la vista agli orbi. idem, 2-97 : oltre alla illuminazione pubblica, ogni
fa incanto appropriato a questo. tasso, 2-97 : ma né 'l campo fedel
apre il cuore e ravviva. idem, 2-97 : tal miseria l'accora / qual
e deposita nelle articolazioni. govoni, 2-97 : sentirmi cadere sopra il cuore /
anche al figur. bacchetti, 2-97 : mi chiamava vagabondo, epicureo e
non vengano dalle cause agenti. idem, 2-97 : i latini vogliono che sia ogni
fare e esser fatto. campanella, 2-97 : vedendo aristotile che la potenza passiva
eccellente ed antico romano. cellini, 2-97 (470): vostra eccellenzia non
son tutti piegati dal vento. idem, 2-97 : albero tagliato che rimette: ancora
. c. e. gadda, 2-97 : prende a dondolar il capo con quel
tubo digerente). rajberti, 2-97 : e poi si suddividono ancora e si
sua a tutti sia manifesta. leonardo, 2-97 : sì come l'animosità è pericolo
alcuni casi dava il vino. paolieri, 2-97 : batteva 1 denti nel ribrezzo d'
tartaria. n. franco, 2-97 : armatevi, dico, o dei,
granturco, abili al fuoco. tombari, 2-97 : in quel momento in cucina avevano
/ e si difende. montale, 2-97 : guardi la sommossa vastità, / »
7. tr. caro, 2-97 : la machina fatale il muro ascende.
difendessi le mie ragione. idem, 2-97 (468): il duca s'era
sono arrivati a tutt'oggi. imbriani, 2-97 : bel giovane biondo ed effeminato,
d'un generale che capitola. imbriani, 2-97 : avevano strisciato alla corte degli ultimi
strada. c. e. gadda, 2-97 : il macchinone intanto, dopo un
attività che svolge. rajberti, 2-97 : noi milanesi crediamo conoscere la luce
uomini abili e valorosi. cassola, 2-97 : ma se non ci si vede di
. c. e. gadda, 2-97 : il macchinone, intanto, dopo un
e un sapore leggero. morante, 2-97 : avevamo fatto la pasta in bianco,
superbo la piazza di forlì. pavese, 2-97 : salgono invece i biroccini a tutta
colà sulla sua coppa. fogazzaro, 2-97 : donna marina prese il pedone della regina
bruno, s'attaccarono insieme. tasso, 2-97 : mirano ad or ad or se
e di muli. savinio, 2-97 : il landò transitò al suono delle bubboliere
e rompea ogni capestro. alberti, 2-97 : già non si aconfà ad uno
oscurità, tenebra. simintendi, 2-97 : lo cielo premette la terra con calig-
suo sig. figliuolo. carena, 2-97 : 'cappellano ', prete che uffizia
tra due partiti. bottari, 2-97 : sotto la veste claustrale tiene un cuore
compagno. c. e. gadda, 2-97 : il macchinone intanto, dopo un
, di un favore. faldella, 2-97 : per sfogare la fregola di maggioreggiare
che preso tanto carico. poliziano, 2-97 : visto che la cosa era condotta in
). dante, inf., 2-97 : questa chiese lucia in suo dimando.
