son disgiunte in eterno. idem, 17-39 : sempre stringe / all'uomo il cor
a quel 10 scettro. tasso, 17-39 : prendo scettro, signor, d'invitta
vide armadura sì bella. idem, 17-39 : armossi il veglio allor di tutta
, vegnente dal voi. ariosto, 17-39 : misero te, se l'orco ti
avere mille cavalieri dietro. ariosto, 17-39 : « fuggine! (gli grida)
vantaggio d'esser venuto dopo. leopardi, 17-39 : impal- lidia la bella, e
verità. dante, par., 17-39 : la contingenza, che fuor del quaderno
laberinto par che stia. ariosto, 17-39 : disir mi mena, e non errar
-forma larvale: larva. comisso, 17-39 : anche questo non sapevo, che gli
. c. e. gadda, 17-39 : camminando nei viali de'folti giardini
savora. dante, inf., 17-39 : acciò che tutta piena / esperienza
il desiderio è maggiore. ariosto, 17-39 : misero te, se l'orco ti
perdita con molta sua spesa. tasso, 17-39 : né tornerò se vincitor non torno
sentimentali raccoglitori di edelweiss. comisso, 17-39 : ò visitato un raccoglitore di insetti
a un altro. pasolini, 17-39 : i pezzi separati, smontati, di
). dante, purg., 17-39 : ancisa t'hai per non perder lavina
i trucioli e le schegge. manzini, 17-39 : per la strada, in tranvai
mez- zan o acerbi. forteguerri, 17-39 : gli dei, / che volsero finorbenigno
o esaltano il corpo. comisso, 17-39 : anche questo non sapevo, che
sospetto / parlerem con libertà. ghislanzoni, 17-39 : non fate che io abbia a
dove fu graziosamente accettata. forteguerri, 17-39 : jquesto io so, perché intesi