ciò ch'egli adoperano. magalotti, 17-17 : abbattendoci noi ad avere tra la comitiva
sia genitori si chiamano amanti. ariosto, 17-17 : che tempo è ritornar dov'io
dindi. idem, par., 17-17 : così vedi le cose contingenti / anzi
terra per te. tasso, 17-17 : un'oste immensa; e campi e
i ai semplici palati. leopardi, 17-17 : un detto d'alcun dolce asperso
/ ma tutte ancelle! moretti, 17-17 : ho sposato vostro padre che
vorriano esser tornate a casa. marino, 17-17 : mi lassi soletto, se non
preparato disegni e fregi. bartolini, 17-17 : c'è un'acquafòrte, dedicata a
contenuto o commentarlo. bartolini, 17-17 : c'è un'acquafòrte, dedicata a
buono. idem, par., 17-17 : così vedi le cose contingenti / anzi
, un po'immusonite. moravia, 17-17 : le ville si affacciano tra gli
pronom. dante, purg., 17-17 : o imaginativa che ne rube / talvolta
solo dio umilmente isperando. iacopone, 17-17 : ora èi conto a la scola
trinità. dante, purg., 17-17 : o imaginativa che ne rube / talvolta
altra via maestra. b. corsini, 17-17 : guerrier magni, / lasciando scarperia
e sacrilego e becco? idem, 17-17 : rispose antea: -con teco manderòe /
mani di quei mammalucchi. pulci, 17-17 : con teco manderoe / un de'miei
; sagace, preciso. linati, 17-17 : là io sentivo, in essenza,
taumaturgo della pittura napoletana. alvaro, 17-17 : l'uomo è un giovane marinaio del
mi facea. idem, purg., 17-17 : o imaginativa, che ne rube
andrà per la chiara. ariosto, 17-17 : lasciamo, per dio, signore
quanti pensieri tirava seco! leopardi, 17-17 : un detto d'alcun dolce asperso
piede a sua santità. forteguerri, 17-17 : mentre egli sì parla, gli si
attività professionale o politica. ghislanzoni, 17-17 : quale antitesi crudele pel giovine entusiasta
immobile. dante, par., 17-17 : vedi le cose contingenti / anzi che
-anche come esci. ghislanzoni, 17-17 : sono già venti anni che la nostra
nello scandito eloquio pratese. calvino, 17-17 : cavalcanti dissolve la concretezza dell'esperienza
mestiere e di schiena. ghislanzoni, 17-17 : come sta il papà?.
un verso). calvino, 17-17 : dante dà solidità corporea anche alla più
. concretezza, corporeità. calvino, 17-17 : dante dà solidità corporea anche alla più
eccessivamente le vocali. ghislanzoni, 17-17 : salutò il buonaluna, appicandogli un
sostant. dante, inf, 17-17 : con più color, sommesse e sovraposte
un turchio. dante, infi, 17-17 : con più color, sommesse e sovra
speron. c. e. gadda, 17-17 : sopra un terrazzino dirimpetto con occhi viperini
la vita dato m'hai? berni, 17-17 (ii-78): per darmi vita,