punto né maraviglioso né incredibile. redi, 16- vii-94: a dirla giusta, io
, non nasce l'erba. monti, 16- 307: non altramente / addensati
servare incorrupta dicitur *; anche isidoro, 16- 5-7: « alabastrites lapis candidus,
bella gola e candida attraversa. monti, 16- 949: alla corrente / tutto
escrementi che escono dall'ano. redi, 16- iii-229: avendo imbevuta molta di quell'
il sito e l'arte. redi, 16- ix-146: galeno ebbe a dire,
lat. aurichalcum. cfr. isidoro, 16- 20-3: « aurichalcum dictum quod et
in firenze rincarare il cavolo. redi, 16- iv-429: mi pareva d'averne ringraziato
gente è fiera e bellicosa. pulci, 16- 53: ma se quel giove iddio
. buti, 3-483 [par., 16- 134]: et anco seria borgo
ch'ell'abbia a riuscire? redi, 16- v-375: io stesso di mia propria
a branchi corrervi i dottori. monti, 16- 228: quindi [i lupi
fondo sia ima piccola cannellina. redi, 16- iv-396: si deve tentare per qualche
/ però la più cocente. cavalca, 16- 2-350: come tu sai, iddio
delle canne e de'caroselli. redi, 16- vii-276: è impossibile, che v
non farei per altro uomo. redi, 16- vii-282: ella stia certissima, che
che ne beccherebbero i morti. redi, 16- ix-233: se ne stava in letto
ragioni del suo principe respettivamente. redi, 16- viii-258: al medesimo staffiere, a
le arterie, i nervi. redi, 16- iii-392. ne stanziava altresì [di
onde son tratte le notizie. redi, 16- i-124: come potrei mostrare colla citazione
al mal si rendon sani. redi, 16- iv-24: ritornò di nuovo in compagnia
compatendo al male di possidonio. redi, 16- vii-308: la serenissima granduchessa..
e de nobile progenie nato. redi, 16- v-65: non vorrei mai servirla in
i primi si chiamano ottici. redi, 16- ix-357: la melancolia dell'animo pensieroso
, con quegli altri colpevoli. redi, 16- vii-427: la consiglio che voglia quanto
sgorgheranno se caverai più profondo. redi, 16- vii-405: egli ha messo insieme una
un fonte scaturiente di nettare. monti, 16- 929: le corruscanti arme gli
tà mortali a i vivi. redi, 16- v-67: per cagione del sangue calato
costui sovvenni. idem, par., 16- 128: del gran barone il
, / spese da nozze. redi, 16- vii-100: la mia cuoca, colla
scoteressimo pur dattili e ghiande. redi, 16- ix-438: i dattili dentro a'fiori
fra quelle della prudenza politica. monti, 16- 85: io certo avea /
aveva estorti dalle persone facultose. redi, 16- viani, 14-363: il comune
avere perso il potere succedere. redi, 16- viii-69: quello che egli medesimo diceva
poi golando son vienuto via. redi, 16- v-224: bisogna far presto nell'obbedirla
abbatte, che trebbiano appella. marino, 16- 114: d'un farsetto leggier
fenomeno non ci commove più. moravia, 16- 270: veniamo al dunque.
