sol pregne di pianto. rajberti, 2-38 : illuminazione a gas da abbarbagliare la
selve, dei tronchi. tombari, 2-38 : era successa una disgrazia alla civetta
. statuti dell'arte della seta, 2-38 : item, che il detto acquarolo
. statuti dell'arte della seta, 2-38 : quegli che vorranno far professione di dar
per compiere una missione segreta. piovene, 2-38 : sentivo un grande bisogno di aprire
di sua- vissimi costumi. bandello, 2-38 (ii-7): viveva molto lietamente
sono stefano della bella. rajberti, 2-38 : il titolo di forestiere e di viaggiatore
grazia or or l'aggueffo. imbriani, 2-38 : senza molte cerimonie, sarebbe stato
gli occhi d'albino. borgese, 2-38 : gli occhi erano rossicci sotto le ciglia
sciocchezze e di bugie. bembo, 2-38 : molti rimatori incontanente sursero, non
similitudine del mestiero. marsilio ficino, 2-38 : qui cosa maravigliosa avviene, quando
gli deve parere amara. leopardi, 2-38 : pietade è morta / in ogni
s'acciaccherebbero assai. c. dati, 2-38 : furono ambodue guerrieri, ambodue trionfanti
dondolano ormeggiate alle case. vittorini, 2-38 : si giunse a lentini, appiè di
decapitò un mazzo di cipolle. bonsanti, 2-38 : all'udir quelle chiacchiere, quelle
omei. idem, st., 2-38 : surgea del gange el bel solar pianeta
tu avresti non trovar voluto. bandtllo, 2-38 (ii-7): ella che punto
barricarono coi loro letti il largo di porta 2-38 : decisi a difendere all'estremo le nostre
fatto il beco all'oca. bandello, 2-38 per parer savi credenza, di
si sarebbe risolta così. pecchi, 2-38 : e lei era la più vecchia
duca e la sua gente. pulci, 2-38 : se si potessi entrar di qualche
non sono da scrivere. bandello, 2-38 (ii-4): ma penso che la
l'alacce mie ristrette. fogazzaro, 2-38 : invece di chiudervi nel vostro bozzolo
anch'io nel fosso. quasimodo, 2-38 : in breve tempo, / più
donna: come ingiuria. alvaro, 2-38 : dov'eri, disgraziata? con quel
fame, fanno buono. cellini, 2-38 (369): il re fece buono
disordini e gravi inimicizie. bandéllo, 2-38 (ii-7): ella che punto melensa
inchini e i suoi voli. quasimodo, 2-38 : sopra le terre d'asia e
, per rinforzarli. carena, 2-38 : calzuolo', pezzo per lo più di
fosse donna. idem, inf., 2-38 : e qual è quei che disvuoi
vanità ed apparenza del peccato. diodati, 2-38 : 4 una canna ': in
, colla ceppaia delle radiche. govoni, 2-38 : sotto la capitozza d'una quercia
io / mi ridico. lippi, 2-38 : capperi! può ben dir d'aver
, e invece fece fiasco. imbriani, 2-38 : guardie di pubblica sicurezza (vulgo
condurre. poliziano, st., 2-38 : già carreggiando il giorno aurora lieta
parenti e amici. m. villani, 2-38 : tanto imbrigamento di guerra sboglientava gli
dalla banda del morto. imbriani, 2-38 : pasquale giannattasio, senza molte cerimonie
, competizione, agone. poliziano, 2-38 : quando un signore ha apropriato un
finito il ceralo marezzo. quasimodo, 2-38 : gelido sudore intanto copre le mie
in terra. poliziano, st., 2-38 : già tutto parea d'oro il
dei cavalli. giamboni, 2-38 : la natura è a dio come il
è un 4 ciabattino '. giusti, 2-38 : io non son della solita vacchetta
, cappucci di neve. govoni, 2-38 : sotto la capitozza d'una quercia /
/ con le code avvinghiarsi. pulci, 2-38 : noi ne trarremo [dall'infemo
capacità di pensare. marsilio ficino, 2-38 : mentre che io amo te amante
si fe'maraviglia. marsilio ficino, 2-38 : qui cosa maravi- gliosa avviene,
al suo comandamento. storie pistoiesi, 2-38 : ordinarono insieme di volere struggere in
debole, infermiccio. giamboni, 2-38 : altresì sono complessionati i corpi degli
(un oggetto). giamboni, 2-38 : la natura delle cose del mondo.
