giorni sono. forteguerri, 16-108 : ecco un di fuor che a
repubblica. dante, par., 16-108 : lo ceppo di che nacquero i cal-
ed arrigucci. landino [par., 16-108 ]: 'a le curule ',
chiazzato. dante, inf., 16-108 : io aveva una corda intorno cinta;
diecimilia dobbre non valesse. pulci, 16-108 : costui chiedea [per il cavallo]
bellico che tutto il tagliò. pulci, 16-108 : il mastro giu- stizier, che
, privo di vita. guerrazzi, 16-108 : il sangue e lo spirito s'impiombano
intemperie degli umori pestiferi. redi, 16-108 : credo che a poco a poco
-carnefice, boia. pulci, 16-108 : questo pastor n'andò a una città
c. e. gadda, 16-108 : in quel tempo m'espedì lettera il
doppio per la improprietà. ghislanzoni, 16-108 : il venditore di cristo, ladro
impiegati in tale operazione. ghislanzoni, 16-108 : prestava tutte le coperte e i len-
. -sostant. bocchelli, 16-108 : le lunghe gambe, schiette e dritte
quindi regola il suo cammino. ghislanzoni, 16-108 : morì della gotta per abuso di
f f dante, infi, 16-108 : io avea una corda intorno cinta,
d'un bambino di latte. muratori, 16-108 : il luogo... più
la tragedia dalla commedia. bacchetti, 16-108 : femminino fino all'insolenza..
a uscir non trovo guado. pulci, 16-108 : il mastro giustiziere. / vide