : pensai ai vampiri: al 'phillostoma
alla fanciulla per farla sconciare. aretino, 20-112 : interte- nutolo con tal ciancia un
. t t aretino, 20-112 : fingendomi di essermi sconcia, gli faccio
(la pelle). aretino, 20-112 : il caca-stracci, pieno di letizia,
complessione dello scheletro). cavalca, 20-112 : un giovane... avea sì
valore dell'arte oratoria. calvino, 20-112 : i tuoi versi sono appunti memorialistici
io ho il senno ». aretino, 20-112 : fingendo capogiroli, doglie di corpo
ha uficio a più cose. cavalca, 20-112 : un giovane... aveva