. dante, par., 19-137 : vedrassi l'avarizia e la viltate /
. landino, 394 [par., 19-137 ]: il barba di don federigo
zio. vellutello [par., 19-137 ]: e parranno, ciò è,
con perifrasi, alludere. cavalca, 19-137 : disegnò loro sottilmente dove e come
voce greca e significa dormitorii. cavalca, 19-137 : dirovvi in che luogo dobbiate fare
). dante, par., 19-137 : parranno a ciascun l'opere sozze
: ucciderlo, ammazzarlo. pulci, 19-137 : morgante fatta gli arebbe la festa,
19-137 : robuste / figlian le pecorelle, il
coperto, impregnato. viani, 19-137 : toccare quei visi setolosi, mantrugiare
, torreggiare. marino, 19-137 : ben si scorge il crudel, quand'
della parte più necessaria. leopardi, 19-137 : quando mi fia /...
obliata sua speziai parte. tommaseo, 19-137 : coloro che parevano stupidamente ignari e
una determinata persona. cavalca, 19-137 : ai preghi del quale consentendo benedetto,
. meo de'tolomei, vi-n-57 (19-137 ): un sì fatto pazza- rone
piacer raddoppia il bene. magazzini, 19-137 : è proverbio che una cosa che si
ottenerne i risultati sperati. magazzini, 19-137 : è proverbio che una cosa che si
e lanuti e pelosi. viani, 19-137 : ero sicuro che non avrei per tutta