coperto dall'acque salse. cellini, 2-42 (377): era un nome per
da lato. m. villani, 2-42: arrighetto, data la corda a'
non li volle osservare. simintendi, 2-42 : quindi, liquidissimo fiume di troia
sione reciproca. gentile, 2-42 : amore è unità spirituale, vita fusa
giorno a mon- ticello. vittorini, 2-42 : non è nemmeno il tocco ancora.
e false ragioni sostentata. idem, 2-42 : egli si dee sempre nello scrivere
fue appo azio. m. villani, 2-42 : aveva appo sé uno suo
ant. impregnarsi. re enzo, 2-42 : non pò campare / omo che vive
-ardprovare: provare ripetutamente. tocci, 2-42 : ma quando, per mostrare che 'occorrenza
tomo a'miei polli. fogazzaro, 2-42 : ella mi ha scritto poi molte lettere
2. spacciato. lippi, 2-42 : in quanto a sposa, ornai questo
premura affettuosa. f. corsini, 2-42 : andava crescendo notabilmente tarmata, e
lavorare. a. f. doni, 2-42 : accomodato le carrette in un subito
, conoscitore. m. villani, 2-42 : ed era dell'altezza [delle torri
concitato fa balenamenti e tuoni. cellini, 2-42 (377): molti ispaventati si
perdifiato su per le balze. pavese, 2-42 : sull'orlo della balza che dava
o festeggiare con banchetto. bandello, 2-42 (ii-97): io vorrei pregarvi che
fino a maestro. e. cecchi, 2-42 : e i bardotti girellavano senza parere
, non autentico. baretti, 2-42 : scrive queste lettere... in
cavallo, quando alla ronzina. pulci, 2-42 : venite voi di francia, o
intestini di bue. e. cecchi, 2-42 : masuccio aveva trovato il niello più
stato il sensale dello sposalizio. verga, 2-42 : verso le otto stava per svignarsela
erant oculi / gravati eorum'. bandello, 2-42 (ii-98): ora tanto bebbero
: stretto, canale. giamboni, 2-42 : è appellato mare oceano, di cui
che le davo i brividi. morante, 2-42 : s'era coricato presto, ma
ch'eo dica. re enzo, 2-42 : non pò campare / omo che vive
hae nome parnaso. m. villani, 2-42 : arrighetto data la corda a'masnadieri
: ecco tutta l'istoria. tmbriani, 2-42 : 11 brav'uomo, che non
di ciò mi correggi. ariosto, 2-42 : e seppi poi, come i demoni
il trono e l'altare. imbriani, 2-42 : il brav'uomo, che non
fece segnale. m. villani, 2-42 : il borgo a san sepolcro, terra
, spelonca. giamboni, 2-42 : la terra è tutta cava dentro di
affossato; cavernoso. giamboni, 2-42 : la terra è tutta cava dentro di
inténdare anco loro. marsilio ficino, 2-42 : gli animi nostri desiderano la felicità
che no). fra giordano, 2-42 : alcun santo il credette; dico che
parlare. m. villani, 2-42 : rompeva tanto chetamente le mura,
pongon sopra. ariosto, sai., 2-42 : or voi fagiani, or tortorelle
domonl. m. villani, 2-42 : il detto arrighetto con suoi incredibili
diritti civili. della casa, 2-42 : desidererei, che il signor duca liberasse
c. e. gadda, 2-42 : lo slancio della cupola è secondato
quanto malatesta di verucchio. barilli, 2-42 : una scriminatura perfettamente imparziale sul cocuzzolo
archi di cerchio. giamboni, 2-42 : alla verità dire, la terra è
signori son sempre tiranni. algarotti, 2-42 : comprendete voi meglio, madama, io
d'oro anch'ella trapunta. algarotti, 2-42 : come è mai, che in
il conto senza l'oste. lippi, 2-42 : gli mostra in avviarlo per le
ambedue segrete e servono di riconosciimbriani, 2-42 : le leggi italiane sono tanto provvide,
luogo riparato. m. villani, 2-42 : aiutato di non esser sentito per uno
numero. m. villani, 2-42 : il borgo a san sepolcro, terra
fè legare. m. villani, 2-42 : arrighetto data la corda a'masnadieri
