addolorò, lo accorò. forteguerri, 16-36 : e le fa de'discorsi amici e
sgravarsi. dante, par., 16-36 : al parto in che mia madre,
/ il pieghevol acanto. forteguerri, 16-36 : di bianchi gelsomini e d'amaranti,
pentimento il cor gli morse. idem, 16-36 : il varco al suon chiuse il
da voi qualche mercede. idem, 16-36 : volea gridar: « dove, o
tutti finiscono a aprile. forteguerri, 16-36 : di bianchi gelsomini e d'amaranti /
argomentava di levariosi dattorno. tasso, 16-36 : ella 'l vede, e in van
a. pucci, cent., 16-36 : senza la cui diliberazione / non
fica. dante, inf., 16-36 : questi, torme di cui pestar mi
a depurare la verità. linati, 16-36 : tutta la nostra cura la poniamo nel
cicerone e antonio finio. iacopone, 16-36 : o penar, non sai fenire,
. d. frescobaldi, iv-132 (16-36 ): gridando forte un suo dur'
, iniquo. b. corsini, 16-36 : marietta scendevano e marghera; /
/ ch'io non andai. tasso, 16-36 : volea gridar: « dove,
settecentesco, con parrucca. manzini, 16-36 : per me lui è un bambino.
, di libri libertini. bocchelli, 16-36 : erano studi empi e maledetti di
serena e consolata dalla poesia. linati, 16-36 : sono ben lontani da noi gli
: il loro tipicocampanilismo. linati, 16-36 : lucini era la quintessenza del lombardismo.
altre maggiore. dante, inf., 16-36 : questi, torme di cui pestar
maggiori, anzi massimi intendimenti. tasso, 16-36 : misera! i suoi diletti ora
de gli stupratori morirne. ariosto, 16-36 : se donavan gli antiqui una corona
di lei collo cingendo. caro, 16-36 : la beltà d'un'ani ma sincera
fan scuro e negletto. gualterio, 16-36 : o bella e vera, / non
nodegli. domenichi [plinio], 16-36 : i [calami] nostrali sono
amanza. dante, par., 16-36 : al parto in che mia madre.
fregio di teletta d'oro. guerrazzi, 16-36 : mi sono fitto in testa di
peducci a squadro piegati. forteguerri, 16-36 : ma che dirò degli alberi,
cose di cui si tratta. pasolini, 16-36 : anche se annunciato- ri, presentatori
non perdoni a tagliar. forteguerri, 16-36 : di bianchi gelsomini e d'amaranti
frutto di amandola ridonda. forteguerri, 16-36 : di bianchi gelsomini e d'amaranti
. c. e. gadda, 16-36 : il dinosauro, che dormicchiava al
. -rumore fragoroso. gelli, 16-36 : l'altro [cannone] per il
lingua straniera). de roberto, 16-36 : io parlo un rotto francese e non
processo. c. e. gadda, 16-36 : il dinosauro, che dormicchiava al
, alle società immobiliari. comisso, 16-36 : quando fece vedere a isabella il
tagliando i rami soverchi. forteguerri, 16-36 : che dirò dagli alberi, che tutti
messa in istato d'accusa. moravia, 16-36 : come tutti gli inquisitori e i
a petto il ben commune. ghislanzoni, 16-36 : questo povero della valle a cui
del servizio postale. ghislanzoni, 16-36 : se il signor eugenio renzi domattina
parlato. dante, purg., 16-36 : io ti seguiterò quanto mi lece,
poco agile nei movimenti. faldella, 16-36 : l'ardore divino dell'eloquenza sacra,