d'alcuno albore ombrate. simintendi, 2-160 : quella [l'oca],
il fremito d'un'ala. tozzi, 2-160 : non volle alleggerire il conto né
marmo ammorbidito. leonardo del riccio, 2-160 : lo stesso accade nel fatto delle parole
d'artiglieria da campagna. montecuccoli, 2-160 : sia la nostra artiglieria della proporzione
suona. p. f. giambullari, 2-160 : vannosene ancora nel genitivo, sotto
battente aprendolo a metà. vittorini, 2-160 : una testa di cavallo sormontava in
che irretiscono e posseggono. pratolini, 2-160 : in piedi, davanti al boccascena
togli su questi bocconi. fogazzaro, 2-160 : qualche volta nepo, profumato come
anche essere un manichino. vittorini, 2-160 : una testa di cavallo sormontava in
. luogo di decenza. carena, 2-160 : 'camerino, camerotto', lo stesso che
altro non gli calesse. bembo, 2-160 : da capo... vale comunalmente
sotto con le mane. carena, 2-160 : * cavalletti, caprette, tréspoli
sbarre della sua prigione. pecchi, 2-160 : il vestito è ancora una casacca a
dove era una carriuola. carena, 2-160 : 'letto a carriuola', piccolo e
non è po. andrea da barberino, 2-160 : e navicarono pochi giorni, che
fa sorgere la grande arte. cassola, 2-160 : niente [gli] piaceva di
azioni. andrea da barberino, 2-160 : e navicarono pochi giorni, che
). cicerone volgar., 2-160 : io sapevo... che nella
legno, lucido e sereno. buti, 2-160 : mostrando per le cose nominate eccellenti
operano le loro virtudi. bembo, 2-160 : è ancora 'comunque', che invece di
conforme alla loro giovinezza. cassola, 2-160 : francesco lavorava adagio, conforme al
, dover scontare duramente. giamboni, 2-160 : nulla cosa costa più cara, che
un tegame di coccio. cassola, 2-160 : la cottura della polenta richiese molto
d'intorno la testa. fogazzaro, 2-160 : la spiccata antipatia della contessa fosca
zampe e alle ruote. landolfi, 2-160 : fece un gesto colle due mani come
/ tutto va. petruccelli della gattina, 2-160 : avete fretta? volete udire una
discorso sottintesa. b. cavalcanti, 2-160 : ma, quando noi vorremo riprendere
si prenderà un giorno. tolomei, 2-160 : levatemi dinanzi la vista de le
; / ma esso guida. buti, 2-160 : « non avea pur natura ivi
dalle giunture. o. rucellai, 2-160 : questa [la cartilagine dell'osso pube
d'un ineffabile bianco sorriso. bonsanti, 2-160 : un filo di vento gli batteva
/ lassù nessuno 'ngegno. lambruschini, 2-160 : giunte le cose a questo,
-anche rifl. rebora, 2-160 : perdo i muri, / sogno gli
dispone una farmacia. cuoco, 2-160 : non è vergognoso, che la sola
-sproporzione. f. buonarroti, 2-160 : appresso gli antichi vi era una
le inculte case]. tecchi, 2-160 : gli strani gridi a vocali lunghe,
a contemplare gli equiseti. govoni, 2-160 : la reliquia di pioggia / che
(un rimedio). cuoco, 2-160 : non è vergognoso, che la sola
parlare e del comportarsi. barilli, 2-160 : ecco allora il giovane signore diventare
giuramento). livio volgar., 2-160 : giudicando il senato essere degna cosa
s. gregorio magno volgar., 2-160 : colui mangia il pane senza fermento
si vedono ancora a venire. giusti, 2-160 : sembra che quella mente sovrumana /
, il furore del forsennato. rajberti, 2-160 : un desiderio lungamente deluso può cambiarsi
che quel gigantaccio mena? giusti, 2-160 : la bibbia è piena di ghiottonerie:
per ordine ne pose. carena, 2-160 : * giaciglio, giacitoio ', luogo
conosco non ti maneggio. jovine, 2-160 : si fermavano a guardare i campi
nuoca gutta. fr. colonna, 2-160 : cupidine... cum l'aurea
il raglio dell'asino. tecchi, 2-160 : gli strani gridi a vocali lunghe,
si guarda o ascolta. nieri, 2-160 : io mi ci fermavo per incanto a
uno incognito e indistinto. buti, 2-160 : 'incognito indistinto'; cioè me- schiato
e originalissima croce bizantina. bocchelli, 2-160 : era un dissipatore terribile e,
indovina. f. f. frugoni, 2-160 : meglio l'indovinò quando si fe'
delle vostre parole ». imbriani, 2-160 : mi tocca soffrir l'insolenza di
quello degli altri. brignole sale, 2-160 : insuperbiamoci ancor noi del pari,
la terra del piazzale. cassola, 2-160 : bisognò rassegnarsi a far da mangiare neh'
, sacrificò un ecatombe. cavalieri, 2-160 : in ogni triangolo piano o sferico
una voce). gemelli careri, 2-160 : dopo alquanto spazio, ecco a