la città. b. corsini, 2-42 : aveva allor mia madre il corpo
sì, ma però successivo. algarotti, 2-42 : come gli oggetti corporei cagionino certe
vive come le velocità. algarotti, 2-42 : comprendete voi meglio... qual
di farla. m. villani, 2-42 : disse, che gli dava il cuore
avversità, contentezza. luca pulci, 2-42 : or sia quel ch'esser vuole,
dei letteratucci leccazampe. de roberto, 2-42 : era bastato a consalvo scrivergli una
tutto quello che vorrai. verga, 2-42 : ci volle ima buona mezz'ora prima
le strade e le case. pratolini, 2-42 : allorché ebbe coscienza del proprio declino
/ da'dimon siàn guidati. ariosto, 2-42 : e seppi poi, come i
antichità pubbliche e private. govoni, 2-42 : come sei con la mamma? /
chiave dell'acqua santa. verga, 2-42 : -vengo subito, -rispose il nipote,
. g. c. croce, 2-42 : se stato da verona o da vicenza
sporgenti. b. de'rossi, 2-42 : nel mezzo del bosco una scura,
bene, qual era federigo. giusti, 2-42 : ma il più gran male me
nostro effetto. b. cavalcanti, 2-42 : il modo di recitargli non debbe
torrente di criminali imposture. forteguerri, 2-42 : quando tornai nella mia usata stanza
malcontento). giacomo da lentini, 2-42 : per zò s'io v'ò laudato
, e segue il drudo. baretti, 2-42 : per essere donna di senno e
« comuni ». e. cecchi, 2-42 : i negozi, piccoli ed elettissimi
suon di triste novella? pascarella, 2-42 : una colossale e immensa costruzione di
, tegumento. 0. rucellai, 2-42 : questa dunque sopra tutte l'altre
tutte le vostre operazioni. fioretti, 2-42 (116): la provincia della marca
sien tutte a dormire. grazzini, 2-42 : la maggior parte delle persone era
sradicato. fr. colonna, 2-42 : mirai... in una pugnace
lo empirebbe il mare. algarotti, 2-42 : qual corrispondenza ci può egli essere tra
o il colombo. erasmo da valvasone, 2-42 : il forte astor, lo spander
fantasticato, inventato. lancellotti, 2-42 : di qual popolo, di qual nazione
mi venne fatto di rintracciarlo. gavoni, 2-42 : allorché brontolava sordo il nembo,
smarrita prende. v. martelli, 2-42 : l'aquila,... dall'
. -insidioso. burchiello, 2-42 : un fabbro, un paiolo e uno
le forche che noi teniamo. parabosco, 2-42 : io non sono come forse vi
sgusciati da una crisi. cicognani, 2-42 : la tosca le caccia giù le
sensistica: sensismo.] ovine, 2-42 : la filosofia sensistica, caro matteo.
fece un boccone. d'azeglio, 2-42 : ho supposto che gli avrebbe seccato
larghe chiazze d'inchiostro. negri, 2-42 : antonella intravide due devastati volti, riudì
. bagno di fissaggio. soldati, 2-42 : siccome pierino aveva sempre detto che
leggeva alcune poesie italiane. brusoni, 2-42 : le giovani in vedersi colte in fragranti
, e instrinsiche. fr. colonna, 2-42 : [nel] la faccia forinseca
puta! g. c. croce, 2-42 : se stato da verona o da
alla fine della sonata. calvino, 2-42 : a tratti giungeva un remoto mugghio
. g. c. croce, 2-42 : or perché di chiarlar son già satollo
plebe. g. bardi, 2-42 : è scritto aver dato [augusto]
suo tempo dagli scrittori. lambruschini, 2-42 : gesù cristo... fulminava i
fascino sull'altro sesso. garzoni, 2-42 : chi si tiene d'essere un bel
, e sei organi. giusti, 2-42 : oh, povero stivale! ora confesso
gabbia. ulloa [barros], 2-42 : don lorenzo dalla specula della sua
maggior combustione. n. franco, 2-42 : ho lasciata... tutta la
e apportatori di letizia. bandello, 2-42 (ii-98): aveva pietro preparati generosi
come un mantelletto spagnuolo. barilli, 2-42 : un cameriere in giacca bianca.