/ e sovente mutare. giamboni, 2-38 : la natura delle cose del mondo.
, compagnia religiosa. fagiuoli, 2-38 : son vietati i festini? né meno
braccia di mia madre. quasimodo, 2-38 : aggioga cerere allora / due serpi
della fascia presso la piega. idem, 2-38 : 'cordone ', quel nastro
cristo. diodati [bibbia], 2-38 : e contesta una corona di spine,
li altri. m. villani, 2-38 : cominciò ad allargare il passo alla gente
godere della vita beata. marsilio ficino, 2-38 : qui cosa maravigliosa avviene, quando
né placenta né cotiledoni. pasta, 2-38 : non v'ha tuboli nel loro utero
/ di tutte creature. giamboni, 2-38 : quando elli [nostro signore]
vi correrebbono per le poste. tasso, 2-38 : onde la credon lei; né
. dimin. cuculino. govoni, 2-38 : più avanti ancora un albero imporrito
valore / aggio perduta. compagni, 2-38 : se il nostro signore non ha
dov'ogn'altro è vile. tasso, 2-38 : mentre sono in tal rischio,
demolite. c. e. gadda, 2-38 : fiammeggianti stizzoni precipitavano giù, nel
di parnaso a desco molle. fagiuoli, 2-38 : le cene, i deschi molli
quella che li realizza. barilli, 2-38 : è inutile descrivere l'immensità degli
restai nel collegio deserto. vittorini, 2-38 : il giovane avvolto nello scialle scese
aveva despigato e portato via. bruno, 2-38 : si dice che l'arte magica
mandai al diavolo. d'azeglio, 2-38 : ora d'affari non ho altro da
assoda. -figur. poliziano, 2-38 : questa nostra vita non altrimenti sdrucciola
materiale. dante, par., 2-38 : s'io era corpo, e qui
rive, / dimentichiamo. cicognani, 2-38 : i poveri non ànno, anche
ne toma. i. neri, 2-38 : la donzella... /.
un alone più profondo. landoljì, 2-38 : né il volto gelido e ingenuo né
officia destente per rascione. cieco, 2-38 : molte vivande in più vasi distinte
stendere l'uficio del dittatore. bandello, 2-38 (ii-5): era egli in
-angelico. dante, purg., 2-38 : poi, come più e più verso
legittimo proprietario stato derubato. alvaro, 2-38 : antonello sentiva un gran dolore e
. c. e. gadda, 2-38 : penetrati nel tempio con maschere a gas
cada sotto la colonica. trinci, 2-38 : fissata la quantità del vino che probabilmente
contusione o percossa. viani, 10- 2-38 : poffar, dicea, che bella creatura
braccio avea lo scudo. tasso, 2-38 : la tigre, che su telmo ha
vertebre di un rettile favoloso. govoni, 2-38 : sotto la capitozza d'una quercia
tante superstizioni lor feste. lampredi, 2-38 : il quale insegnamento [che vi è
uman come spesso erra! tasso, 2-38 : la tigre, che su telmo
fucile perde la sua esattezza. barilli, 2-38 : eppure si vedeva tutto con una
, una voce). landolfi, 2-38 : l'ultimo assiuolo inviava un esausto
fuori del proprio nido. barilli, 2-38 : le comparse erano un esercito. alvaro
onoranze funebri. l. rucellai, 2-38 : per mantenere la venerazione ed 11
all'estremo. e. cecchi, 2-38 : decisi a difendere all'estremo le nostre
furono ispanti. giovanni dalle celle, 2-38 : la giovane allato all'uomo è
famiglia. c. e. gadda, 2-38 : potenti riflettori elettrici facilitarono il compito
, addestrare. v. galilei, 2-38 : vi dovete guardare ancora non commettere
/ popolo d'ombre. govoni, 2-38 : sotto la capitozza d'una quercia
ad ogni destra. giovanni dalle celle, 2-38 : priegoti mi scriva se questo è
uomo, non innati. genovesi, 2-38 : idee poi fattizie diconsi quelle che
puramente pleonastico). poliziano, 2-38 : né importava molto qual prima passasse
fedeltà coniugale. seneca volgar., 2-38 : il marito non lasci la moglie,
sf. femminilità. savinio, 2-38 : le due orfanelle erano due ubertose
sua natura e l'esistenza. algarotti, 2-38 : ogni qualità di colori non sono
preda colli artilli dei piedi. ariosto, 2-38 : tosto che 'l ladro..