letto a due piazze. carena, 2-160 : 'letti gemelli', due letticciuoli in
letto a una piazza. carena, 2-160 : 'letto a due', denominazione ellittica
i casi di emergenza. carena, 2-160 : 'letto di compenso', quello che
su, non mi adorare. simintendi, 2-160 : amendue ubidiscano agli iddei, che
agli occhi dalla tenerezza. cagna, 2-160 : irene col gozzo pieno, i luccioloni
mal umore lungamente represso. rajberti, 2-160 : un desiderio lungamente deluso può cambiarsi
reca mala tentazione. fra giordano, 2-160 : quando si mischia l'anima nostra
robbio. b. del bene, 2-160 : dell'asparago la bacca / mette
prelevata sul bottino di maratona. savinio, 2-160 : benché vecchia di 2386 anni,
). p. verri, 2-160 : quella stessa quantità [del grano]
scherno, di irrisione. volponi, 2-160 : si rialzò [murieta] come un
tra lei e 'l sole. leonardo, 2-160 : occhio è uno strumento di superficie
determinate verità. p. levi, 2-160 : lo raffigurava, il tapino,.
la brevità. p. levi, 2-160 : lo raffiguravo, il tapino,.
minuto poi quando gli pare. sansovino, 2-160 : dopo loro i venditori del sale
di ciaschedeuno uomo. fra giordano, 2-160 : quando si mischia l'anima nostra con
non sono nemico potente. rajberti, 2-160 : un desiderio lungamente deluso può cambiarsi
de i mormorati carmi. mazzini, 2-160 : vecchio nome d'italia,..
debolezza e di viltate. loredano, 2-160 : ad alcuni [soldati] che,
, neuno acorgimento. o. rucellai, 2-160 : questa [la cartilagine dell'osso
parentado fra quei due prìncipi. guarini, 2-160 : rade volte si è veduto litigio
cadde pure in pensiero. faldella, 2-160 : sta'quieto una volta, perché non
voler pigliar ranochi et bere. leonardo, 2-160 : occhio è uno strumento di superfìzie
oggetto i lumi gira. gigli, 2-160 : mi ritorna al pensiere il maraviglioso
interiore). tronconi, 2-160 : noi chiamiamo sovente questo o
(un odore). buti, 2-160 : quine olivano mille soavi oaori e tutti
ferdinando e d'isabella. savinio, 2-160 : erano passati sotto gli archi di
nelle riviste credute paganti. einaudi, 2-160 : bottegai che perdono i clienti paganti e
loro ritinsi il diamante. carena, 2-160 : 'palchetto ': specie di alcova in
questo po'di palcùccio. carena, 2-160 : 'palcùccio ': specie di alcova
materasso o il saccone. carena, 2-160 : 'panchette del letto': basse banche
nacque il gran filosofo ippocrate. busca, 2-160 : di che avedutisi i peloponnesi,
devi impiegare il pensiero. gigli, 2-160 : mi ritorna al pensiere il maraviglioso
non ha più nulla! landolfi, 2-160 : tu sei quello che ci avrebbe
-cucciolo di animale. tombari, 2-160 : mentre il piccolo mangiava, la madre
banale e prosaica. mascardi, 2-160 : io sono in corte, cioè a
affascinato il vecchio pontefice. borsi, 2-160 : l'uomo d'azione è più scaltro
siamo sbalorditi dalla gioia! landolfi, 2-160 : ma è possibile che un boccone
logico dei fatti anteriori. cassola, 2-160 : germano era tornato da pochi momenti
dava alla sua germania. einaudi, 2-160 : per ottenere il piatto di lenticchie
-formulazione di una sentenza. giraud, 2-160 : bisogna incominciare a stendere la decisione
degli arrestati più deboli. soldati, 2-160 : le cautele e le reticenze così naturali
arcaismo e per affettazione. buonaventuri, 2-160 : affermano alcuni che la diligenza che
/ di vedove e pupilli. zena, 2-160 : il 'sinite parvulos ^ è
ed a loro stessi. tenca, 2-160 : la tomba ora aperta ha rappat-
in una funzione grammaticale. ruscelli, 2-160 : o uniti o disgiunti che si mettano
cara). riccardi di lantosca, 2-160 : che consolazione, o dio del
in un dizionario. tesauro, 2-160 : sopra questo modello uno spiritello mordace
ingegno di milton. roccatagliata ceccardi, 2-160 : ne riascendi tu [endi- mione
donaccia, cagna, turca. pasqualigo, 2-160 : ah traditora, a questo modo
nobilissimo popolo intra i germani. bellori, 2-160 : così il giorno 30 di aprile
. f. f. frugoni, 2-160 : andando a diporto, non sapeva se
la mira con le saette. busca, 2-160 : egli, asceso sopra un'altissima
o di un interesse. firenzuola, 2-160 : per rimedio della roba de'miei figliuoli
, e fattone descenore. della porta, 2-160 : ti mostravi assai schivo di darmi
impreso alcun bel dire. sansovino, 2-160 : i danari, che si dànno per
(un segreto). gigli, 2-160 : se discorrer si dovesse di quanto.