di gigli d'oro. pratolini, 2-42 : la stanza venne da lei stessa ideata
con sdegno). d'azeglio, 2-42 : i soldi devono venire; e,
quella, misera, incappò. tolomei, 2-42 : le vostre lettere godute da me
braghe gonfie come baffoni. barilli, 2-42 : c'era un grosso uomo in
organo o persona. sacchetti, 2-42 : giugnendo alle terre governate per salomone
meschini / grandinan vani teli. cicognani, 2-42 : la tosca è disperata: glie
-sostant. b. cavalcanti, 2-42 : dobbiamo nel recitare temperare la voce
quale io vi farò venire. fioretti, 2-42 (117): io sono
a. pucci, cent., 2-42 : settecento cinquantacinque, dico, /
caratteri ingialliti dal tempo. alvaro, 2-42 : tirò fuori un mazzo di carte,
tenati ambe le braccia. tasso, 2-42 : pianger lui vede in guisa d'
fur tutte le merci. martini, 2-42 : talora... la lettera
relazione con altri oggetti. genovesi, 2-42 : le notizie delle cose sono assolute o
, formar idee universali. genovesi, 2-42 : una idea singolare non rappresenta che
spiriti', cioè chiari spiriti. ariosto, 2-42 : come più m'avvicino ai muri
risate della signora apolloni. bersezio, 2-42 : balbettava il buon giovane, tutto confuso
solazzo e imbriacaronli studiosamente. bandello, 2-42 (ii-96): da lui sarebbe ordinato
cielo la sua bravura. brusoni, 2-42 : le giovani in vedersi colte in
non appartengono loro. tesauro, 2-42 : un personaggio trasformato in un'altro,
che gli sia congionta. bandello, 2-42 (ii-103): -io vo'pregarvi,
, ecc.). bandello, 2-42 (ii-98): in tutti i cibi
-toccare, sfiorare. oddi, 2-42 : -il boccone,... pigliatelo
sommamente. m. villani, 2-42 : questi saliva su per li canti delle
indegno. a. adimari, 2-42 : or qui non fia delle posate in
cultura; ignoranza. lami, 2-42 : il passo di san luca..
mente prese eterne forze. bandello, 2-42 (ii-94): ove erano odii
sommergere. dante, purg., 2-42 : quei sen venne a riva / con
nulla ne 'nghiot- tiva. buti, 2-42 : 'nulla ne 'nghiottiva', cioè tanto era
manda brevi fiamme vermiglie. tecchi, 2-42 : il vento inghiottì il rumore vano
profitti). i. pitti, 2-42 : li più, persuadendosi che piero si
, cingere. bronzino, 2-42 : la padella, il grifo e 'l
un valore). bandello, 2-42 (ii-94): come amore..
-pretendente, corteggiatore. bandello, 2-42 (ii-97): venuta la matina,
sui poderi di fratta. imbriani, 2-42 : non era neppure un usuraio,
spiccar, disse. petrarca, iii- 2-42 : poi mosse in silenzio / quelle labbra
. g. c. croce, 2-42 : pazienzia e povertà con duro e sodo
politico esercitato dai laici. gioberti, 2-42 : il laicato pelasgico, o vogliam dire
d'israel. l. frescobaldi, 2-42 : alla piazza del soldano presso al castello
è questa maledetta gelosia! bibbiena, 2-42 : -sta pure in fantasia di partirsi per
re. f. f. frugoni, 2-42 : nel piedistallo della statua di carlo
nulla ne 'nghiottiva. buti, 2-42 : li legni leggieri e sottili sono
d'ogn'intorno chiusa. cellini, 2-42 (376): mi missi intorno a
lei cotta e disfatta! cellini, 2-42 : era quel mio giovane ascanio innamorato d'
/ per divenir letame. guerrini, 2-42 : noi giacciamo nauseati e stracchi /
la campana a battaglia. bandello, 2-42 (ii-101): levata di parto,
, sfrenatamente. liburnio, 2-42 : la sciolta orazione ha seco dispiegata
insaziabile. compagnia del mantellaccio, 2-42 : costui si può ben dir bocca
cielo splendide e lucenti. ariosto, 2-42 : da lungi [il castello di
-anche sostant. fr. colonna, 2-42 : il limite ora dicendo dilla porta,
medesimo magistrato alcuni altri. bandello, 2-42 (ii-102): pietro ed antonio
, a colpo sicuro. bonsanti, 2-42 : era come una fanciulla che abbia commesso
quarto è mal vivo. cagna, 2-42 : farfalle, scarabei, calabroni, guai
il pari alla mancina. oddi, 2-42 : se mi diceste come si tiri una
a conoscere qualunque verità. tenca, 2-42 : maestro egli stesso nel maneggio della
la maschera dal viso. pellico, 2-42 : ho deposta la maschera e ho
grossa, e poi tutta. tasso, 2-42 : mira che l'una tace e
, ancorché meno- missime. ricci, 2-42 : ogni tempo... per la
dispensa / sopra d'orrilo. bandello, 2-42 (ii-103): fece pietro fare
-famigerato. m. villani, 2-42 : arrighetto di san polo...
