assivuoli. g. m. cecchi, 17-116 : -volendo che io venga, fate
del vis. dante, inf., 17-116 : ella [la fiera] sen va
gittato via come roba inutile. bocchelli, 17-116 : per coonestare o almeno inzuccherare l'
granchio. c. e. gadda, 17-116 : questa cordialità di poca spesa non
acqua fora la dura pietra. gelli, 17-116 : che tante volte quante io mi
sua testa mi par 'niente'. ghislanzoni, 17-116 : ella tollera i cento galanti che
animali; pasciona. redi, 17-116 : 'pagione ': luogo, dove
palombine, cerase e agreatte. redi, 17-116 : 'palumbina': specie di ciriegia
non depone il tartaro. campania, 17-116 : ciò che costituisce il corpo sano
inserimento in attività lavorative. pasolini, 17-116 : le prigioni sono false scuole di rieducazione
ridicola che il comprare. ghislanzoni, 17-116 : la signora olimpia non accetta consigli
marmi. g. m. cecchi, 17-116 : noi potremmo essere conosciuti tutti a
. dante, in /., 17-116 : ella sen va notando lenta lenta;
ruba, non ha roba. magazzini, 17-116 : onde è nato quel proverbio:
-in un contesto iperbolico. leopardi, 17-116 : amar tant'oltre / non è dato
schizzettare la parte malata. comisso, 17-116 : si gettavano dolci e fiori e
una sede fissa. pasolini, 17-116 : si potrebbe tracciare uno schema in
stare alle sue condizioni. ghislanzoni, 17-116 : vedendo che io non parlava,
amorosi con un poliziotto. calvino, 17-116 : questa idea d'infiniti universi contemporanei
vivere deriva e nasce. campailla, 17-116 : ciò che costituisce il corpo sano
con iguali virtù create. pulci, 17-116 : disse il gigante: « e'non
dalla pula). magazzini, 17-116 : e questo lo può fare in più
valsente di sopra centomila scudi. bacchelli, 17-116 : partecipe di cotesto segreto, ma
vomita bave di morte. bartolini, 17-116 : « oh che bel merlo! »