a cena e a desinare. pulci, 19-132 : ma finalmente, quand'egli era
sudiciume, lercio. pulci, 19-132 : ma finalmente, quand'egli era stracco
percorrere. dante, inf., 19-132 : quivi soavemente spuose il carco,
cittadini fu così denominato. pulci, 19-132 : sempre in mano avea il bicchiere o
: dormire profondamente. pulci, 19-132 : ma finalmente quando egli era stracco,
, ma gronchio gronchio. viani, 19-132 : toccatelo ma piano. e non sulla
vita. dante, par., 19-132 : vedrassi l'avarizie e la viltate
un fiasco di raspeo. cavalca, 19-132 : fu mandato dal signor suo,
al viaggio del mondo. viani, 19-132 : le barche che uscivano dal porto,
etade. idem, par., 19-132 : vedrassi l'avarizia e la viltate /
soggetto inanimato. l. salviati, 19-132 : o chiave maledetta! chiave / invidiosa
non si dovrebbero fare. arbasino, 19-132 : una letteratura (creativa) timidamente o
street. c. e. gadda, 19-132 : vide il camioncino ribaltato alla quarta
ragione electo. dante, purg., 19-132 : « qual ca- gion » disse
i compagni in sulla strada. pulci, 19-132 : poi si cacciava ualche penna in
quei quattro scassati amici. arpino, 19-132 : amici miei quelli? quattro scassati
le fenditure del sasso. tommaseo, 19-132 : videro uscire d'un sentieruolo sulla
questa roba nella città. tommaseo, 19-132 : videro uscire d'un sentieruolo sulla strada
umanità futura. un elli. viani, 19-132 : la vergogna degli abiti strapanati lo ridustatuti
villani e svergognatamente triviali. arbasino, 19-132 : una letteratura (creativa) timidamente o
candore verginale, pudicamente. aretino, 19-132 : tosto che rebecca seppe colui essere chi