s'accende una stella candidissima. paolieri, 2-57 : mato amica, sorella,
ant. confidenza. baldovini, 2-57 : padron mio, scusate l'affidanza,
s'aiunga il nostro amore. giamboni, 2-57 : il fiume giordano è così appellato
s'avviticchia il muco. giusti, 2-57 : di coronate volpi e di conigli /
tra giuncheti e canneti. tombari, 2-57 : lo conduceva là dove l'erba
impari. dante, par., 2-57 : s'elli erra / l'oppinion -
il freno anch'essi. fogazzaro, 2-57 : ottenne... di fare alto
alza allegro il gomito. lami, 2-57 : ma siccome era dopo cena, ed
, riposa. dante, inf., 2-57 : cominciommi a dir soave e piana
pedanteggia in grecismi). imbriani, 2-57 : questo antagonismo, quest'odio fra due
ricercavano. b. de'rossi, 2-57 : comparve... ima galea
gommoso, tenace. giamboni, 2-57 : sappiate che il buturo [= bitume
un'ora stabiliti. lami, 2-57 : ecco che sono stato di parola,
laggiù vi sia il mare. paolieri, 2-57 : una cantina magnifica, ariosa,
tremante e leggero come berni, 2-57 (i-53): astolfo...
il sol della polenta. stuparich, 2-57 : le quattro amiche, chine sul
davanti ai suoi avventori. paolieri, 2-57 : non lasciò i fornelli altro che
baiocchi per giocare all'oca. baretti, 2-57 : egli vende quella sua insulsa tiritera
baleno / riconobbe la dea. leopardi, 2-57 : chi dirà l'onda e il
sonetti e ballate sue dolcissime. bembo, 2-57 : le ballate [sono] dette
san vito nei pensieri. pratolini, 2-57 : tutti facevano di sì con la
fossero le capanne della felicità. barilli, 2-57 : stalla vidi infatti una bella
che perciò regoli gli denominarono. tasso, 2-57 : duo gran baroni in veste ignota
-spreg. bottegàccia. cellini, 2-57 (400): di già era posto
macinatura. leggi di toscana, 2-57 : le libbre cinquantacinque di grano s'
molenda. leggi di toscana, 2-57 : l'effetto sia, che le libbre
di ventre e di testa. govoni, 2-57 : tutto il bosco era pieno d'
l'aria depreda tutto. montale, 2-57 : al primo buio, quando / il
allibire, aver paura. aretino, 2-57 : non posso credere che i bravi antichi
annaspa, qual cuce. barilli, 2-57 : sul ponte di terza classe le donne
coraggio di tornarsene a casa. cassola, 2-57 : era qualcosa di più che una
. l. frescobaldi, 2-57 : eravamo, tra noi e i famigli
l'albero della cannella. giamboni, 2-57 : in quel paese cresce l'incenso,
quello poi appellano canto. bembo, 2-57 : se voleste voi, m. ercole
cantoniere, mi fermo. boriili, 2-57 : ogni tanto, un cantoniere fluviale
lo capricorno. dante, purg., 2-57 : da tutte parti saettava il giorno
, penuria, scarsità. giamboni, 2-57 : e perciò vi viene la fame e
su stoffa o tessiture. aretino, 2-57 : altri cominciò a mutar verso, tosto
stanchezza della * breva'. montale, 2-57 : al primo chiaro,..
), agg. faldella, 2-57 : ha fatto chioccare le mani con maggiore
mani poggiate sui bastoni. montale, 2-57 : al primo chiaro,.
smalto, le sta sopra. aretino, 2-57 : altri cominciò a mutar verso,
principio al mio comparatico. carena, 2-57 : comparatico chiamasi quella cognazione spirituale che
lucentezza de'suoi componenti. giulianelli, 2-57 : cata- stromi, ponti, steccati
ogni tentativo di conciliazione. imbriani, 2-57 : l'occupazione di roma era stata una
a mettervi la vita. poliziano, 2-57 : non mi potrebbe...