giunte della loro perfezione. caro, 2-38 : giace di troia un'isola in cospetto
la pietà sfavilla. fortcguerri, 2-38 : la donzella di flebile rugiada / bagnò
. pietro ispano volgar., 2-38 : lo fomento di cocitura di
disgregato in quel vuoto. cicognani, 2-38 : quegli sorride con una compiacenza,
diece. g. c. croce, 2-38 : il galantomo mi voltò i calcagni
di pompa e ostentazione. bembo, 2-38 : primieramente da quelli d'egitto infinite
animali. b. de'rossi, 2-38 : pareva che una infinità d'usignuoli,
inghiottiva. c. e. gadda, 2-38 : penetrati nel tempio con maschere a
più esperto di noi. baldovini, 2-38 : -quale / arte useremo a fine /
pochi ne morirono. guido da pisa, 2-38 : sibilla non è nome proprio,
aveva al battesimo ricevuti. lambruschini, 2-38 : un qualche sacerdozio era sorto come
. genuflessioni. giovanni dalle celle, 2-38 : gli occhi tuoi onestissimi perderanno il
le mani gesticolanti. e. cecchi, 2-38 : tra le sbarre si vedeva un
dove e'si trova. ariosto, 2-38 : cala e poggia in un atimo,
tevere color giada. landolfi, 2-38 : l'argento diffuso della luna non
soli deo gloria. tosi, 2-38 : i libri di questo autore anche nella
amidi e dei glucosi! pratolini, 2-38 : quella figliola ha bisogno di glucosio.
donne faceano e'marinari. ariosto, 2-38 : ancor non m'era accorto de
a questi tempi. g. raimondi, 2-38 : il pontelungo era, quarant'anni
a forma di t. carena, 2-38 : 'gruccia', impugnatura in forma di t
potrà sperare della vittoria. tasso, 2-38 : la tigre su l'elmo ha per
da manca, guerrieri venir. morante, 2-38 : mi figuravo i grandi capitani e
di un campanello). govoni, 2-38 : mi sembrava quel profondo fremito /
nota supplirò il difetto. tesauro, 2-38 : conspirando la natura e l'arte in
cavalli da corsa. poliziano, 2-38 : essendo a questi dì in sul partirsi
intrigo. m. villani, 2-38 : tanto imbrigaménto di guerra sbo- glientava
— anche al figur. lubrano, 2-38 : non vi sono crediti più sicuri che
giudicii inconsiderati di molti. bandello, 2-38 (ii-8): la deliberazione che si
, d'appassito. e. cecchi, 2-38 : dipinte matrone e giovinetti indefinibili,
sono suonate da un pezzo. pavese, 2-38 : gli dichiarai che saremmo inesorabilmente partiti
infamato per gran ricco. castelvetro, 2-38 : mi pare che [il varco
m'è fatto violenzia. ariosto, 2-38 : tosto che 'l ladro, 0
mamma. e. cecchi, 2-38 : più d'una pasife seminuda cadeva travolta
, un bisogno). cellini, 2-38 (369): considerò che il.
autori di nuove turbazioni. panigarola, 2-38 : avrò sempre iddio innanzi a gli
maggior fucina d'infezione. guerrazzi, 2-38 : dentro un'altra bottega, il più
morte eterna vita i'vivo'. tasso, 2-38 : la tigre, che su l'
or andare all'anitre. baldovini, 2-38 : insegnat'ora inerpicare a i gatti.
inanimato, inerte. fra giordano, 2-38 : onorolla cristo a quel modo che
incannarci sulle mani qualche carena, 2-38 : 'tabaccato, intabaccato', diconsi di
, lo intacca riguardosamente. cassola, 2-38 : hanno portato un mezzo salame per
io intirizziva solo a guardarlo. vittorini, 2-38 : avvolto nello scialle scese e intirizzì
del matrimonio è intolerabile. cassola, 2-38 : vagai alla magra ombra degli olivi.
