in bassanza. dante, purg., 18-28 : poi, come 'l foco movesi
modo confuso. l. salviati, 18-28 : tra l'altre cose, buona parte
frati? g. m. cecchi, 18-28 : io l'ho detto / a
che mi volessi rilevare. idem, 18-28 : sarà forzata / o a invecchiare in
voglio credere, qualche scusa. tasso, 18-28 : ben caro giungi in queste chiostre
comune, solenne, tremendo. leopardi, 18-28 : e ben chiaro vegg'io siccome
fatica venire dove io ero. tasso, 18-28 : ben caro giungi in queste chiostre
furon le faci. tasso, 18-28 : e cominciàr costor danze e carole;
domestico, privato. boccaccio, 18-28 : non poterono gli amorosi desiri,
. g. m. lecchi, 18-28 : lo farete cauto / di renderla,
è sol meco amore. tasso, 18-28 : -ben caro giungi in queste chiostre
a la sua viva faccia? tasso, 18-28 : e co- minciàr costor danze e
corona al mar tirreno. tasso, 18-28 : e cominciàr costor danze e carole
componimento di una danza. tasso, 18-28 : incominciar costor [le ninfe] danze
ripe e prati molli. forteguerri, 18-28 : la prega a imbarcarsi, e far
). dante, inf., 18-28 : i roman, per l'esercito molto
corpi simplici. idem, purg., 18-28 : il foco movesi in altura /
latini, rettor., 18-28 : impreser gli uomini aver fede,
aspo, aspatrice. marino, 18-28 : la parca innaspatrice interi / vota
s. gregorio magno volgar.], 18-28 : quello il quale prima era quasi
occhi intinti d'indaco. bartolini, 18-28 : alzo la mano sbrodolata d'uovo.
sozzate. domenichi [plinio], 18-28 : i prati invecchiano e debbono rinovarsi seminando
sfondo di roma imperiale. bartolini, 18-28 : ci siamo portati, per merenda
. domenichi [plinio], 18-28 : ottima erba nel prato è il trifoglio
.). dante, inf, 18-28 : i roman per l'esercito molto,
d'ispezione e le cerimonie. manzini, 18-28 : lui riprese, con una vaga
. gregorio magno volgar.], 18-28 : non sarà dato per essa obrizzo,
core ond'ell'è uscita. cavalca, 18-28 : or dico dunque, lasciando molte
aspettar si potesse. b. corsini, 18-28 : vogl'io tornare al campo,
di passaporto al cattivo. romagnosi, 18-28 : i titoli autentici e le prerogative della
nel cominciar cotanto tosta. cavalca, 18-28 : l'uomo pecca o col cuore pensando
poltroneria de'nostri fanti. bemi, 18-28 (ii-105): di sangue si sentiva
tal da farmi ardito. romagnosi, 18-28 : i titoli autentici e le prerogative
o che altra cosa. cavalca, 18-28 : principalmente dal cuore procede ogni male
si dipigne. domenichi [plinio], 18-28 : a'dici- sette di luglio in
cominciandosi dal pun- cto. tasso, 18-28 : cominciar costor danze e carole, /
giuso. idem, par., 18-28 : in questa quinta soglia / de l'
radiogoniometrico. g. e. gaada, 18-28 : ci può allora soccorrere questo
. g. m. lecchi, 18-28 : o sia maritarsi a qualche vecchio /
per sfuggire la mannaia. ghislanzoni, 18-28 : egli ora comprendeva di aver tra
che lo compongono). ariosto, 18-28 : l'implacabil discordia in compagnia /
parte del corpo). bartolini, 18-28 : alzo la mano sbrodolata d'uovo.
nuove, tutte sciupate. bartolini, 18-28 : ci siamo portati, per merenda,
ne la mente. ariosto, 18-28 : l'implacabil discordia in compagnia /
caggiaqualche granello. domenichi [plinio], 18-28 : non s'aaac- quino i prati
da notte, comodino. ghislanzoni, 18-28 : nel cassetto della tavola da notte dove
s. gregorio magno volgar.], 18-28 : possiam noi dire che la pietra
-converrà ch'eo scopra. ariosto, 18-28 : la superbia vi andò, ma non