profilarsi il busto quadrato. paolieri, 2-228 : in ogni tronco lasciai incisa profondamente
s'adomava come una sposa. paolieri, 2-228 : ed ecco... il
testa e di spalle. alvaro, 2-228 : conquistava lentamente i toni più alti
faceva ogni giorno più appannata. alvaro, 2-228 : era una voce appannata dapprima,
al suo reggimento glorioso. govoni, 2-228 : provo il senso di pena / per
i solchi della strada. paolieri, 2-228 : e tutti i fiori, le avene
lago un'armata navale. pancrazi, 2-228 : un principe lo chiamò e gli disse
acconciatura femminile. l. adimari, 2-228 : s'alto il carton sia collocato o
gioie e'si trastulla. imbriani, 2-228 : adduce / il lago clamorose onde di
, salumi, ecc. carena, 2-228 : 4 coltello da battere ', detto
che mostri tua voglia. giamboni, 2-228 : lo terzo luogo è quando 'l
triste e crudele. giamboni, 2-228 : il parlatore dee molto guardare,
ambizione di sopraneg- giare. alvaro, 2-228 : io avevo una bella voce di contralto
la testa lieve. leonardo del riccio, 2-228 : questo è appunto il contrapposto del
assai battagliarono in italia. alvaro, 2-228 : la prima luce saliva dall'oriente
per accreditarlo. storie pistoiesi, 2-228 : lo titolo suo, che era nelle
della sinfonia del diavolo. rajberti, 2-228 : oh! non potete imaginarvi come tutti
, ecc.). anguillara, 2-228 : anzi tal vista e l'odio che
, nervosa, insistente. alvaro, 2-228 : era una voce appannata dapprima, come
mi si era formato dentro. verga, 2-228 : da ragazzo era sempre vissuto in
dal decrepito al lattante. pascarella, 2-228 : ve ne sono di tutte le età
donna gli mostrò a dito. grazzini, 2-228 : quel colombo... visibilmente
arti e il commercio. morante, 2-228 : durante quest'ultima, lunga assenza
vari sistemi di freni. govoni, 2-228 : sulla tradotta fermata / dal tracoma del
del costante amor mio. govoni, 2-228 : in quel grigio fantasma universale / non
vita mi recarono sempre disgrazia. jovine, 2-228 : siamo cristiani, capitano, e
di tornare a casa. morante, 2-228 : accovacciato là come un animale,
, calare a basso. grazzini, 2-228 : onde quel colombo... prese
, l'importanza). verga, 2-228 : un calcolo implacabile... dà
molti esposte per riprenderle. tolomei, 2-228 : la voce istessa or piegata,
mia con molta afflizione. leonardo, 2-228 : come la figura non
non ci feci caso. levi, 2-228 : mentre noi si conversava erano entrati altri
a duellare. livio volgar., 2-228 : aspetterò io che prima voi mi
frutto, / inutile miseria. imbriani, 2-228 : stender dob- biam la destra ad
(le campane). giusti, 2-228 : il campanil del duomo / è là
poco, paurosa. de roberto, 2-228 : essi vedevano la sua tristezza crescere
città d'arezzo). jovine, 2-228 : si batteva con una furia allegra e
al gran casa vostro. della porta, 2-228 : or gite, donne, e
grammatici sono filologi sapienti. pancrazi, 2-228 : invitò... il grammatico a
, contento. b. cavalcanti, 2-228 : accomodandoci col parlare a quegli che
ne fui quasi conquiso. grazzini, 2-228 : mezzo mezzo impauritine, non si
e accennò a qualcuno. molineri, 2-228 : dalla posa imperiosa senza spavalderia,
e inacerbano la piaga. imbriani, 2-228 : inacerbando i miei profondi lutti / morte
un disegno). cinelli, 2-228 : d'intorno al suo capo, sotto
punto. g. raimondi, 2-228 : inconscio dell'avvenire, illuso del
(la voce). tolomei, 2-228 : la voce istessa, or piegata,
il suo sviluppo supremo. pavese, 2-228 : in esse [giornate] incontrammo