seccarsi. b. pino, 2-38 : deh, che ti si possa intostar
in ogni lor moto. jahier, 2-38 : le guardie in barchetta / stendon verbale
marmi lo dimostrano irrefragabilmente. pellico, 2-38 : ogni creatura non ha d'irrefragabilmente
parte del corpo. la spagna, 2-38 : prima se misse sopra il pettignone /
una cosa incomprensibile. gadda conti, 2-38 : sotto le frasche chiazzate di verderame
lasche, alle lamprede. jahier, 2-38 : 'andiamo lungo i parapetti'...
e questa è legittima. frachetta, 2-38 : 1 pesanza ': quegli che sono
trarrà d'ogni danno. grazzini, 2-38 : fazio, dopo non molto,
suoi si vide in lita. calvino, 2-38 : poi si ricordò che con me
fra buoni e cattivi. bandello, 2-38 (ii-3): certamente io credo che
carlo allora in sua presenza. tasso, 2-38 : mentre sono in tal rischio,
di belve feroci. poliziano, 2-38 : gli antichi solevano, quando era un
e diminuire il suo grado. chiari, 2-38 : guai a me, se dà
teatri ed altri publici edifizi. parabosco, 2-38 : domani poi vedremo di vedere,
regalità. fr. colonna, 2-38 : due venerande imagine... cum
, ecc.). vittorini, 2-38 : con lui, guardando lui che mi
spiccargli anche il braccio. poliziano, 2-38 : essendo a questi dì in sul
dette bullette 0 manifesti. redi, 2-38 : il fagotto pesava 75 libbre,
servizio di un signore. poliziano, 2-38 : questo lo dice per tutto un certo
di buona mano. v. galilei, 2-38 : vi dovete guardare ancora non commettere
questo re. l. frescobaldi, 2-38 : eranovi in su ciascuno [dei
per estens. rivestimento. tecchi, 2-38 : era una specie di stanzone rustico,
né mantenere in gabia. trinci, 2-38 : dirò che questa sorta di viti
alla vergine maria. bandello, 2-38 (ii-168): ne la mia patria
. g. c. croce, 2-38 : parvi che questa fosse bella cosa?
a'ladri e mariuoli. imbriani, 2-38 : al giannattasio incombeva di scérre i
dovette lasciarmi la leggittima. imbriani, 2-38 : al menomo sospetto mille braccia si
, / delicati marzapan? guerrazzi, 2-38 : dentro un'altra bottega, il
ogni timore e vergogna. bandello, 2-38 (ii-4): tacerò quella sua avanti
lega e ineza lontano. tassoni, 2-38 : cento fra paggi e camerieri e scalchi
, anch'esse d'oro. carena, 2-38 : 'mazza ': così chiamano
a ciò delegata. burchiello, 2-38 : di ferron la mazza / portava presto
, segnalato. 7. pitti, 2-38 : avendo egli preso la protezione de'
né di quella degli altri. imbriani, 2-38 : al menomo sospetto mille braccia si
rispondi, possa sapere. bandello, 2-38 (ii-3): io credo che sia
figur. l. frescobaldi, 2-38 : per la via d'alessandria insino
? -merdosèllo. verucci, 2-38 : ecco quel merdosel, che ancor non
alcuno, ma persefatta. granucci, 2-38 : i prìncipi pateno le meretrici per
prima abbin facto el circuito. poliziano, 2-38 : eron posti e'luoghi propri a
podestà. l. frescobaldi, 2-38 : costui ci fece mettere in una casa
(una scritta). sansovino, 2-38 : questo per l'apparizione di esso santo
piccolo appartamento riservato agliospiti. bandello, 2-38 (ii-9): ella...
la non vuol la traditora. ariosto, 2-38 : tosto che 'l ladro,
de l'idoli. bandello, 2-38 (ii-4): ancora quasi fanciullo
.. il tentativo. lippi, 2-38 : poffar, dicea, che bella creatura
metteva non sarebbe molestato. cassola, 2-38 : non andai e indietro, così i
e del suo insegnamento. bacchetti, 2-38 : da molti anni non leggo il sermone
vuoi fare il moreto. lorenzi, 2-38 : pur qualche alunno, il men pregiato
valle ampia di chevreuse. landolfi, 2-38 : una pendice boscosa tesa verso gli alti
. -chiazzato. jahier, 2-38 : campi morsi di calcine..
