modo fermo, preciso. boccaccio, 13-144 : intendo che quello, che la maggior
mesti pensieri idoleggiando. de roberto, 13-144 : egli l'accarezza talmente con la
trova le dette magagne. salvini, 13-144 : quando senza periglio di magagna,
mortai pelo. idem, purg., 13-144 : vivo sono; e però mi
prima possibile al duemila. pasolini, 13-144 : la cultura italiana della prima metà del
chiesa. dante, inf., 13-144 : i'fui de la città che nel
diletto. idem, purg., 13-144 : mi richiedi, / spirito eletto,
durante il risorgimento. faldella, 13-144 : non li ho mai ricevuti nell'anima
globetti di vetro colorati. bocchelli, 13-144 : quel che pensavo prima..
altri successori. dante, inf, 13-144 : i'fui de la città che nel
prodigar pazzamente il danaro. pecchi, 13-144 : quanto danaro filippo prodigava, probabilmente,
impossibile regredire al nulla prenatale. pasolini, 13-144 : 11 superuomo, wagner, la
e ambiguità di discorsi. bacchetti, 13-144 : -è quel che penso anch'io.
periodo storico. calvino, 13-144 : s'affermò invece il quadro neohegeliano
colpito il bersaglio. quarantotti gambini, 13-144 : paolo attendeva sempre di veder precipitare
inferiore all'arte, eccetera. pasolini, 13-144 : è vero: la cultura italiana
compito. e. cecchi, 13-144 : quello che mi piace in lui [
valore iperb.). arpino, 13-144 : è in volo, lo stacco dall'
a un tappeto erboso. linati, 13-144 : i monti perdevano il velluto de'pascoli
ultima volentade in padre lasciato. boccaccio, 13-144 : e questo intendo sia il mio