. tr. abbrunare. faldella, 2-228 : quando muore qualche padre della patria
a maniera di cercine. morante, 2-228 : era smagrito, sporco; intorno al
s'inumidiva d'amore. cassola, 2-228 : a mario s'inumidirono gli occhi;
senza scrostature e senza macchie. fogazzaro, 2-228 : un letto di ferro pure inverniciato
eringio. fr. colonna, 2-228 : nelle fracture dii quale [molo]
nostra occupazione dell'altipiano. pascarella, 2-228 : * tolderie ', capanne, qualche
ne gli studi legali. gigli, 2-228 : la profession legale ha abbandonata, /
con uso iperbolico). pascarella, 2-228 : borse di cuoio che se si buttassero
e a lagrimar mi sforza. govoni, 2-228 : intrecciando ai cancelli della pioggia /
colle mani in mano. giusti, 2-228 : chi fa da santo colle mani in
al postribolo, al macello. gigli, 2-228 : or si trovava condannato in corte
all'omero lo prese. leonardo, 2-228 : se voli fare parere naturale uno
un vezzo del nostro asdrubale. fenoglio, 2-228 : la prima volta che mi parlò
merito, maggiormente esser deano gigli, 2-228 : il dottor, sì poco accreditata /
sul tagliere; lunetta. carena, 2-228 : 'mezzaluna': specie di coltella, curva
ne dà a censo? carter, 2-228 : lo scrigno serrato al pezzente / alla
sete morire. fr. colonna, 2-228 : era ancora il sparto, overo mirica
braccia facea le stimmate. gigli, 2-228 : il pover ladro cominciò a temere
molto niqui- tosamente. fra giordano, 2-228 : ricominciaro a fare la passione di
con gli anelli troppo stretti. bonsanti, 2-228 : si vedevano le sue grosse aita
, non più oltre. gatto, 2-228 : pallone non poteva recitare oltre, era
la rende utile agli uomini. garibaldi, 2-228 : al prode generale avezzana, che
scaffale, scansia. fogazzaro, 2-228 : una stretta palchettiera a tre piani.
del pavimento nella mia pittura. leonardo, 2-228 : quando hai fatto il volto,
di una parrocchia. firenzuola, 2-228 : una campana attaccata sopra uno arbore
certo suo poetico lavoro. tesauro, 2-228 : queste per il più furono le
chiave, non serrato. carrer, 2-228 : lo scrigno serrato al pezzente / alla
piantiamo sul più bello. rajberti, 2-228 : ora mi tocca di piantar là tutto
. -intr. verga, 2-228 : bisognava picchiare e picchiare nella testa
chiara, sempre dolce. tolomei, 2-228 : più senza dubbio arebben fatto le
e svariate esperienze. imbriani, 2-228 : stender dobbiam la destra ad ogni
cortile come un mondo! pavese, 2-228 : c'è tutta una plaga d'
la pocanza de'preti. buti, 2-228 : solingo più che strade per diserti;
più che poliandro! fr. colonna, 2-228 : già nel primaevo fue uno egregio
si ruppe una coscia. firenzuola, 2-228 : ogni volta ch'ella [la volpe
bel mezzo del sopraciglio. fogazzaro, 2-228 : un letto di ferro pure inverniciato
in quella maniera che vedete. gigli, 2-228 : travagliavano un dì certi porcai /
l'amaglosa. fr. colonna, 2-228 : nelle fracture dii quale [molo]
ha più ciance che danari. gigli, 2-228 : era l'officio a lui toccato
marsal la guarnigione francese. gigli, 2-228 : or si trovava condannato in corte /
di una lettera. loredano, 2-228 : in ogni luogo dove si ritroverà vostra
una punta di pruno. busca, 2-228 : molte invenzioni erano di già in uso
peso de la terra. stigliani, 2-228 : lei mi schifeggia, / e putrido
o intellettualmente riprovevole. stigliani, 2-228 : lei... mi schifeggia /
due file di cabine. gadda conti, 2-228 : quando il cielo si spense e
quattri- duane. g. pozzi, 2-228 : di monica la prece a pena udita
ch'io tanto strazai. leonardo, 2-228 : quella figura è più laldabile che con