merendassimo insieme. b. pino, 2-42 : entriamo in casa ch'io merendi un
statura, tracagnotto. piccolomini, 2-42 : non ti potrei mai dire come mi
milizie degli angeli discender giù. fioretti, 2-42 (117): santissimo principe della
, mirabellissimo e rico. ariosto, 2-42 : come più m'avicino ai muri illustri
giorno finir la vita. tasso, 2-42 : mira che l'una tace e l'
appetiti. a. f. bertini, 2-42 : ogni estremo alla fine è vizioso
n'aspetta. b. de rossi, 2-42 : sparito il monte e le grotte
fin le ultimi cartilagini. jahier, 2-42 : ieri l'altro aveva avuto la
mio spirito in crisi? soldati, 2-42 : fare insieme qualche cosa di preciso
molto monotoni e derelitti. molineri, 2-42 : darsi affannosamente a studi aridi,
', accettò il partito. soldati, 2-42 : il papà conosceva da tanti anni
del tagliato. paolo dell'abbaco, 2-42 : se noi volessimo misurare uno monte di
in così fresca etade. tasso, 2-42 : anzi 'l morir par di qua giù
degno de gli tuoi. parabosco, 2-42 : non sono però così mal nasciuto,
all'isola del purgatorio. buti, 2-42 : 'con un vasello ': cioè con
altra terra era di lungi. buti, 2-42 : 'tanto che l'acqua '
un verso, ecc. liburnio, 2-42 : considerando le figure, il succo e
usa il nostro congiugnimento. bembo, 2-42 : credere si dee che le guise delle
giocondo. g. c. croce, 2-42 : pazienzia e povertà con duro e
, ed erano verso arezzo. cellini, 2-42 (377): era un nome
notizia del soldano. giacomini, 2-42 : il filosofo, vivendo contento di cose
di fare. dante, purg., 2-42 : quei sen venne a riva /
il nudrirla è crudeltà. forteguerri, 2-42 : quando tornai nella mia usata stanza
d'illusione si obliassero. borsi, 2-42 : io non voglio ormai fare altro
ruote e gli ingranaggi. soldati, 2-42 : riparare un pneumatico della bicicletta,
gl'inganni dell'antico avversario. pellico, 2-42 : ho deposta la maschera e ho
/ fassi tranquillo e crespo. tommaseo, 2-42 : torba corre la tara ondosa;
loro consolazione di mangiare. giacomini, 2-42 : essendo l'azioni militari congiunte con
e morto. c. campana, 2-42 : la porta già era piena di
s. tomaso. e. cecchi, 2-42 : in coteste vetrine avrei voluto le
sessanta signori e cavalieri. sansovino, 2-42 : l'uno ordine et il principal tra
che vi regna. c. arrighi, 2-42 : la bufera, come colonna furiosa
sé sedere la facea. bandello, 2-42 (ii-97): venuta la matina,
stati trovati agli ospedali. bandello, 2-42 (ii-102): se mia madre non
ora / si riebbe. piccolomini, 2-42 : non so se interviene a te coni'
tale forma. e. cecchi, 2-42 : 1 negozi, piccoli ed elettissimi,
-di somma virtù. loredano, 2-42 : l'ingegno di v. s.
