su la coperta e russi. viani, 14-42 : la votazzòla di legno che serviva
con reti). viani, 14-42 : il sacco colmo di pesci arati in
nella grande sala; s'impalman tasso, 14-42 : spiando men vo da'lor vestigi /
l'arsura. idem, inf., 14-42 : sanza riposo mai era la tresca
in cima al portone. viani, 14-42 : s'attuffavano [i delfini] a
parve udir su la sera. viani, 14-42 : s'attuffavano [i delfini]
cacciucco a più sapori. viani, 14-42 : per sé i pescatori tenevano una scodella
accompagnamento, seguito. iacopone, 14-42 : 'l biado serva en anno en anno
mano destra del mondo. tasso, 14-42 : e gli altri arcani di natura ignoti
sensi di chi ascolta. manzini, 14-42 : nulla poteva resistere al raggio delle
uso della medesima casa. magalotti, 14-42 : in tutte le nostre chiese vi è
o altro luogo destinato. viani, 14-42 : i pescatori dirottavano la barca al desiato
confuse nella sua visione. comisso, 14-42 : ella era rimasta senza rispondergli,
. dante, inf., 14-42 : sanza riposo mai era la tresca /
fatiche un dì godrai. viani, 14-42 : se i delfini insidiosi potevano avventarsi
, al limite. la spagna, 14-42 : giamai non restarem defaticarci / né
freno, perde ogni decoro. alvaro, 14-42 : in molte persone, specie donne
). dante, inf., 14-42 : sanza riposo mai era la tresca /
e ignote, tei dirò. tasso, 14-42 : gli altri arcani di natura ignoti
meno impaccio e spesa. la spagna, 14-42 : orlando, ch'era pien di
. - anche assol. aretino, 14-42 : il popol per le strade è corso
corba piena di pesci. viani, 14-42 : le ciurme venivano retribuite con un
con la fiocina. viani, 14-42 : se le ciurme delle paranze potevano
di essere stato offeso. viani, 14-42 : tutti... correvano verso il
- anche sostant. la spagna, 14-42 : giamai non restarem defaticarci / né
quei mostri di cavedini. viani, 14-42 : se le ciurme delle paranze potevano infiocinare
domestico. dante, purg., 14-42 : hanno si mutata lor natura / li
, nel quale avevamo desinato. serdonati, 14-42 : due soldati... sendo
n. 15). bacchetti, 14-42 : vide, per ingannar l'ozio,
-vittima di un maleficio. piovene, 14-42 : si era [la ragazza] convinta
subalterni parole e carta scritta. pasolini, 14-42 : e la data di un '
, sf. rasatura. capuana, 14-42 : un cliente -ricco signore, si vedeva
a scrivere correttamente in italiano. viani, 14-42 : le ciurme venivano retribuite con un
le facultadi di raguel. ariosto, 14-42 : l'asta ricovra il figlio d'agricane
che era stato sottratto. viani, 14-42 : se i delfini insidiosi potevano avventarsi
farisei, ipocriti. dante, inf, 14-42 [var.]: sanza riposo
saette di sorian archi. pulci, 14-42 : 0 mio caro signore, / io
intrati. b. corsini, 14-42 : il celeste favor sarà per noi.
cose da sufimiggi. tasso, 14-42 : né in virtù fatte son d'angioli
per la vera. s. vassalli, 14-42 : grandi macchie irregolari d'un colore
s. gregorio magno volgar.], 14-42 : io chiamai il servo mio,
di che ti parlai. bilenchi, 14-42 : il tenente zuliani, dopo avermi detto
dalle cicatrici del vaiolo. guerrazzi, 14-42 : su quel suo volto tu vedevi le
un discorso). lucini, 14-42 : un ragionare egualmente lontano dalla pesantezza
come una cloaca. manganelli, 14-42 : è dunque questo cosmo abitacolo di decomposto