, accidioso; tediato. iacopone, 14-53 : cinque vizia ha ne l'alma,
chi ride senza ritegno. comisso, 14-53 : ma egli stesso non sapeva scegliere e
da mia parte ciascun besso. pulci, 14-53 : il picchio v'era, ovvero
già molti e molt'anni. tasso, 14-53 : prese tarmi la maga, e
non fuci. idem, par., 14-53 : ma sì come carbon che fianma
. a. pucci, cent., 14-53 : con un piccol cenno / gli
altre sette di noioso affare. marino, 14-53 : tal rondine talor, che veggia
: aumentato, accresciuto. alamanni, 14-53 : qual più ricco trofeo, qual spoglia
mare nomato dal tuo lutto. alvaro, 14-53 : era impegnato con la sua personalità
assai d'alberi fruttiferi pieni. pulci, 14-53 : quivi è il rigoletto e 'l
ciderammi qualunque m'apprende ». boccaccio, 14-53 : estimarono le opere di questi cotali
gabbatore, e ingannatore. caro, 14-53 : ma noi a comparazion d'essi
fami d'amor morire. ariosto, 14-53 : egli, sperando volgerle quel pianto
un gioco così rischioso. alvaro, 14-53 : il delitto matteotti aveva messo in
dolce suo ricco tesauro. ariosto, 14-53 : egli, sperando volgerle quel pianto /
rete incappato. b. corsini, 14-53 : duro per voi destin cornuto / forse
che gliela stracciò indosso. tasso, 14-53 : quivi egli avendo l'arme sue
. -intr. bocchelli, 14-53 : apparve,... brandendo una
s. gregorio magno volgar.], 14-53 : ecco che due femmine venivano,
odor suo alletta ciascuno. magalotti, 14-53 : i ricchi usano olio di gelsomini
noci moscade. b. corsini, 14-53 : non mancano a me oli de'
selvatici sbucavano da esse. pecchi, 14-53 : al 'posto 'dei palombi,
era un perfettissimo teatro. landolp, 14-53 : ho detto che vorrebbe diventare attrice,
abete e di larice. montale, 14-53 : gloria a dio p>er le cose che
nei giardin se n'entrò. pulci, 14-53 : il picchio v'era, e
pelo. dante, purg., 14-53 : discesa poi per più pelaghi cupi
ad un rammollimento cerebrale. baldini, 14-53 : in qualche prosa di questi 'fatti
. dimin. rigogolétto. pulci, 14-53 : quivi è il rigogolétto, e 'l
in un essere alato. onofri, 14-53 : rammemoro alle tattili membrane / mie,
savonarola, 1-70: tecchi, 14-53 : l'ottobre è anche il mese delle
bollire di molte pentole. magalotti, 14-53 : noi altri, quando ci vien
care; sciò ». calvino, 14-53 : « sciò! sciò! ».
ma più debole e scipita. capuana, 14-53 : con un po'di quelrestratti si
di un'attività. pulci, 14-53 : il picchio v'era, e va
mentale, creativo). baldini, 14-53 : ogni scrittore suppose nei lettori un dono
sen viene? g. manganelli, 14-53 : le voci calde e suasive dei ruffiani
luminosa. dante, par., 14-53 : sì come carbon che fiamma rende,
di quell'arte. muratori, 14-53 : mi consolo intanto che alle vostre
. -becchettare. calvino, 14-53 : « sciò! sciò! » il
studiosi o novellatori arditi. eco, 14-53 : possiamo mica vendere un libro di una
cipolle né altri simil cibi. magalotti, 14-53 : nel mangiare hanno un gusto sporchissimo
riferimento a dio). montale, 14-53 : gloria a dio per le cose che
, anomalo, stravagante. montale, 14-53 : gloria a dio per le cose che
lo pian stende le strisce. montale, 14-53 , gloria a dio per le cose
in occasione della festa giubilare. baldini, 14-53 : nello stesso anno, cogli stessi
'tramez zino'. manzini, 14-53 : tramezzini con caviale per la signora.
di razza irlandese. ariosto, 14-53 : egli, sperando volgerle quel pianto /
. che vaccaccia! '. capuana, 14-53 : là ci sono macellerie di cavalli
sono insegnato. dante, purg., 14-53 : discesa poi per più pelaghi
attraversare l'oceano indiano. bacchelli, 14-53 : dietro una folta parete apparve, ritto
(un frutto). cassieri, 14-53 : starà fissando con narici supplici i serti
. letter. prostituta. manganelli, 14-53 : gli eloquenti e filosofici ruffiani amministrano