ne deriva). paoletti, 2-160 : dalla maggior consumazione ha origine il
del mondo alta ruina. gigli, 2-160 : se mai a tutta la natura
di tutte le voci. aleandro, 2-160 : le ninfe erano dee rusticane appo i
pagan credi mettere in sacco. gigli, 2-160 : per assicurarsi di mettere in sacco
suoi tremendi colpi di zappa. landolfi, 2-160 : « sangue di giuda! »
se ne muor di voglia. guarini, 2-160 : sì come chi sta sempre co
mentalità). e. cecchi, 2-160 : la sua [del povero] vocazione
, fregio, rilievo. gigli, 2-160 : nella squisitezza de'colori e degli scarpelli
o vero scio. 0. rucellai, 2-160 : l'osso ischio, detto anche
gordiano nodo. b. cavalcanti, 2-160 : avendo io trattato delrartificio del fare
sciupona. spendere, spendere! bacchetti, 2-160 : 1 bakùnin erano sempre stati veri
. statuto dei mercanti di calimala, 2-160 : anco ordinarono che sul cerchio di mezzo
(un'azione). granucci, 2-160 : opere pie e segnate d'ogni affetto
per l'incanto. c. levi, 2-160 : trovò un serparo, che gli
al servaggio tedesco tradì? savinio, 2-160 : da mezzo secolo appena la grecia siera
dal trascorrere del tempo. volponi, 2-160 : dall'altra parte continuava quel silenzio
della, 2-160 : ti prego di non stringere tanto,
chi è sovrano assoluto. guanni, 2-160 : piu di tutti se ne sdegnano i
annona (1802) [rezasco], 2-160 : verrebbe a ritardarsi l'incasso della
un sospiro di sollievo. cassola, 2-160 : tirò fuori la pipa, la caricò
chiese e ne'conventi vicini. jovine, 2-160 : nel chiarore incerto si guardarono:
un personaggio. m. praz, 2-160 : in particolare watts-dunton, lo spegnimoccolo
naper reggersi in piedi. jovine, 2-160 : nel chiarore incerto si guarzione,
le sprigionasse il braccio. faldella, 2-160 : sprigionò essa stessa la sua mano
alle proprie. e. cecchi, 2-160 : qualcuno deve opporre, con la muta
d'esser domi dai trogiani. gigli, 2-160 : se mai a tutta la natura
... era conti, 2-160 : la roccia dello scoglio, striata di
ecc.). migliorini, 2-160 : '-fero': suffissòide ora frequente nella lingua
dell'acetabolo. 0. rucellai, 2-160 : il processo della cavità [dell'acetabolo
, svestire, sviscerare. brusoni, 2-160 : eccessivo è il dolore che mi sviscera
, un terreno). migliorini, 2-160 : 'fero': suflissoide ora frequente nella lingua
-come personificazione. crudeli, 2-160 : dalle risa fa scoppiar nel trono /
spesso tira via, improvvisa. balestrini, 2-160 : morbillo orecchioni varicella tutta quella roba
, andare di traverso. landolfi, 2-160 : è possibile che un boccone che si
, mi farete grazia singulare. manso, 2-160 : ercole, dubitando di commettere quelle
l'enfasi del furbone. balestrini, 2-160 : morbillo, orecchioni, varicella,
che è così ulimosa cosa. buti, 2-160 : questo odore è di rose,
. p. f. giambullari, 2-160 : vannosene ancora nel genitivo sotto spezie
chi è zoppo. lancellotti, 2-160 : per memoria dell'azzione eroica su 'l
a demistificare, demistificante. arbasino, 2-160 : la sua epica demistificatoria si scatena sotto
in bolletta). pellico, 2-160 : mi pare che tu sia al verde
ininterrottamente. a. montrucchio, 2-160 : « ti stai diventando sdolcinato ».