o la vittoria onore. idem, 20-110 : questa insegna a te non diedi /
e nelle rovine solo. ariosto, 20-110: il cavallier su ben guernita sella,
nel fatto e applicazione. magalotti, 20-110 : voi vedete quanto vasta, da
dante, inf., 20-110 : quando grecia fu di maschi vota /
mutar opinione. l. salviati, 20-110 : a voler che costui nel concetto del
: in grande quantità. magalotti, 20-110 : la prudenza v'è a libre,
ed ancora la conservo. magalotti, 20-110 : ricetta per ricetta m'andò dettando
dispicar facea dal monte. cebà, 20-110 : qui salta un capo e là
malgarbo, scortesia. ariosto, 20-110 : la donna ch'avea seco era assai
e 'n guerra illustri. forteguerri, 20-110 : ma non si stette con le mani
nulla apparteneva. l. salviati, 20-110 : io non mi voglio interessar dove
e ciò che io guadagno. aretino, 20-110 : voi medico, posta che mi
qualche malignità nelle gazzette. alvaro, 20-110 : piccoli gridi cerimoniosi...
notare la loro aria furtiva. alvaro, 20-110 : nelle ragazze gli abiti si notavano
smarrirsi, confondersi. cavalca, 20-110 : quasi obumbrandoglisi il cuore, non
pagan bestiale e matto. ariosto, 20-110 : era assai bella, / ma
né mai lo lasciava. aretino, 20-110 : la state, incolpando il caldo,
con valore antifrastico). aretino, 20-110 : -per duo ducati feci intendere a uno
il male dura. dante, inf, 20-110 : quel che dalla gota / porge
per nulla il saraménto. » cavalca, 20-110 : pognamo che io in sogno abbia
richieste di denaro. aretino, 20-110 : avendo io stangheggiato un dieci o do-
ventre li gorgoriglia e sona. aretino, 20-110 : io mi levai mille volte da
come il bambin gesù. bartolini, 20-110 : una donna, senza gonna; /
petto e le poppe mostrommi. aretino, 20-110 : fu cosa da smascellare quando,
impoverire una nazione. aretino, 20-110 : avendo io stangheggiato un dieci o dodeci
afflitto, lasso lasso. aretino, 20-110 : per duo ducati feci intendere a uno
soctigliesse d'altre cose. aretino, 20-110 : -avendo io stangheggiati un dieci o
as- sol. aretino, 20-110 : avendo io stangheggiato un dieci o dodeci
suscitarlo. dante, par., 20-110 : ciò di viva spene fu mercede:
i salmi sburrati dal prete. alvaro, 20-110 : la musica dei piccoli gridi cerimoniosi
enfatico).. magalotti, 20-110 : la prudenza v'è a libbre,