fa le grime parti. cuoco, 2-42 : sai tu che cosa è un parasito
alle parole. b. de'rossi, 2-42 : le parole di questo e de'
da maria vergine. iacopone, 2-42 : o parto enaudito, lo figliuol parturito
- anche sostant. lacopone, 2-42 : o parto enaudito, lo figliol parturito
-passando, transitando rapidamente. bechi, 2-42 : un aiutante maggiore mi ripiomba in
, sempliciona. c. arrighi, 2-42 : vedendomi mi venne incontro [il tenente
è carbone al volto. moneti, 2-42 : un barbiero il quale ado- pra
, venire a corte! pellico, 2-42 : avrei assai da chiacchierare ancora per
cente cavolaio, camarlinghi. burchiello, 2-42 : sette orvietani e nove pennaioli,
in considerazione le qualità loro. manni, 2-42 : altro è dire che a
palatina e pettorina d'oro. carena, 2-42 : 'pettorina': pezzo triangolare impuntito e
fanno piede due tigri marine. redi, 2-42 : mandai a s. m
pazienza: sopportare pazientemente. nievo, 2-42 : intanto piglia pazienza con d. ciccio
gioco di società. tesauro, 2-42 : qui nasce la giovialità di alcuni giochi
ufficio di pievano. fioretti, 2-42 (116): il detto frate masseo
diei in pisa. paolo dell'abbaco, 2-42 : se 12 oncie di pisani vagliono
colui è più suo amico. tasso, 2-42 : mira che l'una tace e
, di azzuffarsi. girolamo leopardi, 2-42 : mi sento adesso pizzicar le mane
di linguaggio. fr. colonna, 2-42 : la spina dii quale [caulicolo]
più polso né vena. patrizi, 2-42 : sentirla cantare a fiuto, al quale
venuto questo strano agrume? bandello, 2-42 (ii-102): se mia madre non
pomposamente qua in palazzo. bandello, 2-42 (ii-97): venuta la matina,
altro mondo. lippi, 2-42 : gli mostra, in avviarlo per le
disporre, collocare. biringuccio, 2-42 : si fa una ingrossatura...
a un personaggio. tassoni, 2-42 : a l'apparir del re surse repente
son pur morbida e fresca. tasso, 2-42 : pianger lui vede in guisa d'
canton. g. m. casaregi, 2-42 : se nel decorso del viaggio la
insieme presenzialmente. domenico da montecchiello, 2-42 : o dolcissimo, tu il quale se'
perturbare; sconvolgere. benivieni, 2-42 : l'onta... / d'
e i vostri capelli. lanci, 2-42 : amore invisibilmente fa altrui prigione e lega
, una qualità). pellico, 2-42 : buon senso, facoltà non innata,
, dono. giovanni dalle celle, 2-42 : ebbi diletto della tua divozione e
in perpetuo li supera. bechi, 2-42 : l'umbria schiude... il
a tempo certe promozioni. jahier, 2-42 : ieri l'altro aveva avuto la
nostri cittadini. a. manetti, 2-42 : in pochi anni vi diventarono ricchi
immortali disposizione e provedimento. firenzuola, 2-42 : or non vi accorgete voi che
a 'fungo '. redi, 2-42 : mandai a donare al suddetto signor gregorio
essa fu chiamata dal signore. pellico, 2-42 : senza punto muovermi, unicamente lasciando
che grinfranse insino all'osso. bandello, 2-42 (ii-100): diedele il padre
sole nelli vetri mal purgati. biringuccio, 2-42 : questa è la materia del vetro
. f. f. frugoni, 2-42 : carlo sia, per esser caro anche
d'oggi. giovanni dalle celle, 2-42 : considera quanti creati furono dal primo
non esco quasi mai. landolfi, 2-42 : le risa sguaiate e il cozzare dei
o argomento di discussione. bembo, 2-42 : si può questo fare per chi diligentemente
beatitudine. domenico da montecchiello, 2-42 : allora certissimamente il verissimo sposo eterno
anche sostanti b. cavalcanti, 2-42 : universalmente in questa materia aremo per
memoria. a. manetti, 2-42 : chi disse questa novella ridendo con-
roggio / di rampicanti. pavese, 2-42 : sull'orlo della balza che dava nel
a un pensiero). borsi, 2-42 : io non voglio ormai fare altro che
-facoltà del pensiero astratto. genovesi, 2-42 : l'idee universali costituiscono la razionalità.
