più s'asconde e abbassa. tasso, 17-25 : ma quando poi, scemando,
e di costumi). pulci, 17-25 : farinosi insegne, come far si suole
. latini, rettor., 17-25 : e dice 'crudeltade 'perciò che
vari piedi metrici. iacopone, 17-25 : or èi ionto a collestatte: /
: a suo piacere. pulci, 17-25 : quando antea vide che 'l soldan pur
-per metonimia: mare. tasso, 17-25 : questa è nel seno / del gran
nostre masserizie per lo diserto. pulci, 17-25 : fannosi insegne, come far si
s. gregorio magno volgar.], 17-25 : que'cuori de'gentili..
venire le lagrime agli occhi. bartolini, 17-25 : io... bevo,
, profittare. storia di stefano, 17-25 : di miei dinari e'voria far
). dante, inf., 17-25 : nel vano tutta sua coda guizzava,
è stà altro mal. ariosto, 17-25 : la bella festa / s'ha da
del re carlo. la spagna, 17-25 : cavalier, ferite a stracca: /
pargoleggiar lo veggia. giulio strozzi, 17-25 : or langue di dolcezza, or
a tutti gli effetti. bartolini, 17-25 : io mi sono sacrificato in pieno sull'
lo core. dante, purg., 17-25 : poi piovve dentro a l'alta
una corda). calvino, 17-25 : il barone è portato in volo dalle
rima, verso. iacopone, 17-25 : ché non ce iova far sofisme /
(un monte). bartolini, 17-25 : 1 miei freni inibitori sono tali
, 1-29: pianse [geghislanzoni, 17-25 : l'espressione del mio volto non po
il digradare delle distanze. calvino, 17-25 : voltaire è un ammiratore di newton,
spesa alcuna. b. corsini, 17-25 : scomodo non curò, non curò
de paltone. dante, inf, 17-25 : dal collo a ciascun pendea una tasca
raggio delle stelle. g. manganelli, 17-25 : essa è donna tenera, tenerissima
pietro de'faitinelli, vi-ii-229 (17-25 ): non ci ha più loco
(un comportamento). ghislanzoni, 17-25 : con essi io mi posso permettere delle
o liquido. dante, lnf, 17-25 : nel vano tutta sua coda guizzava,
oppone alla meritocrazia. arbasino, 17-25 : come nell'antimeritocrazia delle scuole.