irritato, aggressivo. iacopone, 16-41 : la pena è consumativa, l'alma
mai non si toglie fame. tasso, 16-41 : qual più forte di te,
debbo pur dire liberamente. idem, 16-41 : amore, amore, assai lungi
isperar di farci cornamusa. pulci, 16-41 : rinaldo il volea far pur cornamusa /
impromette? idem, purg., 16-41 : dio m'ha in sua grazia rinchiuso
dalla direzione costante). iacopone, 16-41 : la pena è consumativa, l'alma
gruogo] molto vale. pulci, 16-41 : orlando ch'avea fatto alcun disegno
le mani impie e nigre. ariosto, 16-41 : drizzati che gli ha tutti al
velen d'averno infusa. idem, 16-41 : già non conviene / che d'
mio senso istupidito introna. guerrazzi, 16-41 : gli eventi mi intronano il cervello
saette ad una cota. ariosto, 16-41 : cavalca il paladin lungo la riva
placide acque. f. mancini, 16-41 : lunge da voi l'altr'ieri in
salgono i più degni. ghislanzoni, 16-41 : noi stiamo per rientrare nella
primo. dante, par., 16-41 : li antichi miei e io nacqui nel
-afflusso d'aria. campailla, 16-41 : sotto tenue membrana ha [il naso
obiettività e distacco. ghislanzoni, 16-41 : non accusarmi di freddezza se ti
che spesso inlaidisce i deformi. bacchelli, 16-41 : con una sorta di scuro sdegno
, in modo utilitaristico. ghislanzoni, 16-41 : fino ad ora noi abbiamo conversato
.). f. mancini, 16-41 : lunge da voi l'altr'ieri,
parole in bocca. ghislanzoni, 16-41 : a questo punto della mia patetica
sopra una tale impresa. leopardi, 16-41 : amore, amore, assai lungi
aspettare il terzo incontro. berni, 16-41 (ii-64): io veggo la mia
san piero. dante, par., 16-41 : li antichi miei e io nacqui
azione bellica. ariosto, 16-41 : cavalca il paladin lungo la riva /
lo spirto sant dante, purg., 16-41 : dio m'ha in sua grazia
il teatro popolare del cinquecento. moravia, 16-41 : per prima cosa, il travestimento
da una pallida luce giallognola. pavese, 16-41 : posò la destra su poche note
alle zanzale. domenichi [plinio], 16-41 : sonci poi le tignuole terrestri e
direzione. dante, par., 16-41 : li antichi miei e io nacqui nel
pronunciato. dante, inf, 16-41 : l'altro, ch'appresso me la
tipico del periodo pasquale. govoni, 16-41 : nelle vetrate il cielo pasqualizza / il