fari più che la pioggia. volponi, 2-228 : [murieta] raschiava i muri
letter. rafforzamento. rosmirn, 2-228 : è l'abitudine quasi una continuazione e
ne defluisce. fr. colonna, 2-228 : uno religioso luco... era
belle case paesane da riattare. calvino, 2-228 : quanto al luogo del convegno,
domestici, ecc. pascarella, 2-228 : latte di petrolio con delle erbe (
una spinta di ritorno. simintendi, 2-228 : incontanente lo sciocco iacinto, preso
avea, contra essi riprese. firenzuola, 2-228 : questo mi par così leggeri e
vecchiaia. d'azeglio, 2-228 : bista m'ha detto il discorso di
capo e a ripolirsi. tolomei, 2-228 : le forme toscane, che mi domandate
spurie o corrotte). tolomei, 2-228 : le forme toscane, che mi domandate
l'arco mio non trovi. bellori, 2-228 : se bene fu egli tosto rilasciato
anni. fr. colonna, 2-228 : e per anni riverticuli a gli idi
nemico anco non scese. crudeli, 2-228 : ahi che freddo timore, / ahi
ripugnanza, con disgusto. stigliani, 2-228 : lei... mi schifeggia,
sapore stesso de'cibi. crudeli, 2-228 : ahi che freddo timore, /
, rapinare. fra giordano, 2-228 : scorsero tutta la cittade e tutta la
carte, guadagna negli scrocchi. carrer, 2-228 : sperdetratto in tratto scrocchiare le dita parendo
vivere in un ambiente. pratolini, 2-228 : in due giorni mario diventò amico eintimo
far distendereal sere la scritta. gigli, 2-228 : ei, che nullo il processo
con la sfera solida. landò, 2-228 : senza farci sopra più matura deliberazione,
/ sghignazzando l'effetto. 7erésan, 2-228 : oh sai le navi / ebre di
gran buco nel budello? crudeli, 2-228 : misera giovinetta, / sempre a temer
fiction che vanno visti mascardi, 2-228 : vedevasi romolo primo re, in sembiante
spesso illecite; bustarella. costo, 2-228 : volendo un tratto un galantuomo una giusta
dietro le mie spalle. pratolini, 2-228 : non hai capito con chi hai a
empi sconturbate e sperse. carrer, 2-228 : sperde il figlio in baldracche ed in
le cosce con uno spiedino. carena, 2-228 : 'spiedino': piccolo e corto
le ossa spolpate del carcame. pascarella, 2-228 : qualche pentola ove bolle dell'acqua
sinefido cotal parole ispreme. leonardo, 2-228 : quella figura è più laldabile che con
8. rotella tagliapasta. carena, 2-228 : 'sprone': così, per una certa
dell'erario. lud. guicciardini, 2-228 : appresso si trattò dello stato pecuniario
tonnellate e zavorrato leggermente. monetti, 2-228 : debbo dire che non ho mai
in sostituzione di altro. angiolini, 2-228 : per tale occasione nella sera precedente si
un popolo). pellico, 2-228 : i veneziani mi sembrano svaporati: essi
friggere; farinaiola. carena, 2-228 : tafferia, piatto di legno, largo
. 4). carena, 2-228 : 'tagliapasta': sottile e stretta lamina di
tritare carni e verdure. carena, 2-228 : 'tagliere': pezzo d'asse grossa,
mi tiene in bando. crudeli, 2-228 : qual dopo amaro pianto / fé
venti anni con noi. fenoglio, 2-228 : la prima volta che mi parlò,
di fare i disegni. cantù, 2-228 : il filippone troneggiava in mezzo a quel
e civile e di teologia. manso, 2-228 : con istupor di padova poscia,
guerriera del mon- tecuccoli. rajberti, 2-228 : mi ricordo di avervi promesso qua.
per far delpumorismo. c. levi, 2-228 : queste ultime cose francesco le disse
facile e gran maniera vergato. cinelli, 2-228 : d'intorno al suo capo [
col nome ai sol. cantù, 2-228 : di tutti il filippone sapeva vita
vista. m. morasso, 2-228 : l'incontro dei due amanti coll'inevitabile