giorno, il pugnale solo. redi, 16- vi-144: si contentasse di pigliare ogni
vien per questo etera tondo. redi, 16- i-13: splenderai luminoso intorno a giove
del martir nella sua morte. redi, 16- ii-173: martire dell'onore, /
questi libri abbiam fatto vedere. redi, 16- i-37: di tal sorta di fanciullesche
grazia, / mi travagliava. redi, 16- ii-50: tra la turba errante /
i vocaboli di quella lingua. redi, 16- iii-3: s'ella stessa [la
al fortificamento della lega cattolica. redi, 16- viii-45: questo fortificamento dell'utero,
disegno di rigorosa coerenza filosofica. bartolini, 16- 251: tessuto di fragili bugìe,
'l prenderne sospetto di gabbaménto. casotti, 16- 2: li racconta ciascun le sue
pareva il fior del giacinto. bartolini, 16- 270: quando la stringevo stando il
: la giostra dei sensi. bartolini, 16- 160: si incominciò pian piano
abbigliamenti delle guardarobbe. b. corsini, 16- 125: non creda chi non
sospettare / dell'amor vostro. bartolini, 16- 192: ha replicato che la sua
contadini non soglionsi niente considerare. guerrazzi, 16- 275: mi rinchiudono in una
chiamano condito, alcuni impepato. redi, 16- iii-306: a quella stessa acqua impepata
vedrà'il sole in breve. cavalca, 16- 1-129: in capo di tre anni
sono risoluto di farvele dipingere. salvini, 16- 524: fe'in pria lo
s. ne ha pratica. redi, 16- vii-73: si contenti almeno di scrivere
lo videro con buon occhio. redi, 16- viii-180: di quanta consolazione mi è
scaltrezza, il corno acustico. bartolini, 16- 110: ella s'è fatta segnare
per aria / ventilar gemme. redi, 16- ii-216: lavéggio, in significato di
bella, da lasciarla perdere. redi, 16- ii-259: autore di quel libretto degli
che sono un poco leziose. redi, 16- i-25: i sorbetti, ancorché ambrati
, facilissimamente se ne liberano. redi, 16- ix-99: per liberarsi da tutti questi
fanno lussuria, essendo gravidi. forteguerri, 16- 48: un orsaccio, /
vesti sfarzose, che mangiavano. moravia, 16- 240: mia madre indossava un vestito
, ma madroso e magagnato. linati, 16- 178: su un piano s'
età e maestria di libidini. redi, 16- v-159: i padri della compagnia di
cose di sotto l'opera. redi, 16- martello vii-54: giacché
altre domestiche et altre salvatiche. redi, 16- ix-284: si rinfranchi la sua virtù
esproprio è menato innanzi rapidamente. landolfi, 16- 12: non ho menato avanti
/ molta merzè vi chero. cavalca, 16- 2-117: ammaestrandolo nella fede, e
, a monte ogni pratica. ghislanzoni, 16- 172: un uomo colla coda
il vanto. silvestrini [in redi, 16- ii-93]: correte, o muse
della perfezione e dell'immensità. redi, 16- viii-400: i mali che cadono sotto
sei fatto / ospite prematuro. ghislanzoni, 16- 287: dietro tutti gli avvenimenti grandi
suo antenitorio o una cucurbita. redi, 16- ix-343: si metta in uno orinalino
v. s. illustrissima. redi, 16- vi-60: abbiamo determinato, per obbedienza
cerebro viziato da pituitose fuligini. redi, 16- ix-83: questa cagione dal..
nutrivano gl'italiani del settentrione. ghislanzoni, 16- 233: le lacrime che voi spargeste
di massima e minima altitudine. linati, 16- 113: il luogo è così
di ottenergli udienza dal papa. forteguerri, 16- 32: quindi al ferito,
secondo la sua arte distillate. redi, 16- ix-182: io però confesso francamente che
ove insegnavasi / pretta sciocchezza. redi, 16- vm-332: non per debito, ma
. beono acqua pretta. redi, 16- ii-85: ordinerogli un servizial d'aceto
non la piglierebbono perawentura male. redi, 16- vm-98: riderà nel vedere con quale
sono sinceri co'loro clientoli. redi, 16- ti-321: si cammina per lo più
morte d'ogni autor profano. redi, 16- v-33: in questo luogo profano si
per mercé di poc'acqua. gnislanzoni, 16- 96: don anna, il
sfuggiti al predomio dei signori. ghislanzoni, 16- 153: il mio cuore propendeva per
sgorbie et altri proporzionati strumenti. redi, 16- iv-160: io non le veggo così
una proposta che turbò filippo. moravia, 16- 55: che cosa ho risposto
in un'altra molto diversa. redi, 16- iv-335: animali marini crostàcei ovvero armati
restituir mani, scacciar demoni. redi, 16- rx-312: al maggio passato una semplice
prima di veder un quattrino. ghislanzoni, 16- 13: questo pollo, questo bel
l'animo di sua santità. ghislanzoni, 16- 73: via! via!