cascò insù le spalle. fioretti, 2-38 (108): con grande fretta ritorna
quali ène morta ogni piatà bandello, 2-38 (ii-8): come poi la vedeva
, / parte correndo. poliziano, 2-38 : quando un signore ha appropriato un
mosse infino a peretola. poliziano, 2-38 : essendo a questi dì in sul
di scansarmi. tasso, 2-38 : ecco un guerriero /..
tutti gl'incomodi del petto. lami, 2-38 : poiché se per un tal fine
nascoso con guiscardo vivessi. bandello, 2-38 (ii-8): la deliberazione che
a beffeggiare il loro maestro. moneti, 2-38 : se poi un'artiero o bottegaro
, fatti d'oro. granucci, 2-38 : i prìncipi pateno le meretrici, per
. buonaccorso da montemagno il giovane, 2-38 : signori miei e prestantissimi cittadini, vogliamo
generazioni d'avenire. f. corsini, 2-38 : diego velàzquez, come governatore dell'
un testo musicale. patrizi, 2-38 : non vennero a capo tre mesi seguenti
dalla quale è contenuto. guerrini, 2-38 : che cosa importa far la noto-
celeste arco. poliziano, st., 2-38 : surgevon rugiadosi in loro stelo /
in una vecchia coperta. jahier, 2-38 : le guardie in barchetta / stendon verbale
sua padrona lo avessi saputo. batacchi, 2-38 : dopo il parto il trovar qualche
nuovo consigliato. dante, inf., 2-38 : qual è quei che disvuoi
tutte obliando l'ire. bandello, 2-38 (ii-5): nessuna cosa soleva
g. b. strozzi il vecchio, 2-38 : sì dogliosi omei / da riversar
opra e piacer raddoppia. ricci, 2-38 : il digiuno anco nell'opere coniugali
alghe: lerici a oriente. landolfi, 2-38 : pareva [l'alba] un
belle vivande ammorbi e guasti. ariosto, 2-38 : tosto che 'l ladro, o
stimarla, onorarla. bandello, 2-38 (ii-4): i popolari l'amavano
, rubò una ostessa. lippi, 2-38 : quell'ostessa davvero avea ragione *
. -assol. guarini, 2-38 : nel vero l'ufficio del segretario sta
/ che me tene incarcerato. bandello, 2-38 (ii-6): al conte girolamo
polytrichum commune). solinas donghi, 2-38 : una o due viole sperse crescevano
alla fortuna della battaglia. brusoni, 2-38 : ella non cesserà mai dal ma-
un regime politico). bandello, 2-38 (ii-5): giulio cesare,.
dell'universo di cartesio. breme, 2-38 : egli è sovra tutto passionato di
vocale o strumentale. patrizi, 2-38 : il duca alfonso ii...
ala). fr. colonna, 2-38 : una aquila cum le ale passe,
catinella d'acqua. c. arrighi, 2-38 : a un tratto patatrac, tich
non li patisce longo tempo. granucci, 2-38 : 1 prìncipi pateno le meretrici,
la terra. dante, par., 2-38 : aio era corpo, e qui
favore della causa nazionale. mazzini, 2-38 : dipingeremo a'nostri fratelli i vantaggi
cioè si riposa. fr. colonna, 2-38 : una aquila...
o latte molto annacquato. burchiello, 2-38 : quanti bollor fa facqua pazza. g
a lutero di strapazzarlo. lubrano, 2-38 : un de'cabalisti uccellatori di sillabe,
loggia dopo lunga strada. oddi, 2-38 : oh sfortunata erminia! una verginella
limpidissimo aere / contaminando. jahier, 2-38 : 1 treni... scorrono
guisa di tanti origi. chiari, 2-38 : a lei servir mi tocca e in
era contraro. idem, inf., 2-38 : qual è quei che disvuoi ciò
suo strumento il diletto. verucci, 2-38 : partendomi da roma, me n'andai
per perduti si tennero. magalotti, 2-38 : aprimi, deh, per dio:
cadenzato canto delle rane. jahier, 2-38 : se valica la pescaia dove boccheggian le
suppositorio. pietro ispano volgar., 2-38 : fa'uno pessàrio d'elleboro nero
a significare 'cuore animo'. cassola, 2-38 : sentivo gravarmi sul petto un peso
manzoni, pr. sp., 2-38 : portava... una corta gonnella
oscuri. poliziano, st., 2-38 : surgea del gange il bel solar
la signora al piano. jahier, 2-38 : nel salotto bono i figlioli / che
meritamente famoso ed illustre. magalotti, 2-38 : lacrime belle oneste, / balsami
la piatiscono con messer simone. bandello, 2-38 (ii-7): fece..