, perturbatore. nardi, 2-57 : parere loro poco questo, che ogni
ad ogni convenevolezza largo. bembo, 2-57 : a servare ora questa convenevolezza di
stesso ordine religioso). giamboni, 2-57 : se alcuna gente vi va, che
g. b. doni, 2-57 : il frigio [sistema o registro]
. g. b. doni, 2-57 : il dorio doverà imitare i flauti communi
altrui, vergognosamente divenivano cornuti. tassoni, 2-57 : al fuggir de la notte umida
bene per la scesa. montale, 2-57 : al primo chiaro /...
sufficienti. dante, par., 2-57 : dietro ai sensi / vedi che la
-per simil. govoni, 2-57 : urtai svoltando all'angolo / l'albero
avverbi temporali. giacomo da lentini, 2-57 : canzonetta novella, / va canta
di cruda morte. v. martelli, 2-57 : credo, chi vi desse il
tanti, operaio di sogni. vittorini, 2-57 : avete imparato a scendere dal treno
misurar i termini. f. galiani, 2-57 : -non fate smorfie, / signora
e farro e fava. algarotti, 2-57 : queste pelliccile... volavano per
rete di nere incrinature. pratolini, 2-57 : dianzi, alla riunione, quel compagno
rumore). cicognani, 2-57 : sulla spiaggia, delle ragazze si rincorrono
alle satire di messer lodovico. levi, 2-57 : martino, missionario disperato, ricomincia
s. giovanni crisostomo volgar., 2-57 : per compassione dell'anima tua misera,
può il pensier nostro divagarsi. rajberti, 2-57 : mi avvedo un po'tardi che
di poeti a cavallo. garzoni, 2-57 : se discorri del cielo, subito trovano
all'altra. r. borghini, 2-57 : avvertite, che la mia figliuola
a pubblica e solenne contesa. imbriani, 2-57 : lo stato caduto in mano d'
divenuto ancora più oscuro. fogazzaro, 2-57 : poi fu il bizzarro contegno di
esinaniti sono. fr. colonna, 2-57 : et alquanto refecto e quasi reassicura tome
e il re marsilio. cellini, 2-57 (401): messomi giù con le
, obliato. fr. colonna, 2-57 : omni perduto et exulato pensiero alla
-privo. fr. colonna, 2-57 : alquanto refecto e quasi reassicu- ratome
concepette e partorì canisso. rajberti, 2-57 : ma io mi avvedo un po'
. -fattoruzzo. cellini, 2-57 (400): ero solo con certi
parola per esser fedele. algarotti, 2-57 : credeasi comunamente ne'tempi addietro che
lunghe sieste in campagna. bonsanti, 2-57 : udì dietro a sé un ciabattare
eco di un altro mondo. montale, 2-57 : subitaneo un rumore / di ferrovia
. g. c. croce, 2-57 : immortai resta chi si fida in dio
che l'uscio copriva. grazzini, 2-57 : ora a questo abate, stando alloggiato
la grande tua figura. barilli, 2-57 : fluttuano le cime degli altissimi alberi
non è fornito. ciro di pers, 2-57 : posciaché sono fomiti / i giorni
ocio come medicina. bembo, 2-57 : si può dire che non sia
g. c. croce, 2-57 : immortai resta chi si fida in dio
plebeiamente il giorno intero! scalvini, 2-57 : fuori deposto in umil gleba / trovi
dentro rodevansi ognor di rabbia. algarotti, 2-57 : queste pelliccile... volavano
ant. tassazione. redi, 2-57 : in dogana per gabellatura di detta roba
forma i'molle e disfarassi. cellini, 2-57 (400): 10 lavoravo in
dei mussulmani e dei gentili. cuoco, 2-57 : l'istituzione gesuitica sagrificava l'individuo
sin d'ora. fra giordano, 2-57 : questi dieci comandamenti sono una somma
da gli occhi fulgidi. cicognani, 2-57 : sulla spiaggia, delle ragazze si rincorrono
-accingersi, impegnarsi. céllini, 2-57 (401): messomi giù con le
ferri e un calzerotto. barilli, 2-57 : sul ponte di terza classe le donne
affliggerlo con essa. verga, 2-57 : faceva gravare su di lui il peso
di tutti quegli odori. negri, 2-57 : quante volte, presa tra il fiato
, sf. agrippina. fogazzaro, 2-57 : sovrappose ai mattoni un tavolato lucido
bel grugnétto di costui. lippi, 2-57 : l'orco frattanto /...
