parte le procelle acqueta. idem, 12-91 : e con dolce atto di pietà
, e non d'amica. tasso, 12-91 : ed ecco in sogno, di
ingannato. idem, purg., 12-91 : le braccia aperse, e indi aperse
batterie erano al trotto. alvaro, 12-91 : sul ponte passò fragorosamente una batteria
costo di lacerar le ferite. alvaro, 12-91 : cominciarono ad apparire uomini che si
. proiettile di artiglieria. alvaro, 12-91 : sicuro e veloce, un bolide scoppiò
lo meo desiro. g. villani, 12-91 : poi a dì 18 giugno furono
possan trare. dante, par., 12-91 : non dispensare o due o tre
, devastazione. g. villani, 12-91 : arsono più di venti case, sanza
fanfara e si distese. alvaro, 12-91 : il pomeriggio si distese sulla pianura,
rappresenta. dante, par., 12-91 : non dispensare o due o tre per
ama il passato eroico. manzini, 12-91 : prosternandosi con un gesto largo che
per l'aria esclama. alvaro, 12-91 : qualche fucilata di quando in quando esclamava
grandissimo freddo. g. villani, 12-91 : poi a dì 18 di giugno furono
arrugginita / di ferro. alvaro, 12-91 : la compagnia dei lancieri tornò al galoppo
nel suo disio? g. villani, 12-91 : piaccia a dio che questi segni
). 1. neri, 12-91 : già con mille strumenti musicali, /
alfin quasi niente. lalli, 12-91 : il galante cerusico fra tanto, /
addoppia e cresce. i. neri, 12-91 : poi preparano gli archi trionfali /
non stuzzicar il formicaio. lalli, 12-91 : il galante gerusico fra tanto, /
vulcan l'alta fornace. marino, 12-91 : il mio zoppo e povero marito /
/ attaccata la frasca. loredano, 12-91 : costoro sono simili a quelli ostieri che
casualmente). g. villani, 12-91 : la notte vegnente... s'
galante come son io. lalli, 12-91 : il galante cerusico fra tanto, /
. grandinata. g. villani, 12-91 : poi a dì 18 di giugno furono
non è che povertà. manzini, 12-91 : in tempo di grascia anche la virtù
in foia di progenitura? comisso, 12-91 : frequentavo il quartiere dei postriboli dove
men lieti né men belli. tasso, 12-91 : con dolce atto di pietà le
, gli occhi). tasso, 12-91 : con dolce atto di pietà le meste
designare la schiettezza del vero. arbasino, 12-91 : ah, no, per favore
cibo. g. f. loredano, 12-91 : costoro sono simili a quelli ostieri
avevano essi. i. neri, 12-91 : già con mille strumenti musicali / col
fare il musino. arbasino, 12-91 : indispettito [fernando] fa
in te la mia tristizia. tasso, 12-91 : ed ecco in sogno di stellata
in maggior perfezione. i. neri, 12-91 : già con mille strumenti musicali /
là. -sto per uscire. calvino, 12-91 : t'avvicini a lotaria, allunghi
/ galatea viva e nuda. bacchelli, 12-91 : vien voglia di gridar basta,
brieve la sua vita. ariosto, 12-91 : era bella sì che facea il loco
trarre in inganno orgone. manzini, 12-91 : prosternandosi con un gesto largo,
quanto tu gli eri inimico. ariosto, 12-91 : in mezzo la spelonca, appresso
-tenere sospeso, inattuato. comisso, 12-91 : non avevo vissuto la mia giovinezza,
essere attivo e capace. pirandello, 12-91 : la leggenda però registra anche un
39 e 40 della istoria. lucim, 12-91 : io rimango me stesso,.
dovuto. dante, par., 12-91 : non dispensare o due o tre per
senza tacerne i difetti. lucini, 12-91 : il « simplicissimus », che barzelletta
raggiungere). tasso, 12-91 : ecco in sogno di stellata veste /
(i petali). arbasino, 12-91 : questi boccioli... stamattina erano
sì mal tempo. lorenzo de'medici, 12-91 : quivi di dolce lacrime il mio
in funzione del suo commemoratore. magris, 12-91 : passavano gli anni e gli oratori