adriatico spettanti a quel regno. tassoni, 2-38 : cento fra paggi e camerieri e
pregiato materiale scultorio. biringuccio, 2-38 : con esso [smeriglio] si spianano
un rozzo diamante abbandonato. jahier, 2-38 : i ragazzi bronzini si tuffano nel
il gesto da mirabeau. savinio, 2-38 : al festoso vocio seguì un mormorio
moltiplicato di numero. brignole sale, 2-38 : tutta ventura di quelle povere donne
voci ella sa ben portare! lippi, 2-38 : poffar, dicea, che bella
ad arrivare il conte. bandello, 2-38 (li-io): smontati in terra,
porcine. b. del bene, 2-38 : la sete, che nella state a
voce nel canto. patrizi, 2-38 : a venne un giorno che sopragiungendola
fugì fuor del portelo. bandella, 2-38 : (ii-io): smontati in terra
valori o di comportamenti. boiardo, 2-38 : essendo andato a taso, imperciocché
g. b. strozzi il vecchio, 2-38 : fero turbo di sdegni acerbi e
popoli. g. m. casaregi, 2-38 : promesso che abbia il padrone [
donna da me tanto amata. stieliani, 2-38 : o maga egizzia, che sì
oscuramente, indistintamente. bandello, 2-38 (ii-8): madonna claudia..
la città di fiorenza. patrizi, 2-38 : si è poi venuta confermando e
siano 15 8 / calanti. paoletti, 2-38 : d prezzo naturale ed in conseguenza
che governasse quella città. tassoni, 2-38 : cento fra paggi e camerieri e
, intenzione. dante, inf, 2-38 : qual è quei che disvuoi ciò che
. -indire. mazzini, 2-38 : dipingeremo a'nostri fratelli i vantaggi
provisto a sue vicende. bandello, 2-38 (ii-6): una cosa sola
la prudenzia del principe. bandello, 2-38 (ii-4): tacerò quella sua avanti
17). giovanni dalle celle, 2-38 : priegoti mi scriva se questo è
nei tempi moderni). prati, 2-38 : a cesti e a corse ei gli
gotto di miseria. de giudice, 2-38 : lavora con le aita attorno alle
ch'erano stati con noi. redi, 2-38 : essendo rimaso qui in firenze solo
si commettono a quella. sassetti, 2-38 : il ferruccio, con quella maggior
e la vernaccia. v. colonna, 2-38 : forse il cor crede e noi
vintotto per ogni verso. sassetti, 2-38 : il ferruccio... attendeva a
ciascun dì. r. borghini, 2-38 : quando la luna fa il quarterone s'
. b. strozzi il vecchio, 2-38 : il fier tiranno, anzi empio /
a un'idea. girolamo leopardi, 2-38 : vedete che le donne, ultimamente,
sapere un fatto determinato. bibbiena, 2-38 : quando verrà là fannio, mandami per
s'io vivo. a. manetti, 2-38 : filippo, deh non ne ragioniano
e delle altre piante boschive. marrone, 2-38 : « io non ho / che
, teatrale o poetica. bellori, 2-38 : si rappresenta il ratto delle sabine:
. lolli [« quaderni rossi », 2-38 ]: la situazione di recessione produttiva
e diligenza, scrupolosamente. sansovino, 2-38 : tavola ritonda, che già fece arturo
frate mio. domenico da montecchiello, 2-38 : questo [numero di preghiere] le
pressione. domenichi [plinio], 2-38 : la forza delle stelle reprime le
. statuto dei mercanti di calimala, 2-38 : se abbisognasse tutto lo statuto di
e fa il conto. caproni, 2-38 : il cameriere /... intanto
confezionare tale merletto. groto, 2-38 : punto buon, punto sopra panno,
componimento). gidino da sommacampagna, 2-38 : zascaduno verso de lo soneto retrogrado
plebeo ed uno nobile. bandello, 2-38 (ii-7): fu assai giovanetta
milioni di sudditi ribellati. fogazzaro, 2-38 : vi è sempre nei giovani questa
ornamento retorico. f. corsini, 2-38 : la sustanza fu che diego velàzquez.