questo. giovanni dalle celle, 2-57 : dolce principio hai trovato, ma fine
lungo d'uomini ignoranti. bandello, 2-57 (ii-129): tutti quei fanciulli
, chi ti fa vegliare? montale, 2-57 : subitaneo un rumore / di ferrovia
sotto il tuo piede. de pisis, 2-57 : le corolle sono impallidite / nell'
sì piccina non s'impauri. sbarbaro, 2-57 : io veramente / in quell'attimo
. g. m. casaregi, 2-57 : quando... fosse sopraggiunto
con le lor vite. bandello, 2-57 (ii-229): baldessar castiglione farà
cielo affocato. dante, inf., 2-57 : cominciommi a dir soave e piana
o fate l'indiano. nomi, 2-57 : ancora / ci fai del boto,
la sentenziata moneta. fr. colonna, 2-57 : senza inducie tendeva sopra omni cosa
cascò morta. g. raimondi, 2-57 : come toccava la lana, tenendo l'
meglio che io saperò. agnolo segni, 2-57 : più malizia, o condotto
: possederla carnalmente. bandello, 2-57 (ii-231): ella,..
a noiar gli esuli. montale, 2-57 : al primo buio, quando /
loredano, 2-57 : debbo molto al sig. speranzi,
relazione col discorso diretto. batacchi, 2-57 : - come! - interruppe il prete
impresa. r. borghini, 2-57 : oggi ci vanno tante grandi spese
proposito di lui. r. borghini, 2-57 : innanzi che io vada a casa
somma de'suoi consigli. brignole sale, 2-57 : circa dello studiare, io non
dispute vane ed inutili. rajberti, 2-57 : mi avvedo un po'tardi,
operazioni in ordine inverso. manfredi, 2-57 : argomentare 4 invertendo ', che altri
il pensiero di molestarlo. imbriani, 2-57 : immaginare un'italia nella quale,
/ vidi. livio volgar., 2-57 : l'istoria conta che quella gente
e quello anale. bandello, 2-57 (ii-232): per mio giudicio,
forse doppo el vino. bonciani, 2-57 : il quale [l'appetito] non
su 'l lastrico. e. cecchi, 2-57 : se il mondo della cultura si
. intuito, dottrina. pulci, 2-57 : perdonimi, s'io fallo, chi
e lavorava di gusto. jahier, 2-57 : da sé stesso ha proposto alla
un atto giuridico. tosi, 2-57 : mettete questa pruova in confronto della
. g. c. croce, 2-57 : la caggion ch'ai nostro mal c'
parti disegnassero i malcontenti. cantù, 2-57 : s'istituì allora a como una
-lungo, prolungato. bùgnole sale, 2-57 : circa dello studiare, io non credo
di grazia meco alla libera. oddi, 2-57 : oimè chi veggo 10 qua?
lo so coral desire. iacopone, 2-57 : o madonna, quilli atti che
-orlo, margine. cicognani, 2-57 : ogni tanto avviene che, nella corsa
di lume di feccia. pasqualigo, 2-57 : meschiali poi con un poco di
movimento del braccio. sassetti, 2-57 : il quale [ferruccio], movendosi
, ch'ei ne aveva. pasqualigo, 2-57 : me- schiali poi con un poco
la chimica della cucina. slataper, 2-57 : i macellai squartavano con molta cura e
là che da coltello. moneti, 2-57 : sono così facili al riso, che
de virtù le mente macre. bandello, 2-57 (ii-229): bene si spera
l'uno contra l'altro. nomi, 2-57 : eh! tristazzuol, giano rattacca
-per la seconda volta. giusti, 2-57 : al re dei re, che schiavi
. a. f. doni, 2-57 : il giorno seguente prepararono i buoni compagni
composizione letteraria). fagiuoli, 2-57 : la cicalata, se io non ci
infinite altre divise sieno comparsi. fagiuoli, 2-57 : furon sempre ed usate sono anche
pensione? e. cecchi, 2-57 : alcuni anni fa, anche in italia
. persona eccessivamente scrupolosa. lubrano, 2-57 : se io fossi un di cotesti rannicchiati
cioè degne di uomini liberi. giacomini, 2-57 : le mattematiche... sono
di mattone sopra mattone. cellini, 2-57 (400): di già era
, gentile e nervosa lettera. tocci, 2-57 : in tal guisa dunque, nel
mie potenze smorte morte? gigli, 2-57 : il volgo fiorentino ed il sanese raccorciano
arme delle compagnie loro. bandello, 2-57 (ii-230): uno si giace con
in tutto il corpo. castelvetro, 2-57 : 'menomare ': significa appicciolare,
esserne tenuto qui conto. liburnio, 2-57 : in acquistarsi qualche mediocre nome nella
sempre vi pare un mercato. berni, 2-57 (i-53): astolfo...
