ancor brami. idem, purg., 13-148 : e cheggioti, per quel che
ant. affrettarsi. salvini, 13-148 : tu / stesso nel tempo dell'arare
anche al figur. manzini, 13-148 : lo ha reso anche capace di menzogne
. cantini [rezasco], 13-148 : per le lettere sussidiali e commessioni
non è meno sottile. piovene, 13-148 : « l'ho trovata benissimo [la
face. idem, purg., 13-148 : cheggioti per quel che tu più brami
estens. gran numero. faldella, 13-148 : fronteggia il viale una popolazione di
scongiurare. dante, purg., 13-148 [far]: pregoti per quel che
! c. e. gadda, 13-148 : che rabbia mangiai, contro questi incoscienti
arato di nuovo. salvini, 13-148 : di primavera vanga e il terren rompi
deteriorata. dante, inf, 13-148 : que'cittadin, che poi la rifondamo
copiosa e più sanguigna. bacchetti, 13-148 : urlando con la schiuma alla bocca
pronto e scolpito parlare. linati, 13-148 : quei tempi non producevano che figure
tenue semanticità della 'myrica'. calvino, 13-148 : la mai spenta vocazione allegorica di
predatorio, rapace. linati, 13-148 : quei tempi non producevano che figure
la biancheria, ecc. landolfi, 13-148 : lontano, su una traglia, /
permanente del 'palais royal'. bacchetti, 13-148 : n'era nata una tregenda spaventosa
vagito fievolissimo, appena udibile. bacchetti, 13-148 : urlando con la schiuma alla