scappino vestito da chincagliere. rajberti, 2-97 : oltre alla illuminazione publica, ogni
, fino al ginocchio! cassola, 2-97 : -spero che non ti muoverai con
rovine miserabili della guerra. montecuccoli, 2-97 : narra il fatto come gli toma
. s. bernardo volgar., 2-97 : chi la consolerà quando vedrà venire contra
determinato evento, ecc. tasso, 2-97 : tanta in lor cupidigia è che riluca
tutte quelle infamie che potevano. cellini, 2-97 (471): il duca ci
bonificatore. e. cecchi, 2-97 : non sono molti gli scritti di filosofia
e di similitudini buccolice. cellini, 2-97 : (468) perché certi pochi
rei vizi fare e dire. tasso, 2-97 : ma né 'l campo fedel,
discolo, un vagabondo. giusti, 2-97 : salgo, si chiacchiera / sul
ti fia. dante, inf., 2-97 : questa chiese lucia in suo dimando
per mia moglie. petrarca, i- 2-97 : donar altrui la sua diletta sposa,
ecatombe. a. adimari, 2-97 : nelle feste che si facevano in argo
, critica filologica. cuoco, 2-97 : la teoria della probabilità, applicata alle
nel tempo di svinatura. montale, 2-97 : toma un'eco di là: 'c'
del malvagissimo. livio volgar., 2-97 : aveano preso l'arme i volsci
s. giovanni crisostomo volgar., 2-97 : a noi conviene recare in pubblico le
che ti dono. monelli, 2-97 : l'oste mi portò una specie di
s. giovanni crisostomo volgar., 2-97 : il ferro l'offende la ruggine,
sarebbe andato in fiamme. rajberti, 2-97 : magazzini di stoffe, di tappeti,
. c. e. gadda, 2-97 : un cervello estroso, pensai, un
un componimento letterario). bembo, 2-97 : ogni volta che eglino dinanzi al verbo
. un fiume di parole. jovine, 2-97 : gli pareva che parte del fiume
a. pucci, cent., 2-97 : a firenze fece privilegio, / che
e dure. leggende di santi, 2-97 : siagli proposta la seconda questione più
s. giovanni crisostomo volgar., 2-97 : or diremo noi che la sua
nei mercati della pianura. jovine, 2-97 : fuori dell'abitato il gruppo si
arsiccio tipico delle officine. imbriani, 2-97 : pensava a darsi bel tempo, a
. s. giovanni crisostomo volgar., 2-97 : or diremo noi, che la
furetti e di bracchi. calvino, 2-97 : lo cucì da sé [il giubbotto
, mangiare, dormire. rajberti, 2-97 : in paesi lontani lontani girano soli
fame...]. levi, 2-97 : erano degli stranieri, degli ospiti
i gusci nell'acqua. bonsanti, 2-97 : non appena ebbe finito di sorbire la
da un giuocator di vantaggio. imbriani, 2-97 : bel giovane biondo ed effeminato,
, stimare, misurare. cellini, 2-97 (469): questo caso si è
). dante, purg., 2-97 : nessun m'è fatto oltraggio, /
o canna dei polmoni. tagiini, 2-97 : l'aria... si trova
, giubilare. guido da pisa, 2-97 : morta cammilla, levossi uno grido
diabolico al mezzo toscano. jovine, 2-97 : don matteo ci godeva un mondo.
che puzzava di stalla. cinelli, 2-97 : da uno scialle nero, pezzato
.). guido da pisa, 2-97 : egli entri a governare questa fra
ma sottolinea il silenzio. calvino, 2-97 : le rane intanto continuano il gracidìo
se favoreva con epso. cellini, 2-97 (468): io avevo ditto al
felicità. c. e. gadda, 2-97 : [il macchinone] grugnì e
a bere un bicchierino. tecchi, 2-97 : guarda un po', anche a non
purità lo tiene e gusta. grazzini, 2-97 : quanto maggior pena sentirai di qua
esaudisce coloro che 'l pregano. leonardo, 2-97 : la cieca ignoranza così ci conduce
corso stesso della storia. rosmini, 2-97 : l'atto immanente è quello che dura
- anche sostant. leonardo, 2-97 : le minacce sol son arme dello imminacciato
nell'aria limpida. gadda conti, 2-97 : nelle immobili giornate di distesa bonaccia,
. scatenarsi, sfrenarsi. guerrini, 2-97 : quando vedrai / impazzir per le strade
o facoltà straordinarie. montale, 2-97 : tu ritieni / tra le dita il
, ecc.). manfredi, 2-97 : una linea retta dirassi 'perpendicolare ad
bellezze che tu sai. savinio, 2-97 : mai un cittadino serio entrerà dalle sorelle
assai riposante alla vista. morante, 2-97 : -così è la sorte di chi
, ben dissecco. e. cecchi, 2-97 : i capi di bestiame venivano uccisi
o nodo. o. rucellai, 2-97 : tapassiamo ora a'muscoli, che tessono
dio che l'invenzione. nomi, 2-97 : visto che il ranno i'gettava ed
n. 1). paglini, 2-97 : dopo essersi empiuti d'aria [i
, un'apparizione improvvisa. landolfi, 2-97 : trincanello, là là alla finestra!