procurò irritare i mesi. pasta, 2-57 : se non torna bene provocar i
convito, come fa mestieri. bibbiena, 2-57 : troverrai me con tutte le cose
università del nuovo regno. bacchelli, 2-57 : settembre... era passato quasi
interno. dante, purg., 2-57 : da tutte parti saettava il giorno /
minor male. b. cavalcanti, 2-57 : nel numero dei beni si debbe
fo il mio mirallegro. verga, 2-57 : tutti si erano affrettati attorno al
ov'eran due perduti. montale, 2-57 : al primo chiaro,...
mocenico o un marcello. groto, 2-57 : ei mi fece sedere e die'principio
ne volesse venire giù. leonardo, 2-57 : se tu lasciassi passare io anni e
odioso, shnteriva vieppiù. morante, 2-57 : r guarda là! sai di chi
mese di spasimo invernale. guglielminetti, 2-57 : serena, c'è un tepore
da un morso. liburnio, 2-57 : qual tremante e pavidetta agnella,
. g. c. croce, 2-57 : io son un uom basso e mortale
i semidei della cina. lubrano, 2-57 : costui, se ricevendo un'ingiuria o
della sopradetta acquarola muschiata. pasqualigo, 2-57 : non vi è rimedio: ella lo
per questo ritrattano il naturale. cellini, 2-57 (400): servivomi di
(un verbo). frachetta, 2-57 : sono alcuni testi che hanno meno la
neente non li fallirebbe. pulci, 2-57 : finalmente, cercando ogni cella, /
insicuro; gingillarsi. carena, 2-57 : 'ninnare':... figuratamente,
di un tessuto. marchesa colombi, 2-57 : aveva una gonnellina corta tutta gale
erano meritamente riputati italiani. brusoni, 2-57 : se ben tu sii libera donzella
individuabili dal contesto. sassetti, 2-57 : il quale movendosi sanza nulla in testa
p. f. giambullari, 2-57 : il numerale si divide in più
necessario alle piante. leonardo, 2-57 : il terreno quivi messo, per le
! dicerti odo. s. antonino, 2-57 : credevano che fussi [gesù]
oblio. g. c. croce, 2-57 : questa è la vera strada al
. s. agostino volgar., 2-57 : altro piagniamo in questa vita,
! g. c. croce, 2-57 : questa è la vera strada al parer
a dirotto, diluviare. lippi, 2-57 : l'orco frattanto con mille atti e
po'al coperto. note al malmantile, 2-57 : che, perch'ella veniva giù
. p. f. giambullari, 2-57 : il [nome] numerale si divide
proprio le zampe sull'orlo. sbarbaro, 2-57 : provo un disagio simile a chi
doi compagni. 5. degli arienti, 2-57 : sandrucio, mio pa-
è soprappensiero, meditabondo. baldovini, 2-57 : - vi veggo ottuso assai. -
pacatamente disegnata e colorita. cassola, 2-57 : davanti a loro si aprì un vasto
e rinfrescamenti co'suoi denari. tasso, 2-57 : ogni atto lor pacifico dinota /
-padiglioncèllo. l. frescobaldi, 2-57 : comperamo un padiglioncèllo per istarvi sotto
e illecito). girolamo leopardi, 2-57 : per i sensali ha un dolce sapore
que'tuoi paneropoli- tani. tenca, 2-57 : ed egli non risparmia ne'suoi accessi
nascondendo la luce fugitiva. ariosto, 2-57 : or giudicate s'altra pena ria
* de '. gigli, 2-57 : le particole 'si 'e '
all'alterigia e allo sprezzo. ghislanzoni, 2-57 : attraversa... la scena
, delicate. i. andreini, 2-57 : lasciate ch'io vi tocchi. o
. dimin. pavidétto. liburnio, 2-57 : qual tremante e pavidetta agnella.
