in detti alteri ebbe risposto. idem, 20-107 : mentre more, / già
alquanto bruna. dante, inf., 20-107 : allor mi disse: 'quel
, pieno di caverne. ariosto 20-107 : questa è la vecchia che solea servire
incompatibilità con la gentilezza. forteguerri, 20-107 : né perché forse la marina sabbia
tacere! idem, purg., 20-107 : la miseria de l'avaro mida,
tengo da fratello. l. salviaii, 20-107 : la vostra presenza mi vi figura
io la chiamo spesso! ariosto, 20-107 : la vecchia, che timore ha
, ma alla sua fruizione. papini, 20-107 : l'intelligenza deve aiutarci in questa
i suoi piccoli figliolini. tasso, 20-107 : non fugge i colpi e gemito
cosa da savi. l. salviati, 20-107 : gentiluomo, voi m'avete in
difficile a con- durvele. tasso, 20-107 : non fugge i colpi e gemito non
ippalca mia, non aggio. aretino, 20-107 : accioché io non avessi cagione
con la particella pronom. aretino, 20-107 : egli si stava un dì tutto rappreso
fu una volta peccatore. forteguerri, 20-107 : non ti lasciar da disperata rabbia
inenarrabile, indicibile. cavalca, 20-107 : trovai in bettelem un buon monaco
olivi. -sostant. tasso 20-107 : giunge all'irresoluto il vincitore, /
non per lisciarvi la coda. aretino, 20-107 : ella, gita ad aprirlo,
. -sostant. aretino, 20-107 : egli si stava un di in casa
-menarselo: masturbarsi. aretino, 20-107 : la tal notte che tu dormisti meco
ve gli ho trovati. aretino, 20-107 : gli dico: « chi è la
generico: attore. cavalca, 20-107 : si fece vendere a un suo compagno
mutolo e non può parlare. cavalca, 20-107 : essendo nelle contrade di bettelem indemoniata
senza impiegare mezzi adeguati. magalotti, 20-107 : voi sapete che a noi altri riesce
l'una all'altra. tasso, 20-107 : giunge all'irresoluto il vincitore / e
, così tei raffermiamo. aretino, 20-107 : acciò che io non avessi cagione di
, n. 5. cavalca, 20-107 : avea in uso di non mangiare altro
a patir qualunque strazio. bartolini, 20-107 : con gioia ti servivo, /
capigliatura. dante, inf., 20-107 : quel che da la gota / porge
fronte in nulla parte oscura. ariosto, 20-107 : prima, credendo d'acquistar marfisa
paesi. c. e. gadda, 20-107 : astenersi dal presupporre nel radioabbonato conoscenze
-indurito dal gelo. landolfi, 20-107 : o ardita che non morrai / perché
c. e. gadda, 20-107 : il pronome 'io 'ha carattere
che repugnarano la rescinderano; tasso, 20-107 : giunge all'irresoluto il vincitore,
seguirà. dante, purg., 20-107 : la miseria de l'avaro mida /
chi tanto lealmente lo serve! bartolini, 20-107 : con femminea gonna. / colui
vizi, al peccato. cavalca, 20-107 : lo chiamarono [i suoi signori]
voleva e rimetterla in arnese. pulci, 20-107 : rinaldo, quel gran sir da
di vimini). cavalca, 20-107 : trovò una isportella piena di fichi e
, smargiasso, millantatore. aretino, 20-107 : io dormiva spesso con uno squassa-pennac-
risuscitare. dante, par., 20-107 : d'i corpi suoi non uscir,
. dante, par., 20-107 : ché l'una [anima] de
forma di tale lettera. aretino, 20-107 : non lo aresti colto fuora dalla avemaria
. locanda, albergo. savinio, 20-107 : le botteghe di anticaglie tirate a serie