salutaronsi per proprii nomi. tasso, 18-34 : allor colei s'abbraccia / al caro
il suo torchietto accese. ariosto, 18-34 : l'acciaio allora la discordia prese
vale. dante, purg., 18-34 : or ti puote apparer quant'è nascosa
. g. m. cecchi, 18-34 : la rovina non vuol miseria.
forte. idem, par., 18-34 : però mira ne'comi della croce.
. -figur. cavalca, 18-34 : quelli che vogliono e desiderano d'essere
. g. m. cecchi, 18-34 : la rovina non vuol miseria.
torno e gli elementi. ariosto, 18-34 : sospira e freme con sì orribil faccia
fo a mia posta. ariosto, 18-34 : l'acciaio allora la discordia prese /
andasse. g. m. cecchi, 18-34 : quanti vanno in galea che non
inevitabile, ineluttabile. cavalca, 18-34 : quelli che vogliono e desiderano d'essere
porgesse el meo laudare. cavalca, 18-34 : la terza concupiscenza di mondo si è
agli oratori della repubblica di firenze, 18-34 : noi sentiamo che avete afforzato uno palagio
giorno. c. e. gadda, 18-34 : la mente è operatrice del reale
onor tornaro in tristi lutti. cavalca, 18-34 : chi è ambizioso, cioè desideroso
nei calcareo-arenosi del mare. montale, 18-34 : stavano mangiando una zuppa di peoci mezz'
fidanza della vicina salute. forteguerri, 18-34 : quando egli ritornò dall'isoletta, /
plui no lo tenere. cavalca, 18-34 : chi bee dell'acqua, cioè della
sementa face. dante, inf, 18-34 : di qua, di là, su
, trasversali e longitudinali. bartolini, 18-34 : osservavo le labbra e miravo quel
strofinamento de * piedi. ghislanzoni, 18-34 : spingendosi innanzi sulla punta dei piedi
riviera d'acheronte. idem, inf, 18-34 : di qua, di là,
seggio. g. m. cecchi, 18-34 : vostro padre, è persona di
rami e raggiri delle vene. bartolini, 18-34 : osservavo il pulsare della vena,