a equestre). boiardo, 2-57 : fu [conone] pretore degli eserciti
stato molte miniere. erbolario volgare, 2-57 : la pegola alcuna è navale e
contemplar sua bella guancia. bandello, 2-57 (ii-229): tutto il dì
, ammattire, rimbecillire. bandelio, 2-57 (ii-230): né so io come
e a terra lo stramazza. pasta, 2-57 : allora avviene, almeno al più
. a. f. doni, 2-57 : vedendo andare quei rigagnoli correnti giù per
e diedero nelle trombe. garibaldi, 2-57 : con un comandante capace, i
non pochi picchetti. bacche ili, 2-57 : gli esercenti, che gli avevano
che trecce piene, abbondanti! vittorini, 2-57 : « tutti voi passerotti »
tesoreria di monferrato. girolamo leopardi, 2-57 : usano un'altra mano di sorboni
l'arresto). girolamo leopardi, 2-57 : fingono alcuni (oh che teneri
pigliatoli della moneta. girolamo leopardi, 2-57 : c'è la ricorsa, che va
dalla dolce pianezza di queste. molineri, 2-57 : era una lettera di due pagine
muse pincerna e guardiano. bruno, 2-57 : oh! maestro
passa dipoi al polmone. pasta, 2-57 : allora avviene, almeno al più
lipparina over di rocca. pasqualigo, 2-57 : meschiali [gli ingredienti] poi
signor grazia non impetro. tassoni, 2-57 : gli abbracciamenti, i baci e
mal impiegate coteste tue membra! lubrano, 2-57 : costui, se ricevendo un'ingiuria
voi d'intollerabil pondo. passeroni, 2-57 : chi non sente la gravezza /
catedra vicina alla entrata. leonardo, 2-57 : piglia un vaso e èmpilo di
una particella del discorso. gigli, 2-57 : alcune volte... 'mio',
p. f. giambullari, 2-57 : il possessivo significa cosa pos- sessa
invalidità o reduzione della pensione. pacichelli, 2-57 : due camere dell'udienza del palazzo
. p. f. giambullari, 2-57 : il numerale si divide in più
pluralità di elementi. fra giordano, 2-57 : questi dieci comandamenti sono una somma
genere. r. m. bracci, 2-57 : una quantità prodigiosa d'errori.
. statuto dei mercanti di calimala, 2-57 : in quella pena incorrano di fatto
quando va per l'aia. groto, 2-57 : ei mi fece sedere e diè
dolcecia l'aure ne bevevano. bruno, 2-57 : -maestro, che nome è il
porti e meni. svmmtendi, 2-57 : l'uccello ha nome puppola:
per la putrefazion della terra. leonardo, 2-57 : il terreno quivi messo,
-astenersi dai rapporti sessuali. bandello, 2-57 (ii-231): attendeva a darsi il
angoli così s'appellano. alberti, 2-57 : mutato l'andare de l'orlo,
magro, macilento. bandello, 2-57 (ii-231): ella, che si
e trasmittenti. p. levi, 2-57 : era in sostanza un apparecchio radioricevente
g. b. strozzi il vecchio, 2-57 : cinzia gentil, che, quando
-suddivisione, sezione. gioberti, 2-57 : il laicato... non fu
ramo della legislazione. s. spaventa, 2-57 : ti assicuro che, oltre al
e senza parere. solinas donghi, 2-57 : lo faceva soprattutto per la speranza
rapidamente. conti di antichi cavalieri, 2-57 : la cosa che magiur- mente a
come diceva il libretto. calvino, 2-57 : aveva scovato un cannocchiale da campagna,
larghe macchie gialle di rena. cicognani, 2-57 : sulla spiaggia, delle ragazze si
. p. f. giambullan, 2-57 : il nome renditivo o precede o
mia purezza di allora. guglielminetti, 2-57 : più nrè dolce indugiarmi nella notte /
volentieri all'indifferenza. e. cecchi, 2-57 : critici, professori, bibliotecari,
para che sia rectificato? pasqualigo, 2-57 : bisogna tór dell'acqua di trementina,
le saette sue. c. levi, 2-57 : le buste usate e rovesciate continuavano
l'obligava. f. buonarroti, 2-57 : i cibi sono dono di dio e
la somma dovuta. girolamo leopardi, 2-57 : usano un'altra mano di sorboni
. statuti dell'arte della seta, 2-57 : notando a rincontro di ciascuno di
celebrato con lodi iperboliche. tinucci, 2-57 : sempre s'è cerco per gli amici
vita, far rivivere. bibbiena, 2-57 : gran male hai fatto a rinvivermi.
