alla barba della bugia. forteguerri, 16-64 : sbenda poscia i cugini, e
terra carpendo, cioè prendendo. ariosto, 16-64 : colui lascia il cavallo, e
uno povero quasi ignudo. ariosto, 16-64 : venne caso che 'l duca trasone /
chiamando a dio misericordia. pulci, 16-64 : « io ho qui perduto ogni
figur. dante, inf., 16-64 : se lungamente l'anima conduca /
la mia fame immensa. marino, 16-64 : che de la tua virtù generativa
che hanno a resurgere. alamanni, 16-64 : la divorante bocca e 'l crudo artiglio
. dante, purg., 16-64 : alto sospir, che duolo strinse
sua squadra alto incede. forteguerri, 16-64 : sbenda poscia i cugini, e che
materie spettanti alle antichità. muratori, 16-64 : questo dio giusto insieme e misericordioso
fatti del giorno. berni, 16-64 (ii-7 *): 1° ti prego
-per antifrasi. linati, 16-64 : quello strano fenomeno fonico...
tre anni tornò in patria'. guerrazzi, 16-64 : col lasso di trentaquattro anni può
gran donna. dante, inf., 16-64 : se lungamente l'anima conduca /
di che si tratta. alvaro, 16-64 : « hai ragione che sei un
. c. e. gadda, 16-64 : messosi il ciuco sopr'alle quattro
umìl chiusa è d'obblio. caro, 16-64 : deh, porgimi dal cielo,
di quello clamore. ariosto, 16-64 : colui lascia il cavallo, e via
volta e girare per strada. pasolini, 16-64 : ricordo sempre con intimo, quasi
. dante, par., 16-64 : sariesi montemurlo ancor de'conti;
cor ne'petti avemo. idem, 16-64 : deh, porgimi dal cielo,
agli uomini di garbo. ghislanzoni, 16-64 : quanti erano nel salotto salutarono amabilmente
. individuare con esattezza. landolfi, 16-64 : -lei aveva il merito di rendersene conto
opportuni incoraggiamenti. alamanni, 16-64 : co'levi cavai di palamoro, /
amorosi altrui; mezzana. sacchetti, 16-64 : dato l'ordine della cameriera, forse
in questi nocchi. idem, inf, 16-64 : « se lungamente l'anima conduca
risonanza di un ambiente. linati, 16-64 : quello strano fenomeno fonico...
crudele tratto di cesello. moravia, 16-64 : una bocca spessa, tumida,
un stam- bugietto vicino. linati, 16-64 : interrogai una buona donna che vi
conclusione. dante, purg., 16-64 : alto sospir, che duolo strinse in
desiri / temprasse alquanto. caro, 16-64 : chi de'suoi danni, e del
locale chiuso). pavese, 16-64 : lavorava instancabile, da molto tempo,
satisfare alla turbata volontade. caro, 16-64 : o'talor scendi a consolarmi,
. dante, purg., 16-64 : alto sospir, che duolo strinse in
voglioso teso alle calderroste. moravia, 16-64 : grandi occhi grigi e foschi,