- anche assol. salvini, 16-2 : allora gli altri achivi tutti in liete
gioia ed onore. caro, 16-2 : arsi, alsi, osai, temei
mai più a tener famigli. berni, 16-2 (ii-51): rideva l'un
dolore si ampia il dolore. buti, 16-2 : che s'indraca, cioè [
grato alle persone private. tasso, 16-2 : fermàr ne le figure il guardo
e con briglie d'oro. tasso, 16-2 : le porte qui d'effigiato argento
non seri'ardito. idem, iv-33 (16-2 ): dolente, lasso, già
e faremolo glorioso nel mondo. guittone, 16-2 : miri che dico onni om,
ed accademie favorite e nobili. tasso, 16-2 : per l'entrata maggior (però
, i loro guai. berni, 16-2 (ii-51): e forse che non
cade. idem, inf., 16-2 : s'udìa 'l rimbombo / dell'acqua
se v'è nascosta. leopardi, 16-2 : la mattutina pioggia, allor che l'
agiugnere nobilezza. trattato d'amore, 16-2 : nobil pulzella dolce ed amorosa,
si converse. idem, purg., 16-2 : buio d'inferno, e di
questa causa si dice ordinata. marino, 16-2 : gemma così, che di natie
era amata. latini, rettor., 16-2 : dice vittorino che forza di corpo
di tua grazia adempì. caro, 16-2 : or, lasso, e di me
ascosa la vera divinità. tasso, 16-2 : le porte qui d'effigiato argento
(un difetto). caro, 16-2 : sol col pensar s'empie il difetto
nel calar s'incalzano. leopardi, 16-2 : la mattutina pioggia, allor che
finì la lunga etate. petrarca, 16-2 : movesi il vecchierei canuto e bianco
faticosissimamente. d. frescobaldi, iv-131 (16-2 ): dir convienmi ciò ch'io
non volubile. rustico, vi-143 (16-2 ): chi messere ugolin biasma o
farò dolce come cannamele. fiore, 16-2 : quand'i'vidi lo schifo sì addol-
). lapo gianni, iv-110 (16-2 ): o morte della vita priva-
niccolò del rosso, vii-472 (16-2 ): gli spiriti e'deletti e
guardare attentamente, fissare. caro, 16-2 : gli tenn'io [gli occhi]
non sapea quale camino togliere. ariosto, 16-2 : chi si truova in degno laccio
e ballando al suon languisco. ariosto, 16-2 : chi si truova in degno laccio
giustizia imparziale. ceccoli, vii-678 (16-2 ): quando sinistro alcun la mente
servire non si dolglia. ariosto, 16-2 : se bene amor d'ogni mercede il
corre il vostro annual gioco. petrarca, 16-2 : movesi il vecchierei canuto e bianco
eternai ben chiamar lo deggio. iacopone, 16-2 : aio mal ch'è enfenito,
che de'mortai'è chiaro davanzati, 16-2 : partir convienmi, lasso doloroso, placida
sopra mare oon mercatanzie. bernì, 16-2 (ii-51): chi va per
, ij denari. storia di stefano, 16-2 : tuti quanti [i giovani]
mia tanta inestimabil fede. ariosto, 16-2 : chi si truova in degno laccio
virtù. dante, vita nuova, 16-2 (65): molte volte io mi
d'un lunghissimo sogno. forteguerri, 16-2 : le messi bramate / vedere ove
stella. dante, purg., 16-2 : buio d'inferno e di notte privata
. dante, purg., 16-2 : buio d'inferno e di notte privata
opere onor portare. moscoli, vii-561 (16-2 ): cercando qual virtute in giovenezza
logli e lappole ebbe spesse. caro, 16-2 : donna, qual mi foss'io
contesto figur. niccolò del rosso, 16-2 : angelica figura et amorosa / che
non cape in se stessa. alamanni, 16-2 : tal del suo furor l'alma
savorio a mi. storia di stefano, 16-2 : tuti quanti [la donna]
). latini, rettor., 16-2 : chi. ssi parte da sapienzia e
scolpiti or ne la mente. caro, 16-2 : donna, qual mi foss'io,
porta, che stride. tasso, 16-2 : le porte qui d'effigiato argento /
si è suicidato. a. busi, 16-2 : si è liberi veramente quando ci si