un'esistenza confortevole. granucci, 2-57 : le gentil donne romane...
volume] aver dato. fogazzaro, 2-57 : io credo che è molto bene
mi infiammai mio malgrado. gatto, 2-57 : tutti ne parlavano indugiando sui marciapiedi,
, quel risalda. v. colonna, 2-57 : vid'io la cima, il
propria volta come risposta. sansovino, 2-57 : poi ch'egli le ha messe al
dalla critica nuova. e. cecchi, 2-57 : alcuni anni fa, anche in
l'aiuto del corpo. tassoni, 2-57 : gli abbracciamenti, i baci e i
che le pagano a ragione. sansovino, 2-57 : costui riscuote le gabelle delle robe
del novanta- quattro rogato. lanci, 2-57 : avendogli noi gentilmente cavato delle mani
g. b. strozzi il vecchio, 2-57 : cinzia gentil, che quando il
una serietà tutta carontea. savinio, 2-57 : il marchese raùl,..
trarla al voler suo. del giudice, 2-57 : c'è un'amicizia così salda
potrebbe entrare in santo. carena, 2-57 : 'andare in santo': dicesi del
alle estremità degli alberi carena, 2-57 : 'mettere in santo': è il benedire
crudeltà contra il figliastro? cassola, 2-57 : non era mai sazia di guardarsi
-assol. petruccelli della gattina, 2-57 : mio padre salassa, sbarba e
trabacche e mangani le percuote. leonardo, 2-57 : or non s'è veduto le
, uno stelo). tesauro, 2-57 : altri [fiori]...
(il vento). magalotti, 2-57 : mira come furibondo / scappa là [
(il passo). soldati, 2-57 : era veve? sua la statura.
faccia. conti di antichi cavalieri, 2-57 : quello che fece alixandro testimonia ben ciò
accoglie e to'la sete. leonardo, 2-57 : piglia un vaso e empilo di
di un concetto. fra giordano, 2-57 : questi dieci comandamenti sono una somma
compiere una determinata azione. lubrano, 2-57 : costui, se, ricevendo un'ingiuria
persone colpite dalla sventura. cellini, 2-57 (401): lasciòmi la mia sorella
falso, duro, scostante. morante, 2-57 : mio padre nonmi dette altra risposta se
di foggia così insolita. calvino, 2-57 : aveva scovato un cannocchiale da campagna,
vestiti a la divisa loro. tasso, 2-57 : del gran re de l'egitto
2j. prov. tolomei, 2-57 : gli anni sterili iscusan gli affìtavoli.
rima). gidino da sommacampagna, 2-57 : alguni soneti septe- nari sono compilladi
israele si vole regnare. delminio, 2-57 : dicono... i secretissimi
serva per conoscere quei rini, 2-57 : sta... insieme e non
sette sillabe. gidino da sommacampagna, 2-57 : nota che lo soneto septenàrio se
con le sue mani. simintendi, 2-57 : questo dolore, innanzi che venisse
martello / che sgangherate. moneti, 2-57 : biasimevole... in tutti unicon
distacco, di disdegno. fogazzaro, 2-57 : il rigido conte cominciò a dar qualchesegno
similitudini delli animali. a. manetti, 2-57 : questo caso della prospettiva, nella
nelle comunicazioni. p. levi, 2-57 : era in sostanza un apparecchio radioricevente,
un sole che smagliava. magalotti, 2-57 : ecco improviso / un topazio che smaglia
la speranza. dante, salmo, 2-57 : smorza in me ogni concupiscenza. caviceo
relativo. conti di antichi cavalieri, 2-57 : li grandi savii ed auctori pusero
un problema). imbriani, 2-57 : il problema era solubile solo con l'
a pari con qualcuno: agguagliarne pecchio, 2-57 : prima del 1592 non erano gl'italiani
o di una realtà. landolfi, 2-57 : il suo strano fascino d'un momento
fine di una stagione. guglielminetti, 2-57 : serena, c'è un tepore /
travolto da un veicolo. vittorini, 2-57 : avete imparato a scendere dal treno in
o a un documento. bandello, 2-57 (ii-129): a pena sanno talora
in partic. riprovevole. firenzuola, 2-57 : io pasco il pensier mio delle parole
dentro gl'irti cerfuglioni. verga, 2-57 : la signora zucchi,...