tutta e mostri di basire. redi, 16- iv-159: le guaine [della vipera
proprio le zampe sull'orlo. leopardi, 16- 24: talor m'assido in
del francese 'renouer '. ghislanzoni, 16- * >5: in seguito a questa
acque nel momento del ribasso. ghislanzoni, 16- 273: un banchiere?.
capace un che predica ignudo. redi, 16- viii-133: un di questi predicatori fece
ch'aveva speso in viaggi. ghislanzoni, 16- 191: ad 'opera finita'mi
più vari stili e pennelli. landolfi, 16- 60: -puerile: come nascondere
le robe gettate in mare? guerrazzi, 16- 214: adesso bisogna vedere.
toro gli fosse menato. redi, 16- iv-243: l'ho provata eziandio in molti
/ non fa risibil mostra. tommaseo, 16- 231: l'artista corrotto o pur
essendo giostrator di tal fierezza. caro, 16- 42: dal ciel sento una
, colle sue strisce separate. monti, 16- 189: la corazza al petto
lesta nel bruno della sera. idem, 16- 14: che fosse toscano l'
s. gregorio magno volgar.], 16- 69: noi dobbiamo sapere che
divenuta in me soverchia sprezzatura. ghislanzoni, 16- 147: la sua voce,
semioscurità propizia alla sua tristezza. alvaro, 16- 147: la luce gialla del
vederlo già ritornato. b. corsini, 16- 40: erano ancora in cima
de cristo se retrova figurato. forteguerri, 16- 56: parea la fiumana un
menico de'crolli ancor garzone. monti, 16- 1039: il sasso acuto / l'
intrecciando una sportella di giunco. linati, 16- 215: ho sempre pensato che
era fuggito da que'luoghi. ghislanzoni, 16- 10: un sinistro rumore come
della massima oscitanza del governo. ghislanzoni, 16- 92: a quell'epoca nella
orgogli un breve soffio annulla'. redi, 16- viii-21: vi è una canzone del
falsò. c. e. gadda, 16- 35: il confessore e ministro
più splenetiche patumie. g. manganelli, 16- 177: il manuzzi aveva umor
spranggranate. c. e. gadda, 16- 73: l'autore vide uno
mai non videro tanta concorrenza. ghislanzoni, 16- 131: era venuta a trascorre
salute, scarmigliata e stracciona. arpino, 16- 92: vanno da una bisca
pezzo a roma questa tardanza. forteguerri, 16- 17: io lo so più d'
egeno affronta con un punteruolo. redi, 16- vii-287: cominciò ad essere sazio e
subastati. sentenza di corte di cassazione civile 16- v-1986, 3242: la condotta illecita
tempio di santo giovanni battista. ariosto, 16- 85: mentre di fuor con
un'altra della stessa tempra. ghislanzoni, 16- 104: negli uomini di buona
facilmente schifati, si ritirò. mazzini, 16- 416: le vie tentate furono
. bartoli [« la repubblica », 16- v-1986], 9: il premier
, perle macinate e canfora. redi, 16- v-131: molti si servono della trementina
venture e disaventure dello esiglio. magalotti, 16- 246: l'aria un poco esotica
essere sconfitti. dante, purg., 16- 116: in sul paese eh'
ricevere gustabile che è umido. campailla, 16- 106: ma se (replica adam
, come di regola 'untuoso'. bartolini, 16- 175: uomini, intanto,
i nostri insino allo stendardo. ariosto, 16- 84: lo fere a un
la velenosità passare al cuore. redi, 16- iv-186: siccome non sono i denti
di pino o verde faggio. tasso, 16- 12: vezzosi augelli infra le
, e bada e indugia. redi, 16- ii-112: maledetti sien gli zipoli /
mangiato mezza zuccheriera di zucchero. alvaro, 16- x33: questa volta serviva il caffè
a spese del talento. la stampa-torinosette [16- xii-1994], 75: l'altro
school nella narrativa poliziesca. l'espresso [16- vi-1995], 145: non sono