i purpurei tiranni infausta luce. idem, 19-17 : né con più forza da l'
che allega i denti. magalotti, 19-17 : qual bevanda / di bisbetico sidro,
non per le creature. ariosto, 19-17 : gli sopravenne a caso una donzella,
benivolenza. l. salviati, 19-17 : e per passar con manco / noia
garzon di lor catene. idem, 19-17 : al fin lasciò la spada a la
alle faccende mercantili. l. salviati, 19-17 : tolsi / dalle faccende di vinegia
g. m. cecchi, 19-17 : perché fec'egli quella finta meco?
lei non poteria gaudire. iacopone, 19-17 : de quel c'acquistasti volem gaudire,
licita. g. m. cecchi, 19-17 : credi a me, che e'
necessario. g. m. cecchi, 19-17 : perché fec'egli quella finta meco
ancora tinti di fuliggine. linati, 19-17 : vi si vedevano sparnazzare le più allegre
questo indiavolato cor- paccione. tasso, 19-17 : né con più forza da l'adusta
mio cagion e scorte. ariosto, 19-17 : gli sopravvenne a caso una donzella,
propizio agli incontri sentimentali. linati, 19-17 : in quella ghiacciaia [pista da pattinaggio
pene. dante, purg., 19-17 : cominciava a cantar sì che con
cognizione, in dominio. bacchetti, 19-17 : simone, per nulla disposto a lasciar
non vao cessando. dante, inf, 19-17 :. non mi parean [i
una parte del corpo. tasso, 19-17 : con gran lena / l'un calcò
ell'abitava potere guardare. pulci, 19-17 : fùr [gli occhi] pur già
il crocifixo. dante, inf, 19-17 : io vidi per le coste e per
dietro le viti scorse. magalotti, 19-17 : gran cosa è l'arte, ma
: in condizioni disastrose. arbasino, 19-17 : poi, una volta 'col sedere per
piangeraco. g. m. cecchi, 19-17 : io arò pazienza, e mi
e in alto va. argino, 19-17 : era stato un 'attor giovane'molto quotato
atto e portamento altero. tasso, 19-17 : con gran lena / lyun calcò l'
le staminare penetrato nel corpo. viani 19-17 : la 'cassandra'era ormeggiata, senza
improntato a trionfalismo. arbasino, 19-17 : poi, una volta 'col sedere per