ivi i prigiomer disciolti. bellori, 2-38 : l'asilo è figurato in un tempio
anche sostant. rotta di roncisvalle, 2-38 : diceva gano:... /
coll'intelligenza. e. cecchi, 2-38 : gli episodi che ci si palesavano
l'intonazione del canto. patrizi, 2-38 : il duca alfonso ii...
un odore). solinas donghi, 2-38 : rinforzava col fresco della sera l'
già conflittuale. febus-el forte, 2-38 : udendo quella gente el pailadino, /
non aver ripercussione organica. cassola, 2-38 : ogni parola aveva nel mio interno
ant. impuntura. groto, 2-38 : punto buon, punto sopra panno,
rispettabili famiglie del loco. guerrazzi, 2-38 : pareva al signor giacomo che un
non può se non risplendere. sansovino, 2-38 : il duca filippo di borgogna.
, l'impegno). liburnio, 2-38 : quantunque francesco fortunio uomo di risvegliato
corrotta; emendarlo. frachetta, 2-38 : ben mi piacerebbe la congettura d'al-
riverberazione. domenichi [plinio], 2-38 : 1 raggi abbronzano e d'ogni
. b. strozzi il vecchio, 2-38 : sì dogliosi omei / da riversar non
di oggetti. c. arrighi, 2-38 : -'passamasagnara! '-grida nuovamente
un oggetto. c. arrighi, 2-38 : dal canto suo l'olio stregato faceva
parte cum la spalla rotta. bandello, 2-38 (ii-o): aperta una finestra
brio. statuto dei mercanti di calimala, 2-38 : se abbisognasse tutto lo statuto di
tra rugiade di pianto. forteguerri, 2-38 : la donzella di flebile rugiada /
la campagna. poliziano, st., 2-38 : sur- gevon rugiadosi in loro
psalmo toma en gloria. bandello, 2-38 (ii-3): come volgarmente si dice
g. m. casaregi, 2-38 : in caso di getto si deve far
sua. a. f. doni, 2-38 : unqua non piaccia a dio che io
, cosa che fa resistenza. jahier, 2-38 : i ragazzi bronzini si tuffano nel
l'animo. m. villani, 2-38 : tanto imbrigamento di guerra sbo- glientava
minacciarlo s'ei non tornava. guarini, 2-38 : per dime il vero, signor
). ariosto, cinque canti, 2-38 : come che il popul timido per
computista dalla bocca infernale. vittorini, 2-38 : tutto il treno, insomma,
terra al guerrier franco. nanea, 2-38 : baiestraccio gli tolse [a bitonto]
sciagu dicizia. bandello, 2-38 (ii-9): lo sciagurato amante,
particella pronom. azzopparsi. bandello, 2-38 (ii-9): aperta una finestra che
e superficialità. 1. pitti, 2-38 : a questo fine... addirizzatosi
scoppio di applausi unanimi. tronconi, 2-38 : il teatro pareva dovesse crollare per lo
bastimenti scorrer sovranamente sui mari. jahier, 2-38 : i treni che scorrono in mezzo
lo illumina. domenico da montecchiello, 2-38 : secondo che noi veg- giamo nello
relative tasse daziarie. redi, 2-38 : questo fagotto lo portò il corsi procaccio
l'atto pecora. patrizi, 2-38 : avenne un giorno che, sopragiungensarà
-prendere come ostaggio. balestrini, 2-38 : hanno tirato fuori i coltelli che avevano
sfama! » ariosto, sat., 2-38 : il novo camerier tal cuoco inarotea
degli intrinsechi pensieri nostri. patrizi, 2-38 : non vennero a capo tre mesiseguenti che
in moto tale concordanza. gigli, 2-38 : cade alle volte il dubbio, se
della corona. m. villani, 2-38 : il grande siniscalco messer niccola acciaiuoli
ritmo di tale danza. volponi, 2-38 : ivana, smaltata di viola, era
perdita di uomini). bandello, 2-38 (ii-3): chi è colui che
con gran sollici- tezza. sassetti, 2-38 : il ferruccio, con quella maggior sollecitez-
un disagio. domenico da montecchiello, 2-38 : priegoti che per te la mia
erta de'suoi olimpici destini. tecchi, 2-38 : lei era la più vecchia di
si fermò sopra di quella. condivi, 2-38 : michelagnolo sedette sopra i figliuoli di
, / cani randagi. piovene, 2-38 : nell'uscire dalla stanza, fra tanti
). poliziano, st., 2-38 : surgevon rugiadosi in loro stelo / li
dare sollievo. giovanni dalle celle, 2-38 : l'ordine della consolazione è questo:
per sostentar la giustizia. testi, 2-38 : ho sostentato il negozio della sinagoga finché
pace e concordia. i. pitti, 2-38 : a questo fine...
