per oratoria). baretti, 2-314 : non meritereste mo'voi, padre luciano
cattive la può portare. verga, 2-314 : ora anche le lettere che non son
sa di che. bar etti, 2-314 : non meritereste mo', voi, padre
e allo stipendio statale. cassola, 2-314 : è sempre stato un giovane modello
delle varie famiglie). carena, 2-314 : 'casa colonica'ed anche 'poderale'e
solamente con l'esperienza. marchetti, 2-314 : certo, che 'l dimostrar, con
; che girovaga. boriili, 2-314 : chissà se non s'aggirano quatti quatti
dal perfido vizio della gola. giusti, 2-314 : a detta di caino, /
si rivelasse il diavolo. levi, 2-314 : tutti dicono che quello era come il
son rami le membra. malvezzi, 2-314 : cercar di sapere il futuro per
e dichiarare la sua intenzione. levi, 2-314 : a dodici anni ero già donna
a schimbescio su la sponda. levi, 2-314 : a dodici anni ero già donna
. e al figur. tesauro, 2-314 : claudiano,... descrivendo plutone
un reddito). carena, 2-314 : 'fondiario ', aggiunto di cosa
buona. f. corsini, 2-314 : giudizioso disimpegno in poche parole:
come li altri animali. buti, 2-314 : fanno [i quattro umori]
dell'altare. f. corsini, 2-314 : vi si alzò un altare, sulla
involuto, sovraccarico. guglielmini, 2-314 : in laerzio, in plutarco ed altri
, scomunicata da dio. baruffaldi, 2-314 : eh, non è carità, non
di niuno altro tempo. mascardi, 2-314 : io so benissimo esser non di rado
che mai fosse. della porta, 2-314 : -avete battuto troppo gagliardo, perché li
, ebbe immediatamente la libertà. giusti, 2-314 : tutti i macelli per la
altra vita dovrete avere. leonardo, 2-314 : della paura della povertà. la malvagia
ch'enfia il corpo. tansillo, 2-314 : da questo invito mosso, /.
in guisa d'una matta. leonardo, 2-314 : la malvagia e spaventevole darà di
per valersene in dispute. della porta, 2-314 : non sono calato più presto,
l'ambito loro. c. durante, 2-314 : la noce vomica non è la
sempre troppo tardi. leonardo, 2-314 : l'ave pecchia si po'assimigliare alla
, condizioni e virtù'. loredano, 2-314 : i rapporti degli altri sono come
: essere pronti. d'azeglio, 2-314 : oggi, credo saremo attaccati per il
sieno le vomiche. c. durante, 2-314 : non si sa fin a i
noi l'ultima sera. volponi, 2-314 : il letto della signora, dietro
non essere diventato pigionale. carena, 2-314 : 'pigionale'chiamasi quel contadino, il
possibile. f. corsini, 2-314 : fermò cortés... di non
/ ti fia latino. loredano, 2-314 : i rapporti degli altri sono come
parte: in proporzione. tanaglia, 2-314 : puoi usare un'altra medicina / a
affinché funzioni perfettamente. bellori, 2-314 : la qual figura [di un fabbro
quasi totalmente sfiorita. testi, 2-314 : il suo sole comincia a chinare all'
avessi precipitato la cosa. cantù, 2-314 : è difficile anche il trovare un
- anche sostant. firenzuola, 2-314 : perché [la fanciulla] la faceva
costringendo a subirlo. firenzuola, 2-314 : egli si riadirava e se la ricacciava
, trapassar più oltra. firenzuola, 2-314 : venuto l'ora di levarsi,
traccia della bellezza giovanile. testi, 2-314 : le qualità di questa principessa sono per
le segreterie dell'ineffabile. guglielmini, 2-314 : io non farei che ridire il
divien tonda e scipiaisse. guerrazzi, 2-314 : povera creatura, sospirava francesca domenica,
(anche dio). leonardo, 2-314 : colui che sarà più necessario a chi
seguitarti. s. degli arienti, 2-314 : a'miei giorni fu uno prete
intatta e inalterata la cagione. rosmini, 2-314 : qui è da rammentare quel tanto
mesi di una gravidanza. cinelli, 2-314 : l'ho conosciuta subito, all'agenzia
altaritmetica dell'alta amministrazione. bonsanti, 2-314 : era giunto a volte sino ad
scroscio di pioggia. pratolini, 2-314 : il sidecar... s'impantanò
ponghino al torchio. c. durante, 2-314 : cavasi dalle noci mopurare se la
inorpella, l'indora. garibaldi, 2-314 : cotesto stolto modo di procedere poteva
vermicolare. b. del bene, 2-314 : riversarle [le olive] in una
, erano stati dissipati. garibaldi, 2-314 : nulla lasciai distruggere, sembrandomi un atto
in piena salute. èuti, 2-314 : incominciando debilmente a vegetare lo corpo,
dove è necessario che foste. mascardi, 2-314 : io so benissimo esser non di