intelletto. conti di antichi cavalieri, 2-57 : la cosa che magiur
bruti che d'uomini. ruscelli, 2-57 : i sensi nostri corporali non ricevono la
. statuti dell'arte della seta, 2-57 : dovendo detti squittinanti avere l'occhio
. statuti dell'arte della seta, 2-57 : sien congregati nella detta udienza tanti
: possedere carnalmente. bandello, 2-57 (ii-232): si partì poi per
oneste). capuana, 2-57 : in questo mondo,...
cinge d'ogn'intomo. bellori, 2-57 : la galeria è collocata nella fronte
elevazione spirituale. domenico da montecchiello, 2-57 : la mente sia su menata con
stretto consiglio tutti e'maganzesi. bandello, 2-57 (ii- 229): era la
o di un racconto. grazzini, 2-57 : taceva già fileno, strigatosi della sua
un impeto subitaneo di tosse. montale, 2-57 : subitaneo un rumore / di ferrovia
a ciascuno quelch'è suo. gigli, 2-57 : il volgo fiorentino, ed il
armadura per sua virtù taglia. biringuccio, 2-57 : si cerca romperlo [l'argento
che aprivamo le palpebre. montale, 2-57 : chiusi uomini in corsa / nel traforo
città ne rimase sollevata. condivi, 2-57 : acquistò per questa fatica gran fama e
intelligenza di tanto mistero. manso, 2-57 : non ebbe torquato... alcun
tanti disastri gli annullano. montale, 2-57 : al primo buio, quando / il
guernita per mangiare si ponieno. cellini, 2-57 (400): inmentre che io
vita è terribilmente chiara. del giudice, 2-57 : c'è una donna di
testimoniata. conti di antichi cavalieri, 2-57 : quello che fece alixandro testimonia ben ciò
ant. tuo. gigli, 2-57 : 'mio, tuo, suo'senz'appoggio
lungo, fluente. buti, 2-57 : li prodigi risusciteranno al dì de l'
, piega. domenico da montecchiello, 2-57 : ma solo di questo ha [la
ritto il traballante fantolino. gadda conti, 2-57 : un po'traballante pel bevuto.
queste cose inferiore e transmutabile. lauro, 2-57 : essendo nella pietra la diversità del
a cancellarle. e. cecchi, 2-57 : il movimento abortì... se
più di trentasette giorni. lauro, 2-57 : in alcuni luochi alle rive de'fiumi
gittino triboli di ferro. gigli, 2-57 : 'mio, tuo, suo'..
pareva avara e prematura. pavese, 2-57 : un giorno che ceresa aveva da fare
. niccolò del rosso, vii-453- (2-57 ): di qualunque primo [affanno]
di saluto buona vespera. groto, 2-57 : -io le ho accennato, ella mi
ne gli poteron portare lavorarono. bandello, 2-57 (ii- 231): ella,
pellicino. a. f. doni, 2-57 : 11 giorno seguente prepararono i buoni
di sai calcata e piena. bandello, 2-57 (ii-230): né so io
partic. negli inginocchiatoi. savinio, 2-57 : costoro non fruivano di panca, ma
sessuale). s. ballestra, 2-57 : la scopata più arrazzante della mia vita
). e. brizzi, 2-57 : gliappuntamentipiù loschi, lefrontieredasuperare, le
incretinire, instupidire. testori, 2-57 : erastatosubitodopoavergliricordatolapromessache aveva incominciato a inscemire.
, da vaneggiamenti. baldini, 2-57 : a snuvolarmi di certe romanticherie venne la
johnlennon, monicaselesorebeccaschaeffer. g. carofiglio, 2-57 : erano le fotocopie di un libro
modo telepatico. gozzano, 2-57 : la mia cartolina partiva e la tua