non può essere propaginata. marino, 16-62 : sovra l'ultimo grado inginocchiossi, /
agli oratori della repubblica di firenze, 16-62 : ci maravigliamo come la santa chiesa
pinta e faccialo cadere. ariosto, 16-62 : venne a zerbino, e pensò dargli
ed io ten priego molto. cieco, 16-62 : s'alcun cavalier acquistò mai /
fama le sue celebrità. linati, 16-62 : la bella villa settecentesca che ogni milanese
che già era sagrato. salvini, 16-62 : quei che tenean filace ed il fiorito
un atto; impeto. ariosto, 16-62 : zerbin sì gran forza a un colpo
più lieto e più zentile. caro, 16-62 : son giunti insieme / la potenza
gridando: oh me sorella! caro, 16-62 : al suo nuovo parnaso / già
zoppo, azzopparsi. guerrazzi, 16-62 : chi viaggia senza inconveniente, a
de èva il gran peccato. caro, 16-62 : al suo nuovo parnaso /
assai più gagliardo sempre. tasso, 16-62 : vola per l'alto mar l'
en darse morte. berni, 16-62 (ii-71): mia trista sorte /
senti'il suo foco. tasso, 16-62 : dèe su l'ignuda arena / costei
tomi. idem, purg., 16-62 : priego che m'addite la cagione,
del palestrina mi va. ghislanzoni, 16-62 : campo la vita in qualche modo
nessun fatto ragione o dovere. caro, 16-62 : potrà, varchi, altrui nequizia
. c. e. gadda, 16-62 : il poeta ovidio detto naso, onore
dal pericolo d'annegare. linati, 16-62 : i suoi due loggiati sovrapposti e
: profetato. dante, inf, 16-62 : lascio lo fele e vo per dolci
l'ampiezza del cielo. leopardi, 16-62 : nella placida quiete / d'estiva
, non sia accalognato. caro, 16-62 : dite taschio e la rabbia e 'l
per comodo di prosodia. arpino, 16-62 : un ozioso percorso lungo i viali domenicali
valore scherz.). arbino, 16-62 : se non mi sopporti, dillo chiaro
tal assisa trovar canzon movo. ariosto, 16-62 : oli prese egli il corridor pel
via dietro allo spiegatore. de roberto, 16-62 : scherzava sulle cose spiegate e sullo
un po'sporco ». arpino, 16-62 : so anche di sbagliare: perché il
. c. e. gadda, 16-62 : codesta favola ne adduce: che dov'
. con intenso rimpianto. pasolini, 16-62 : lascia che i coioni si godano il
austera vita di studio. bocchelli, 16-62 : ruben, dotato... d'
, liberarsi dalla gabbia. ghislanzoni, 16-62 : i due pappagalli si erano svincolati,
terra de un sol taglio. ariosto, 16-62 : zerbin sì gran forza a un
una costruzione). linati, 16-62 : a primavera, i suoi due loggiati
un atteggiament°>. arpino, 16-62 : il parlar sporco ormai tradisce l'età
la carne e l'osso. ariosto, 16-62 : poi che si vide tòr,
noi. c. e. gadda, 16-62 : la sibilia sua [di giunone]
, veridico. ante, infi, 16-62 : lascio lo fele e vo per dolci