intenso. dante, par., 16-57 : già per barattare ha l'occhio
balia allattato non m'avesse. tasso, 16-57 : te l'onda insana / del
hanno acquistato. dante, par., 16-57 : quel da signa, / che
landino, 381 [par., 16-57 ]: non sarebbon diventati cittadini il
far baratteria. vellutello [par., 16-57 ]: e quel da signa,
cetro. sal vini, 16-57 : e lo spogliaron del cantar divino,
l'uno e l'altro. tasso, 16-57 : l'uomo spietato / pur un
de'difetti e de'vizi. bartolini, 16-57 : la pederastia è un difetto dei
vista di non vedere. tasso, 16-57 : che dissimulo io più? l'uomo
mai, pudico amore. tasso, 16-57 : o cielo, o dei, perché
dalla improntitudine dei parlatori. guerrazzi, 16-57 : le improntitudini degli amici non sono
gorgo alto et insano. tasso, 16-57 : te l'onda insana / del mar
, ottenebrare; offuscare. ariosto, 16-57 : grande ombra d'ogn'intomo il cielo
libro misterioso che ella sa. bocchelli, 16-57 : questa idea fu levatrice delle personalità
(una scarpa). ghislanzoni, 16-57 : i miei abiti... parevano
in una situazione diffìcile. ghislanzoni, 16-57 : finalmente (e in quell'istante vidi
al paretaio questi piccioni. guerrazzi, 16-57 : lo stato non è un paretaio
qui di perduta fama. ghislanzoni, 16-57 : l'agente era un certo cinguetta,
luogo o ambiente. caro, 16-57 : deh, come oggi siam [per
. gregorio magno volgar.], 16-57 : essi furono ribelli del lume. spesse
offerte mi regolerò. ghislanzoni, 16-57 : mio padre mi fornì cinquanta lire
a rubare.. ah! arpino, 16-57 : dal ventre in giù, fino
a. pucci, cent., 16-57 : questi ordinar consiglio segretale / di quattordici
. gregorio magno volgar.], 16-57 : spesse volte adiviene, che i malvagi
con riferimento alla forma di ghislanzoni, 16-57 : 1 miei abiti si aprivano sui gomiti
a firenze tutto beffato. pulci, 16-57 : rimase orlando tutto spennecchiato / quando e'
la morte d'absirto. tasso, 16-57 : che dissimulo io più? l'uomo
certi cancelli di bronzo. leopardi, 16-57 : su la tacita aurora o quando al
le dissetanti angurie? a. busi, 16-57 : non ho avuto cuore di bruciarli