e adiutore essere non volesse. ariosto, 17-106 : e l'astuta e bugiarda meretrice
la gente che eccelle. manzini, 17-106 : moltiplica le segnalazioni del suo io inconscio
una notizia di rilievo. moravia, 17-106 : la sua scomparsa ha ingombrato la
sole ancor nel mezzogiorno. ariosto, 17-106 : per tòr l'obbrobrio ch'avea intorno
carattere buono o cattivo. manzini, 17-106 : moltiplica le segnalazioni del suo io
! c. e. gadda, 17-106 : dare del porco all'imperatore e poi
). dante, inf., 17-106 : maggior paura non credo che fosse
vita e la temporale luce. ariosto, 17-106 : per tor l'obbrobrio ch'avea
. c. e. gadda, 17-106 : dare del porco all'imperatore e
pur che m'avicine. leopardi, 17-106 : ah, se una volta, /
che vuole dir questo? pulci, 17-106 : nel partir lasciò la fede pegno /
sono nemmeno mappe parcellarie. linati, 17-106 : verso i monti di bergamo.
nelle tarlature de'codici. ghislanzoni, 17-106 : quello sguardo mi penetrò il cuore
morti esser dèn siti. moravia, 17-106 : mi trovavo proprietario di una plaga
, lussuoso, sontuoso. manzini, 17-106 : il colore, poi, su quei
. -raffermo. bacchelli, 17-106 : il pane casereccio settimanale...
volo di un uccello. linati, 17-106 : le prime allodole frenetiche di amore
linati, 17-106 : le prime allodole frenetiche di amore
tutto con un punteruolo. magalotti, 17-106 : scortecciando la parte infetta del tronco la
su un edificio preesistente. alvaro, 17-106 : ecco costantinopoli, come una sovrastruttura
(un colore). manzini, 17-106 : il colore, poi, su quei
tempo. dante, par., 17-106 : ben veggio, padre mio, sì
la tardanza degli artefici. romagnosi, 17-106 : una soverchia tardanza e una soverchia rapidità
profonda o arguta. gelli, 17-106 : -non è dunque da maravigliarsi se corrompono
-acer. violettóne. manzini, 17-106 : il colore, poi, su quei
radio e la plastica. calvino, 17-106 : quanto più il mondo si deforma sotto