. che abbandona. boccaccio, 15-138 : ma se non meno savia che bella
farebbe più bello a fatica. gelli, 15-138 : figurava la nostra vita per quella
vedo, giorno infinito. landolfi, 15-138 : le stelle, appena impallidite dalla luna
antichi. c. e. gadda, 15-138 : la sognante invidia che ogni mal
nei tempi, la santa? moretti, 15-138 : non parliamo delle studentesse. quelle
fatta inanime e muta. capuana, 15-138 : m'invadeva quel senso di tristezza indefinita
-proprio della cultura popolare. capuana, 15-138 : sapevano a mente soltanto le sguaiate
. c. e. gadda, 15-138 : qual vo'vu'dite 'corridoi 'o
occhi. c. e. gadda, 15-138 : qual vo'vu'dite 'corridoi'o
lancia. idem, par., 15-138 : mia donna venne a me di vai
g. e. gadda, 15-138 : la sognante invidia che ogni mal
residui di vita spagnuola. calvino, 15-138 : efficacemente qui rossi sostiene che i processi
c. e. gadda, 15-138 : talché marchesa è qual vo'vu dite
scialbo o stinto. capuana, 15-138 : m'invadeva quel senso di tristezza
). dante, par., 15-138 : mia donna venne a me di vai
. -monotono. capuana, 15-138 : m'invadeva quel senso di tristezza indefinita
(una persona). capuana, 15-138 : mi sentivo isolato, tagliato fuori di
risveglio. dante, purg., 15-138 : ma dimandai per darti forza al piede
visibile su una superficie. gelli, 15-138 : questa lettera [fio], come
. accr. fraccomodone. imbriani, 15-138 : per ammirarla [l'aurora di guido