antiche iscrizioni su lapide. monelli, 2-97 : un'accurata iscrizione a caratteri lapidari
malagevolissimamente riceve il fuoco. leonardo, 2-97 : il legno notrica il foco che
sei anni i miei interessi. cassola, 2-97 : non si vedeva niente alla lettera
venditore di libri. faldella, 2-97 : essendo... capitato nel villaggio
rattratti a mo'di punti. fagiuoli, 2-97 : sopprimere con rigorosa proibizione certi lor
loquacità eccessiva e incauta. tesauro, 2-97 : invece di spartire in più periodi un
sembianza dell'isola infelice. fogazzaro, 2-97 : la lama di luce ch'entrava
specchiava da mezzo il cielo. bechi, 2-97 : lei volse verso di me il
storie sbigottiscono del presente. molineri, 2-97 : lo salutò con uno di quei
e la favola in europa. faldella, 2-97 : per sfogare la fregola di maggioreggiare
[il lino]. bembo, 2-97 : perciò che qualunque volta elle [le
i sonni infin l'aurora. bruno, 2-97 : io dico che la nostra signora
maggior parte lingua todesca. cellini, 2-97 : a quelle parole io subito risposi
ingegnava di mandar fuori. leonardo, 2-97 : le minacce sol son arme dello
scrittori. f. f. frugoni, 2-97 : nel museo della gloria..
quel ch'ho promesso. tasso, 2-97 : mirano ad or ad or se raggio
g. b. doni, 2-97 : si può anche chiamar coro quel
membra e tarda mole. panigarola, 2-97 : egli solo tutta la mole degli
gentil di quel mostaccio ladro. lalli, 2-97 : pirro, per l'arme terse
/ mostrando il giorno. tasso, 2-97 : tanta in lor cupidigia è che
. f. f. frugoni, 2-97 : nel museo della gloria, come ben
suoi navarchi / impon così. settembrini, 2-97 : il navarco spedì subito una
di vascelli da guerra. settembrini, 2-97 : gli ateniesi ordinarono subito il loro navile
per tica. jahier, 2-97 : ora sali di nocchio in nocchio /
lasciato alla parrocchia. solinas donghi, 2-97 : loro... comprano i
che li venne trovato. leonardo, 2-97 : male fai se laidi e peggio istù
prifico. livio volgar., 2-97 : alcuni dicono che... fu
quelli più ordinari. jahier, 2-97 : dàcci polenta, pane nostrale / che
un vaso da notte? landolfi, 2-97 : da una finestrucola d'una casuc-
novelluzze di niun conto. abba, 2-97 : nel discorsi han le discrete /
fuoco e '1 lume. leonardo, 2-97 : il legno notrica il foco che lo
un suo cugino discolo. monelli, 2-97 : un'accurata iscrizione a caratteri lapidari
che li muove. livio volgar., 2-97 : l'esercito romano dopo tre dì
; profumazione. fr. colonna, 2-97 : secondo il mio odorante senso,
diletta. e. cecchi, 2-97 : non sono molti gli scritti di filologia
quel che bisogno n'è. settembrini, 2-97 : gli ateniesi ordinarono subito il loro
e virtù del genere. ricci, 2-97 : se... le cose si
aver poco ingegno. i. pitti, 2-97 : 1 palleschi, per tant'
nella casa ove vissero. caproni, 2-97 : le magre giovinette...
e ancora parlantina. ^ tesauro, 2-97 : fu gradita a'primi autori dell'idioma
: falso, finto. quaglino, 2-97 : ah, tu [autunno] rinasci
il perché del passaggio. rosmini, 2-97 : la natura dell'atto transeunte consiste
viso di una persona. tecchi, 2-97 : la 'passata 'di nebbia,
patto dal padre angelo. ghislanzoni, 2-97 : sorgi; ma al tuo riscatto,
della pedagogheria. riccardi di lantosca, 2-97 : ah puzzano parecchio, / io replicai
tra il fogliame dei banani. savinio, 2-97 : la faccia lucida e impomidorata,
la * retorica '. tesauro, 2-97 : questa è dunque l'orazion pendente,
-sarebbe, perdicoli. marrini, 2-97 : i villani per lo più usano
per sottolineare un giuramento. marrini, 2-97 : i villani per lo più usano '
dal perico del capo. leonardo, 2-97 : sì come l'animosità è pericolo
pigliassino odore di muffa. biringuccio, 2-97 : hanno oppenione che il suono gliel dia
-indebolirsi; venire meno. pristinari, 2-97 : il mio salir là su sì amor
. f. f. frugoni, 2-97 : nel museo della gloria, come ben
di sotto resti umida. cinelli, 2-97 : marta rientrò in sé, si decise
, le posero nome pistoia. simintendi, 2-97 : prima si conobbe la potenzia della
