, attenuato, scemato. iacopone, 16-17 : deiunar mio non esclude pane ed
; lusingatore; seduttore. tasso, 16-17 : fra melodia sì tenera, fra tante
a l'altitonante giove. salvini, 16-17 : dovea l'olimpio giove altitonante /
aquilóne. p. de'bardi, 16-17 : un aquilon rostruto / lo mira,
maria. idem, par., 16-17 : voi siete il padre mio; /
e 'l vivo zelo. leopardi, 16-17 : alcuna / benché scarsa pietà pur
esclusivamente figur.). linati, 16-17 : tu sarai pur sempre per me lo
il passo del suo diletto. tasso, 16-17 : vede, o pargli di vedere
al freno del braccio. campailla, 16-17 : fuor di lei [dell'anima
l'oro; imbiondire. caro, 16-17 : deh, non crediate ch'ei v'
petti della generazion sanese. tasso, 16-17 : fra melodia sì tenera, fra tante
moltiplica per le sabbie. linati, 16-17 : lungo i margini della strada, cresceva
'l pretesto solo della religione. salvini, 16-17 : agamennone / figlio d'atreo,
zucca da colare il lattime. bartolini, 16-17 : altri fichi meno a giusto punto
di chi viene meno. caro, 16-17 : deh, non crediate ch'ei v'
tanto care agli artisti. linati, 16-17 : di altre cose io mi ricordai,
e ciò ti basti. leopardi, 16-17 : alcuna / benché scarsa pietà pur mi
dolce melodia salì nel cielo. tasso, 16-17 : fra melodia sì tenera, fra
partic.: ninfa. caro, 16-17 : io son la vaga maggia, che
perdono. dante, purg., 16-17 : io sentia voci, e ciascuna pareva
). domenichi [plinio], 16-17 : i greci n'hanno di due
rozza, di legno. landolfi, 16-17 : lì dentro, dentro da una nuda
tra 'l verde fosco. linati, 16-17 : una minuscola falce ai luna s'
nella vulgata; cfr. giovanni 18, 16-17 : « petrum autem stabat ad ostium
un spagnolo. b. corsini, 16-17 : il cavalier battista da panzano, /
da un elemento determinato. caro, 16-17 : i sacri studi e tonorate scuole /
. c. e. gadda, 16-17 : i rettangolari architetti farebbono cipria del
avrei dato il lavoro. de roberto, 16-17 : scrissi un articolo su quel saggio
apposizione: tinello salotto. arpino, 16-17 : le eterne minestrine serali da spartire
, o vogliam dire taglio o bacchetti, 16-17 : i bottegai, gli artieri, falegname
dispiaceva al dottor aliprandi. lanaolfi, 16-17 : successive agitazioni, smanie, pianti
avanzò di due passi. pasolini, 16-17 : non mi dispiacerebbe che tu fossi
son in siena. b. corsini, 16-17 : il cavalier battista da pan- zano
arebbe destrutto quello imperio. casti, 16-17 : quei che sopravviveranno, alla strage
, si è della parola. ghislanzoni, 16-17 : franz... non era
paina, o di lamprede. ghislanzoni, 16-17 : le parole che più spesso gli
). a. busi, 16-17 : il suo sguardo di farmacista che odia
fatto bene. a. busi, 16-17 : il suo sguardo di farmacista che odia
.). a. busi, 16-17 : malignità, ché è uno che nasce