. dante, inf., 16-88 : un amen non sarìa potuto dirsi /
dolce pedagogo. idem, purg., 16-88 : esce'di mano a lui che
- anche al figur. ariosto, 16-88 : qual è colui che prima oda il
cantato per me! *. caro, 16-88 : poiché dafne si more, e
arezzo tornar sanza drappello. pulci, 16-88 : io darei presto al vento il
dai rami ciondoli e nappine. manzini, 16-88 : fra il muschio che sosteneva le
reggente. dante, purg., 16-88 : l'anima semplicetta, che sa
c. e. gadda, 16-88 : una collana di perle non sofferiva
porto. idem, inf., 16-88 : un amen non saria possuto dirsi /
ed efficacia di prova. moravia, 16-88 : una dichiarazione strappata con le minacce
di varaze, di cogoletto. leopardi, 16-88 : infesto occorre / per le contrade
che si rompesse. caro, 16-88 : l'empia parca avea reciso il filo
(un volto). linati, 16-88 : ha un faccione grasso e rifiorito.
tenerezze che ti ritorna. guerrazzi, 16-88 : ritorni alla sua moglie e ai figli
fuor non scocca. b. corsini, 16-88 : dando in questo al suo cavai
ecc.). guerrazzi, 16-88 : prego ed ordino che si abbia la
amorose. dante, purg., 16-88 : esce di mano a lui che la
spiegata, senza freni. manzini, 16-88 : sulle prode, in campagna, le
tutta si tinge. caro, 16-88 : d'un freddo pallor tutto si tinse
, il veggente di tebe. moravia, 16-88 : una volta cieco, edipo,
ricoperto di capelvenere. govoni, 16-88 : in una grotta con la volta di