arguta bonarietà che ne spira? molinari, 2-97 : lo salutò con uno di quei
saputo dire assai meglio. batacchi, 2-97 : nessun danno al mondo apporterete / col
: granoturco, mais. govoni, 2-97 : ancor non sono pieni gli olmi /
— come soprannome. bersezio, 2-97 : m'aveva messo nome il polentone e
di scoti and yard. landolfi, 2-97 : due labbra si protesero, abboccarono il
valore spreg.). nencioni, 2-97 : non avendo più il dovere ancorato al
filosofia naturalistica o positivista. nencioni, 2-97 : non avendo più il dovere ancorato
, sognano sogni spaventevoli. lauro, 2-97 : concorrono i luminari e gli altri
barba fina e rada. cinelli, 2-97 : quella povera, lì, per terra
a questo ch'io proposi. boiardo, 2-97 : era a tebe una legge che
preannuncia la notte. caproni, 2-97 : nell'ombra / che prenottuma le copre
ne abbiano più cura. condivi, 2-97 : preposto [michelangelo] a tale impresa
, sfavillio, scintillio. rajberti, 2-97 : parigi splende, brilla, sfavilla per
mia prigione in savona. bacchetti, 2-97 : io [bakunin] delle mie
metri il pianalto fucense. montale, 2-97 : un'altra voce qui fuga l'
di ora. e. cecchi, 2-97 : l'argomento non è estraneo alle idee
distende alle spese grandi. patrizi, 2-97 : -disse ancora virgiglio: « bac-
d'una mano sventolata. landolfi, 2-97 : due labbra si protesero, abboccarono
o costruttivo. a. manetti, 2-97 : tra la pelle delle cupole di verso
a distruzione dei nimici. condivi, 2-97 : egli [michelangelo]...
guancie aride e pustolose. landolfi, 2-97 : da una finestrucola d'una casuccia
segnano le otto e mezza. montale, 2-97 : guardi la sommossa vastità, /
g. b. strozzi il vecchio, 2-97 : al ciel portommi lo mio dolce
. c. e. gadda, 2-97 : soffiò aria e ruggine fuor da tutti
la mano). gadda conti, 2-97 : gagliarda, sbiancata dallo spavento,
e le risalda. a. piazza, 2-97 : la tua mano scrivendo rammarginò le
è megio arostita. a. manetti, 2-97 : quelle rape granai che vengono la
rappa dalle spoglie nette. jahier, 2-97 : sorgo del terzo anno di guerra /
ritornare su un argomento. cellini, 2-97 (468): quasi che io m'
de'quali si parla. loredano, 2-97 : la tragedia di vostra signo- na
persona svenuta. targioni tozzetti, 2-97 : bisogna che i medici persuadano il
delle tappezzerie del duca. lauro, 2-97 : in colonia nella cassa dei tre re
non volle filla sopravvivere. casti, 2-97 : regai maestà mista con grazia /
2. subaffittare. solinas donghi, 2-97 : loro... comprano i terreni
sbagliato affatto la ricetta. nencioni, 2-97 : non avendo più il dovere ancorato
. rientra in te ». cinelli, 2-97 : marta... non poteva
poter rifare le forze. jahier, 2-97 : pregavamo il sorgo che crescesse ve
alba dei cieli. del giudice, 2-97 : di lato spuntava un sole grande
conficcato. dante, par., 2-97 : tre specchi prenderai; e i due
circoscritto. domenichi [plinio], 2-97 : i mari mediterranei sono rinchiusi dalle
o anche colpe. cieco, 2-97 : solicitando ognor rinfresca / il tòr licenzia
produrre, suscitare nuovamente. biringuccio, 2-97 : a voler far bene, mai allentar
corso di una lettura. tesauro, 2-97 : non dovrebesi egli a tal dicitore,
riturare qualche calaia rota. busca, 2-97 : le troniere basse si debbono occupare
g. b. strozzi il vecchio, 2-97 : riverrà tempo mai ch'io mi
sole parve che menomasse. simintendi, 2-97 : la luna quattro volte ebbe ripiena
finché se ne sia scaricato. crudeli, 2-97 : sale al volto, e quello
ranno e il sapone. nomi, 2-97 : visto che il ranno i'gettava ed
a. f. bertini, 2-97 : quel che si rende più pregiudicante
] maschi che le montale, 2-97 : la luce di prima si diffonde /
di scabrose pomici. 1 ausilio, 2-97 : scabrosi scogli, saldi alle percosse /
l'umida ombra e nera. leonardo, 2-97 : quando apparisce il sole che scaccia
discriminare orientando spiritualmente. montale, 2-97 : la sbarra in croce non scande /
/ e vediamola venire. firenzuola, 2-97 : mi parrebbe necessario...
