allora il suo guscio. viani, 14-117 : un anatroccolo, di quelli gialli come
] pareva un seminarista. viani, 14-117 : quando la darsena ha fiatato le
sé verso il petto. viani, 14-117 : timoni, larghi come coltella d'aratro
via da poterne sperare. ariosto, 14-117 : dove nel caso disperato e rio
provo per questa ignominia! comisso, 14-117 : disperse il silenzio che stava per
lavasse. dante, inf., 14-117 : lor corso in questa valle si diroccia
di fronte ai compagni. alvaro, 14-117 : tutte giovani, tutte belle a
). dante, purg., 14-117 : ben fa bagnacaval, che non
sterità della nobile padrona. alvaro, 14-117 : tutte giovani, tutte belle
persone. dante, purg., 14-117 : mal fa castrocaro, e peggio conio
, indifferenza. baldini, 14-117 : sdrucciolano loro dal ginocchio [i
d'una lucentezza oleosa. moravia, 14-117 : ecco una macchina di lusso, bassa
volontà di farlo infelice. alvaro, 14-117 : tra le virtù della vecchia generazione
momento della giornata. montale, 14-117 : la sua chioma sulle sue braccia,
fianchi, le natiche. piovene, 14-117 : donna dalla faccia pallida, larga,
che stavano facendo pulizia. alvaro, 14-117 : ha un'ossessione di pulizia,
(l'occhio). piovene, 14-117 : con quegli occhi scoloriti, che noi
le modeste e scolorite casalinghe. piovene, 14-117 : quella signora scolorita, a cui
sul seno della visitatrice. landolfi, 14-117 : il grosso critico, invece,
e vo pel mondo dispersa. faldella, 14-117 : 'metter la chiave sotto l'uscio'
più delle loro stesse viscere. piovene, 14-117 : franco n. si sarebbe fatto
spreg.). imbriani, 14-117 : se io considero ormai l'hegelianeria quale