cattivo che non chiedea. sacchetti, 16-63 : questo notaio guardò di levare costei da
messer ugonetto. dante, par., 16-63 : tal fatto è fiorentino e cambia
bocca e vide l'anello. pulci, 16-63 : l'alifante si poneva a bocca
agli oratori della repubblica di firenze, 16-63 : la quale [pace] intenda [
ronda. dante, par., 16-63 : tal fatto è fiorentino e cambia e
, era dedicato a lui. boccaccio, 16-63 : lasciamo star l'aprile e 'l
, figlia, discendente. caro, 16-63 : questo del grande errico amato fiore,
, che frugnolava a chiocciole. forteguerri, 16-63 : il cacciatore, / che va
un po'queste civette. forteguerri, 16-63 : per quella pece e per quel
e risanava i morsi. salvini, 16-63 : da una mala piaga travagliato, /
/ col pennello imitato? tasso, 16-63 : né già paiono diverse [le
avvicinarsi digrignando i denti. caro, 16-63 : il mondo il sa, che ne
e lasciato per morto. tasso, 16-63 : ito se n'è pur..
, pervenire al disegno loro. ariosto, 16-63 : zerbin dietro gran fendente tira,
ercol la bestia irata scaglia. caro, 16-63 : come vincesse invitti regi e come
momentaneamente, temporaneamente. tasso, 16-63 : né un momento indugiò, né un
in qualche misura negative. guerrazzi, 16-63 : la lettera prenderebbe un pendìo affliggente
negativo. dante, purg., 16-63 : priego che m'addite la cagione,
una imagine preraffaellesca. de roberto, 16-63 : ricordava certe figure di elette della scuola
torre nuova. b. corsini, 16-63 : di qui non lungi in riva a
di un abito. de roberto, 16-63 : sotto il suo costume ad ampie pieghe
ecc.). pulci, 16-63 : come il suon del corno fuori scocca
per opera del ritmo. ghislanzoni, 16-63 : era in campo una discussione sulla
terra morto. ariosto, 16-63 : zerbin dietro un gran fendente tira.
velocemente. dante, inf, 16-63 : lascio lo fele e vo per dolci
lasciare i figliuoli schiavi. ghislanzoni, 16-63 : era un uomo dai trentacinque ai quarant'
e le viscere ai passeggeri. lucini, 16-63 : il rumore era come un sibilo