bisogno di una scarica emotiva. volponi, 2-97 : chiusi gli occhi e resistetti alle
. c. e. gadda, 2-97 : lo vedo che tira dalla tuta un
speranze de'francesi. i. pitti, 2-97 : la fortuna, che in tutte
orto loro e scoprivano tutto. condivi, 2-97 : cinse [michelangelo] preposto a
ne'luoghi più vicini. settembrini, 2-97 : gli ateniesi ordinarono subito il loro
, protati da lui? lubrano, 2-97 : la privazione di dio non è penamettano
illuminati da luci artificiali. rajberti, 2-97 : parigi splende, brilla, sfavilla per
ammonimenti non ascoltati). tesauro, 2-97 : invece di partire in più periodi un
-impers. piovigginare. pavese, 2-97 : che il mare fosse da quella parte
che la permettono). leonardo, 2-97 : sì come l'animosità è pericolo di
le forme generabili e corruttibili. montale, 2-97 : tu ritieni / tra le dita
è posta. c. campana, 2-97 : la piazza era fortissima di sito.
, in un azzurro immenso. pavese, 2-97 : che il mare fosse da quella
lucida. c. e. gadda, 2-97 : lo vedo che tira dalla tuta
volte languidi e snervati. tesauro, 2-97 : tacito, il qual concede a
bolle di sapone. del giudice, 2-97 : una storia la cui precisione è una
servono per far granate buonissime. jahier, 2-97 : camminavamo, e pregavamo il sorgo
di ma- domenichi [plinio], 2-97 : né mai nel medesimo tempo che 'l
un buco di sotto. lauro, 2-97 : in colonia nella cassa dei tre re
valore scherz.). faldella, 2-97 : uh, se giungesse a portare il
una costruzione. a. manetti, 2-97 : tra la pelle delle cupole di verso
gli prestassero prospero advenimento. molza, 2-97 : in breve spazio di tempo diedero ambidue
racconta / l'opre sue. montale, 2-97 : la sbarra in croce non scande
o semplicemente le dita intinte. monelli, 2-97 : senza mia meraviglia roste mi portò
core a più felice stato. leonardo, 2-97 : albero tagliato che rimette: ancora
e spiritale nel petto. fiori, 2-97 : dal ciel cadono le brine / e
pallor languido e possente. nencioni, 2-97 : anche in questo delicato psicologo nel
di rugiada luminosa. del giudice, 2-97 : di lato spuntava un sole grande,
macchine. c. e. gadda, 2-97 : mugolò alquanto, in sulle prime
moschettieri e trombe e tamburi. settembrini, 2-97 : il navarco spedì subito una squadretta
de l'unghie scintillanti. calvino, 2-97 : 1 rumori si tirano un con
ago di una meridiana. buti, 2-97 : allora è mezzo dì a punto;
e battaglia senza triegua. firenzuola, 2-97 : questa sua donna si lasciava trasportar
fuor da queste cime? ghislanzoni, 2-97 : non fia che grazia io neghi
riferimento a una personificazione. crudeli, 2-97 : se tacita ella [la ragione]
(un albero). leonardo, 2-97 : albero tagliato che rimette: ancora spero
buco nel petto. p. levi, 2-97 : il paese dei metalli è da
coperchio, dal vaso bollente. pratolini, 2-97 : fu sorpresa di vedere la pentola
lasà l'ariana perfida. leonardo, 2-97 : la cieca ignoranza così ci conduce
espressione vicario parrocchiale). carena, 2-97 : 'vicario': quegli che tiene il luogo
le labbra). gadda conti, 2-97 : un sorriso di gioia le scopriva i
un pezzo di legno. montale, 2-97 : toma un'eco di là: «
bava celeste nel giorno fioco. calvino, 2-97 : c'è il momento in cui
[n. rainò [ritzer], 2-97 ], microrituale [la stampa,
[iv. rainò [ritzer], 2-97 ], minigang [la stampa, 2001
figa di tutte! ». ammaniti, 2-97 : « devi provare assolutamente. te
). n. ammaniti, 2-97 : ti arriva dritto nelcervello. non ci
musicale. a. casella, 2-97 : il ritmo del rag-time...
spente le candele. s. ballestra, 2-97 : eccoteli qua... alla