. statuto dei mercanti di calimala, 2-42 : i consoli alle spese della detta
scolli di belle figliole. soldati, 2-42 : consigliò ad emilio di farsi regalare,
una altra volta per uno. bandello, 2-42 (ii-98): tanto bebbero e
emul nostri ne defenderanno. panigarola, 2-42 : protettor mio, nervo d'ogni
avemo ella ci è ricoverata. grazzini, 2-42 : salvestro, intera fede prestando il
altro materiale. biringuccio, 2-42 : nel quale [forno] è il
gli occhi de'nguardantì. tasso, 2-42 : cedon le turbe, e 1 duo
debitori. g. m. casaregi, 2-42 : se avrà fatto qualche rilascio nel
g. m. casaregi, 2-42 : se avrà fatto qualche rilascio nel nolo
per rifinirli. carena, 2-42 : 'rimbocco': orlo largo e piatto,
qual compagna di dolor. gatto, 2-42 : stette a rimirare come il sole
costo di un bene. granucci, 2-42 : che fa egli il mondo di questi
, arriccia il crin sovente. nomi, 2-42 : il pazzo rabican, per far
sono di eschine socratico. guarini, 2-42 : vorrei che noi rintracciassimo la ragione di
. f. f. frugoni, 2-42 : già risaltano nei bassi rilievi, intagliate
infino alla morte ». bibbiena, 2-42 : voglio andare un poco da fulvia,
ripercussione; conseguenza. pellico, 2-42 : in quanto al riverbero poi dei mali
/ gli fece riverenza. bandello, 2-42 (ii-97): così vi va l'
giardino. pietro ispano volgar., 2-42 : togli consolida maggiore, bocce di
. c. e. gadda, 2-42 : chissà quando la mala suerte mi
13. magico. ariosto, 2-42 : seppi poi come i demoni industri,
svenimenti, / e palpitar di 2-42 : egli quella sera cenò con apolline.
salpe e nelle monilie. lessona, 2-42 : i delfini guizzano in
delle festività religiose. d'azeglio, 2-42 : grazie alla santità piemontese, sono
effetto che lei desidera. sansovino, 2-42 : l'uno ordine et il principal tra
ch'awezzossi a'frutti. oddi, 2-42 : stringetelo forte e adagio [il boccone
al sottordine sauri. gioberti, 2-42 : nella età più antica dell'organismo animale
, gioioso, vivace. bandeli, 2-42 (ii-101): maria, veggendo il
e una ceffata ebbe. randello, 2-42 (ii-100): il padre..
, in faccia della porta, 2-42 : ho tanta speranza ne'meriti del-
si sta mangiando. oddi, 2-42 : mi maraviglio come voi potete mangiar mai
stati i loro perciò. giusti, 2-42 : lo sento e lo confesso; e
spirti impi e profani. bibbiena, 2-42 : se tu ami il bel di
-ignorato, ignoto. fioretti, 2-42 (119): frate currado..
