giù. dante, purg., 19-100 : intra siestri e chiavari s'adima
, il proprio carattere. tasso, 19-100 : e 'n don menàrmi al capitano;
dimenticatorio. l. salviati, 19-100 : vedi chi era quel, che /
giù andar per nave. ariosto, 19-100 : buon fu per me...
tostamente. dante, inf., 19-100 : se non fosse ch'ancor lo mi
e così si facea. pulci, 19-100 : s'io ho fallato, perdonanza chieggio
ne farei di peggio. pulci, 19-100 : s'i'ho fallato, perdonala
fellon condotto. l. salviati, 19-100 : giucherei lo scotto, ch'egli
splendente. dante, par., 19-100 : poi si quetaron quei lucenti incendi
-rifl. l. salviati, 19-100 : lascia, ch'egli / è per
e non conosce alcuno. tommaseo, 19-100 : già immaginavano vederlo con gli occhi
, inviolata ed intatta. tasso, 19-100 : e 'n don menarmi al capitano,
se non sotto principe. tasso, 19-100 : così venni più volte in forza altrui
. dante, in /., 19-100 : se non fosse ch'ancor lo mi
ell'era. idem, par., 19-100 : poi si quetaro quei lucenti incendi
lavorare indarno. idem, inf., 19-100 : se non fosse ch'ancor lo
pria mustrare. dante, par., 19-100 : poi si quetaro quei lucenti incendi
una ragna. l. salviati, 19-100 : lascia, ch'egli / è per
fango: spazzino. calvino, 19-100 : bisogna però dire che a parigi gli