. g. c. croce, 2-38 : per dirti la cosa a la spedita
o a reticella. groto, 2-38 : vergole a capuccio, vergole / a
e ai poderi. g. raimondi, 2-38 : pontelungo era, quarantanni fa,
loro stelo. poliziano, st., 2-38 : surgevon rugiadosi in loro stelo /
sono qua io per stenderlo. jahier, 2-38 : le guardie in barchetta / stendon
fossero di piombo strutto. quasimodo, 2-38 : gelido sudore intanto copre le mie membra
uno stranio nomato fiordo. molza, 2-38 : che, quando altro non vi mova
-gesto strambo, stranezza. ricci, 2-38 : dagli ubriachi gli stravolgimenti si commettono,
(il passo). jovine, 2-38 : era un prete enorme, detto il
facilmente la mundiale sfera. tesauro, 2-38 : ma fu fatto alquanto maggiore applauso che
facea più tante. e. cecchi, 2-38 : tenevamo consiglio, congetturando, quando
un oggetto). carena, 2-38 : 'tabaccato, intabaccato', diconsi di persona
). febus el forte, 2-38 : per sé e per gli altri parlò
. - anche assol. magalotti, 2-38 : a queste notti amore / appunto in
g. m. casaregi, 2-38 : promesso che abbia il padrone ad altro
terroso, tartufi scavati. solinas donghi, 2-38 : rinforzava col fresco della sera l'
- anche sm. landolfi, 2-38 : il tì tì insistente d'una pernice
libertinaggio di enea. del giudice, 2-38 : lavora con le dita attorno alle
in un'altra direzione. fioretti, 2-38 (105): se avvenisse alcuna volta
a tomo due torchietti. magalotti, 2-38 : desto di repente / piglio un
che tu vuoi stampare. sassetti, 2-38 : il ferruccio, con quella maggior sollecitezza
. g. m. casaregi, 2-38 : se il debitore accettante ha la scienza
, venditori di mastici. balestrini, 2-38 : le guardie che si trovavano nei
lo nostro re sofferte. gioberti, 2-38 : chi combatte virilmente e indefessamente per
dolori. b. del bene, 2-38 : la sete, che nella state a
mezzo di trasporto. vittorini, 2-38 : tutto il treno, insomma, scese
con tutte quante le ragazze. savinio, 2-38 : le due orfanelle erano due ubertose
nel meso è il licano. sacchi, 2-38 : nella serie delle corde o voci
g. b. strozzi il vecchio, 2-38 : fero turbo di sdegni acerbi e rei
risa e nelle parole. savinio, 2-38 : le due orfanelle erano due ubertose ragazze
angelo. dante, purg., 2-38 : poi, come più e più verso
nostra, come intenderete. bandello, 2-38 (ii-ii): si ritrovarono qui
dagli altri delle parole. frachetta, 2-38 : cotal voce è ottima in questa lingua
pote- stade nostra ». patrizi, 2-38 : si è... venuta confermando
pur a terra mira. bibbiena, 2-38 : benché novellamente vi co- gnoschi,
ciorono a volteggiare la terra. para-bosco, 2-38 : noi se n'andare- mo voltegiando
a foggia di ciambelle. guerrazzi, 2-38 : dall'opposto lato, dentro un'altra
serata. g. caliceti, 2-38 : quando i clienti vi chiedono un gintonic
problema, ecc. cremaschi, 2-38 : mi hanno accusato di voler estremizzare il
[iv. rainò [ritzer], 2-38 ], megaconflitto [l'unità,
[n. rainò [ritzer], 2-38 ], megaindagine [panorama, 2000]
si è infiacchito. palazzeschi, 2-38 : quel giro stridulo di quella chiave nella
maturitàdi pensiero. bruno, 2-38 : dimmi, sciocco, quando vuoi dispuerascere
veloce. a. montrucchio, 2-38 : vado in autobus. una palla,
vigore. p. buzzi, 2-38 : e musiche aveva egli prodigato ai trombettieri