n'è pienissimo. magalotti, 16-22 : corre fra molti l'opinione che l'
nelle reni una gran percossa. berni, 16-22 (ii-57): orlando un man
landino, in [inf., 16-22 ]: questi [i campioni] stavon
g. m. cecchi, 16-22 : questo senso ancor ch'e'ci quadri
. g. m. cecchi, 16-22 : senza avere un beverone, o per
campo. dante, inf., 16-22 : fenno una rota di sé tutti e
atteggiamento minaccioso. b. corsini, 16-22 : quasi cervo da strai nel fianco
si riceve con devossione! iacopone, 16-22 : non abi devozione, né mentale orazione
, allegri e chiari. tasso, 16-22 : che 'l guardo tuo ch'altrove
tormentare. r. corsini, 16-22 : venir possa il gavocciolo, anzi il
segno; puntualmente. ariosto, 16-22 : l'un tagliare a traverso se gli
infiammi ogni mio gelo. caro, 16-22 : varchi, fra quanti amor punge
di sé medesimo. la spagna, 16-22 : io della battaglia ingaggio il guanto /
e roppeglie la testa. berni, 16-22 (ii-57): orlando un man rovescio
; meditazione, contemplazione. iacopone, 16-22 : non abi devozione, né mentale orazione
il reame del cielo. ariosto, 16-22 : qui fa restar con mezza gamba
tua noia. dante, inf., 16-22 : qual sogliono i campion far nudi
agli oratori della repubblica di firenze, 16-22 : sentendo che tu non hai e'
sorge il giorno alzando. tasso, 16-22 : non può specchio ritrar sì dolce
il desiderio e il possesso. moravia, 16-22 : questa recitazione sarà vissuta,.
. c. e. gadda, 16-22 : il cavallo, mandato nel carso,
porto aspre e profonde? caro, 16-22 : varchi, fra quanti amor punge et
antenato. dante, par., 16-22 : ditemi..., cara mia
-restare intatto. caro, 16-22 : non è strazio o miraeoi che si
per te qualche rifugio. leopardi, 16-22 : in cielo, / in terra amico
un'immagine; rispecchiare. tasso, 16-22 : non può specchio ritrar sì dolce imago
sanguinose nubi all'orizzonte. de roberto, 16-22 : al cadere d'un giorno,
è già fatto cenno. moravia, 16-22 : questa recitazione [delpedi- po re'
di lenzuola e coperte. berni, 16-22 (ii-57): orlando un man rovescio
. la suburra. alvaro, 16-22 : nel medio evo spuntano genti scese
le gittaro. dante, nfi, 16-22 : qual sogliono i campion far nudi e