cosa. dante, par., 18-127 : già si solea con le spade far
sul vivo, piccato. linati, 18-127 : -ma se vuoi, lia -egli incalzava
: fotografia istantanea. carducci, ii- 18-127 : graditissime mi furono le istantanee, anche
modo tuo leale amico. cavalca, 18-127 : per nullo modo il peccato può
risfavillano, a guardarli. manzini, 18-127 : il discorso riprendeva più serrato, diventava
dai flutti. m. rossetti, 18-127 : viddero d'istro in seno andar
protendere. dante, inf., 18-127 : « fa'che pinghe » / mi
non iniziati alla poesia. capuana, 18-127 : se io fossi / deputato o pure
importanza. -scherz. pulci, 18-127 : le cose sottil, vo'che tu
grazia ch'averà ottenuto. capuana, 18-127 : se io fossi / deputato o pure
le ceneri ed il ranno capuana, 18-127 : almeno del mio tristo peccato / mi
umana nel medesimo tempo. capuana, 18-127 : smettiamo quest'ibrido gioco; /
, molte vane opinioni. ghislanzoni, 18-127 : la scienza spiegò il mistero,
di trasferirsi a carouge. ghislanzoni, 18-127 : da lì a un mese, quel
¦ c. e. gadda, 18-127 : questo ronzio è il diavolo subsannante
arrosto ed in tocchétto. pulci, 18-127 : le cose sottil, vo'che tu
risma e provenienza. faldella, 18-127 : a torino l'istituto cottolengo, fondato