3. orlato. marino, 16-103 : abbordata la vesta ha tutta quanta
e di troncato arnese. marino, 16-103 : lucente arnese i vaghi membri ammanta
porta. dante, par., 16-103 : grande era già la colonna del
supervisione. dante, purg., 16-103 : ben puoi veder che la mala
luogo. dante, inf., 16-103 : così, giù d'una ripa discoscesa
e più il santo vangelo. forteguerri, 16-103 : l'oste, ch'era una
a donna). alvaro, 16-103 : la fronte alta e sporgente, la
? c. e. gadda, 16-103 : era, il priapo, uno orecchiuto
non ha più sentimenti. ghislanzoni, 16-103 : il cuore inveterato, quasi ossificato
, visse ottocensette anni. ghislanzoni, 16-103 : nella notte dal giovedì al sabato di
non lo abbandona ancora. ghislanzoni, 16-103 : nella notte dal giovedì al sabato di
non toman mai vote. muratori, 16-103 : quanto all'orazione, questa propriamente
brighe con questo principùcolo. bacchetti, 16-103 : l'ugliancalda... divisa
(un comitato). ghislanzoni, 16-103 : ottocento ventitré [franchi] vennero
fanno l'opera loro. bacchelli, 16-103 : n'approfittavano per far fare le pulizie
inverecondi de'grandi ingegni. ghistanzoni, 16-103 : gli stava troppo a cuore di
l'andrebbero dietro. idem, inf, 16-103 : giù d'una ripa discoscesa /
colassù mentre stiamazza. b. corsini, 16-103 : vien dal tetto in su
, / erma terrena sede! idem, 16-103 : or sempreloderollo [il lume della luna
il sermon nostro. b. corsini, 16-103 : vìen dal tetto in su la
suonato come tuo fratello. arpino, 16-103 : quelli, se trovano un povero vecchio
miseri pedoni possono attraversare. arpino, 16-103 : quelli sono capaci di ficcargli una
la propria causa. gelli, 16-103 : giudicando che nessun potessi loro impedir la
pigli. dante, par., 16-103 : grand'era già la colonna del vaio
govoni, 16-103 : ognuno si ritira nella sua stanza che