gigli sarian miste viole. idem, 13-54 : non esce il sol già mai,
, ch'eran sì bravi. pulci, 13-54 : io feci presto mazzo de'miei
preti di un luogo. cavalca, 13-54 : tanta processione di chericeria e di
spada e la rotella. tasso, 13-54 : non esce il sol già mai,
. dante, purg., 13-54 : non credo che per terra vada
fu bandito un concorso. cicognani, 13-54 : della parte di patrimonio che mi toccò
e spreg. fanaticóne. viani, 13-54 : i fanaticoni, con certi libri misteriosi
i grandi dell'impero. bocchelli, 13-54 : andò fra i grandi della terra
violetto come un fico. bocchelli, 13-54 : celò il viso roso e guasto e
erano in colori divariati. tasso, 13-54 : non parte mai [il sole
e crescono il corpo. tasso, 13-54 : non parte mai [il sole]
l'infelice novella a roma. tasso, 13-54 : non esce il sol giammai,
con minuziosa attenzione. viani, 13-54 : dopo essere stato inquisitivamente squadrato da
. suggestivo, piacevole. cicognani, 13-54 : soltanto la voce della stoltezza è
viver lice. dante, inf., 13-54 : dilli chi tu fosti, sì
, fare fagotto. pulci, 13-54 : io feci presto mazzo de'miei salci
rigor perdon le pietre. tasso, 13-54 : non esce il sol giamai,
minacciava anche qualche pericolo. tasso, 13-54 : non parte mai [il sole
fati il leggier corso. tasso, 13-54 : non esce il sol giamai, ch'
sopra la croce benedetta. bocchelli, 13-54 : celò il viso roso e guasto
morali. e. cecchi, 13-54 : dove troveremo almeno le vestigia di
della politica paesana. e. cecchi, 13-54 : la vita paesana d'italia non
palme d'oro smorto. bacchelli, 13-54 : la tesa del cappello con l'insegna
divina. dante, par., 13-54 : ciò che non more e ciò che
di non vederli neppure. alvaro, 13-54 : stavo appartato in un angolo,
. -sostant. aretino, 13-54 : non è nel puro del cielo,
di cinque quarti. de roberto, 13-54 : calma, tranquilla e quasi apatica
vivendo e pensando. e. cecchi, 13-54 : questa residuale classicità ed italianità non
vuol che il rigoverni. faldella, 13-54 : persino le guattere, se hanno
le maniche del vestito. faldella, 13-54 : persino le guattere, se hanno da
sì tranquille rutilanti stelle. peri, 13-54 : il sol quel dì da la magion
cose prima di andarsene. pulci, 13-54 : io feci presto mazzo de'miei salci
il pastrano del brilli. arpino, 13-54 : un segmento era stato proiettato dalla ragnatela
un abito logoro. faldella, 13-54 : persino le guattere, se hanno da
indovinare le cose avvenire. moravia, 13-54 : « è anche scema, no
. lama di luce. onofri, 13-54 : un attimo di luna s'è svelato
sporgenza di un muro. faldella, 13-54 : le case, in luogo di poggiuoli
secula benedictus'. idem, par., 13-54 : ciò che non more e ciò
e che fanno il solecchio. idem, 13-54 : lo snob è allucinato dal barbaglio
, saggio, tentativo. viani, 13-54 : tale era l'ansietà, in questi
andar voltolandosi pe'campi. pea, 13-54 : chi dal timore perse la favella,
memoria. e. cecchi, 13-54 : la vita paesana d'italia non ha
grande infelicità o più veramente stupidità fogazzaro, 13-54 : non dite stupidità è tutta una
tagliato, reciso. pea, 13-54 : chi dal timore perse la favella,
tramater]: vero tonno! arpino, 13-54 : frittata. micidiale. e ora
gode di somma gloria. salvini, 13-54 : giove traglorioso degl'iddii / sempiterno e
epiteto di giove). salvini, 13-54 : giove traglorioso degl'iddii / sempiterno e
al clero di europa. ghislanzoni, 13-54 : non si sa mai quali transazioni,
a trapuntare un serico lavoro. faldella, 13-54 : le case, in luogo di
di una falda. viani, 13-54 : si estasiavano davanti alla varata della 'tacca