tuoselvaggio amore per i figli. landolfi, 2-42 : fu durante quest'orgia che sotto
e vezzeg. sempliciùccio. lancellotti, 2-42 : bisognava mettere un poco il ditto inbocca
e non è veramente speculativa. jovine, 2-42 : la beatitudine di don matteo fu
una nuvola). lisi, 2-42 : la nuvola che si sfaceva in pioggia
sfoglie d'oro. del giudice, 2-42 : basterebbe che riducesse di cinque millimetri
/ e cerca, col focil fogazzaro, 2-42 : tirò avanti a passi sgangherati, fermente
femminili forti e sguaiate. landolfi, 2-42 : le risa sguaiate e il cozzare dei
ant. motto arguto. tesauro, 2-42 : nel secondo luogo, per venire allo
di direzione; tortuosamente. tesauro, 2-42 : una perpetua via sinuosamente serpeggiante conduce
e in boemia. c. arrighi, 2-42 : trangugiai un generoso bicchiere di 'sliwovitz'
compì, di limitazione. brusoni, 2-42 : le giovani in vedersi colte in flagranti
sodo. g. c. croce, 2-42 : pazienzia e povertà con duro e
mescolano alle serie ed ricci, 2-42 : uccidiamo l'affetto della carne che non
cinturone della divisa militare. carena, 2-42 : 'spallacci', plurale: due liste di
negli usi della vita. borsi, 2-42 : tutta la somma della mia energia vitale
. -sostant. balestrini, 2-42 : la socialità come la chiamavano lì era
osservazione. ulloa [barros], 2-42 : don lorenzo dalla specula della sua
cioè a non sfilacciarsi. idem, 2-42 : 'orlo': lembo della camicia rivoltato in
! -iron. bandello, 2-42 (ii-99): « figliuola mia »
brusco ti mesco. g. visconti, 2-42 : ladra, che pur non sol
, / e la trave che lancellotti, 2-42 : bisognava mettere un poco il ditto in
acuto. g. c. croce, 2-42 : io son pur nato li,
. -stecchina. carena, 2-42 : 'stecchine'... sono piccole stecche
chiama lo stretto della gamba. oddi, 2-42 : farlo passare [il cibo]
i speroni ai fianchi. nomi, 2-42 : il pazzo rabican per far da gallo
per lo sviluppo. soldati, 2-42 : gli raccontò che, a ottobre,
... sia condannato. fioretti, 2-42 (117): studiosamente stava nascosto
di un cibo masticato. oddi, 2-42 : il boccone,... andatelo
, e se è superabile. pellico, 2-42 : la destrezza anonimo fiorentino, iii-219
vista della campagna, cantino. cicognani, 2-42 : la tosca chiama: « pirina
culturale ed economico. bechi, 2-42 : l'umbria gentile e solenne, tagliata
e l'incude. e. cecchi, 2-42 : masuccio aveva trovato il niello più
come palle da tennis. balestrini, 2-42 : si potevano avere registratori e cassette
fossero ancora vestiti. c. arrighi, 2-42 : trangugiai un generoso bicchiere di 'sliwovitz'
vacche che dir l'officio. molza, 2-42 : tolga iddio questo prodigio lontano dalla
azione). dante, inf, 2-42 : pensando, consumai la 'mpresa / che
decorativi a trafori. redi, 2-42 : mandai a s. m. diomira
stavano nella stanza attigua. pavese, 2-42 : sull'orlo della balza che dava nel
de omne altra festa. verucci, 2-42 : trasa vossignoria, cha chiù te
idea trascendente). luca pulci, 2-42 : io ho pur l'alma e le
uno specchio d'acqua. tolomei, 2-42 : così altre acque sono spezzate; altre
con i miei libri allineati. lanaolfi, 2-42 : ringhiando contro i loro compagni,
poetico o letterario. liburnio, 2-42 : considerando le figure, il succo,
moriva, c. arrighi, 2-42 : mentre girava rapidamente in valzer, strindante
che dolce mormorio faceano insieme. forteguerri, 2-42 : quando tomai nella mia usata stanza
vista). n. secchi, 2-42 : me incomincia a vacillar la vista.
.). ulloa [barros], 2-42 : saltando alcuni in terra et altri in
determinazione, ma libera volontà landolfi, 2-42 : al banchetto notturno furono convocati stavolta
altro luogo forse altrimenti. parabosco, 2-42 : ma che fanno qui questi zaffi?
sensuale. g. caliceti, 2-42 : alzo faticosamente le palpebre. intravedo queste
propria personalità. t. scarpa, 2-42 : all'improvviso vengo colto di sorpresa dalla
calciobalilla. u. simonetta, 2-42 : poi il renzo si fa avanti a
sairide. v. consolo, 2-42 : si parlò dei pesci: dei totani
bianchi. l. ferrio, 2-42 : 'digitalici (preparati) ': glucosidi
molto folto e fluente. buzzi, 2-42 : era un tipo assai maturo, dalla
). l. mastronardi, 2-42 : dal soffitto gli venivano i passi ciabattosi
grado inferiore). buzzi, 2-42 : il presidente della repubblica d'artalea,
, agg. frumentaceo. campanella, 2-42 : ma nelle ossa, nelle penne e