cattive condizioni. g. villani, 12-46 : perocché per lungo tempo la coperta
passo in passo ognor raguna. idem, 12-46 : il vento soffia, e vigor
e mi domanda consiglio. comisso, 12-46 : negli affari civili il comandante era
, che altri abbandonava. dante, 12-46 : dar mi potete ciò ch'altri
sbocciare. dante, par., 12-46 : in quella parte ove surge ad aprire
i soldati all'assalto. comisso, 12-46 : li condusse a una manovra d'
). g. villani, 12-46 : e il palagio antico, ove sta
debiti, e cose tali. tassoni, 12-46 : avean con segretezza / danari a
, non ti riprendo. ariosto, 12-46 : così dicendo, l'elmo si disciolse
). g. villani, 12-46 : nel detto anno si cominciò a rivolgere
s. gregorio magno volgar.], 12-46 : le * città deserte 'non
applausi di buona mano. manzini, 12-46 : si sa bene che un complimento
la sensibilità di sua madre. manzini, 12-46 : le piace dibattersi in quei tranelli
parente che mi protegga. nomi, 12-46 : a stare in compagnia di quei sonetti
acuità sua ferisca il naso. tasso, 12-46 : vedi globi di fiamme oscure e
ecc.). de sanctis, 12-46 : l'arte dunque oggi non è moribonda
fu gavano. comisso, 12-46 : un deputato comunista diser
nelle fessure dei tuoi vichi. manzini, 12-46 : un grassone in blu a righine
alla divisione dell'utile. comisso, 12-46 : doveva trattare con i bottegai per fissare
secolo seppellite e dimentiche. de sanctis, 12-46 : oggi c'è un contenuto già
vacca per guidaiuola. i. neri, 12-46 : restaro... /..
a conoscere le stelle. leopardi, 12-46 : così tra questa / immensità s'
impàri / si vedea turno. tassoni, 12-46 : avendo i padovani in campo accolti
incendi alzati da'venti. tasso, 12-46 : il vento soffia, e vigor fa
nume ed impaziente d'oracoleggiare. bocchelli, 12-46 : penso ai nostri indovini e sacerdoti
fuor d'una macchia. marino, 12-46 : non so in qual sacro fonte
. figur. esaltare. manzini, 12-46 : « la vogliamo tutta per noi,
di quae. g. villani, 12-46 : il palagio antico, ove sta il
terrore. dante, purg., 12-46 : o roboàm, già non par che
ogni cosa di qua. ariosto, 12-46 : né da te voglio un minimo
pavimento mosaicato. g. villani, 12-46 : la coperta de'marmi in prima in
s'è codiglio. forteguerri, 12-46 : ora da questa, or da
, / onde tu passi. ariosto, 12-46 : trasse la spada, e in
ambito di attività analoghe. gramsci, 12-46 : nella storia reale questi momenti si
cui. dante, par., 12-46 : in quella parte ove surge ad aprire
le tenea sulla gota. alfieri, 12-46 : ei dalle palmate pizzicato, / fuggiva
andato. idem, par., 12-46 : in quella parte ove surge ad
avea perduto li menstrui. ariosto, 12-46 : ferraù non perdé di ciò il
-agente provocatore. comisso, 12-46 : il governo di roma mandava in fiume
ben punirsi di sue colpe. alfieri, 12-46 : io dalle risa v'ebbi a
impunemente gli errori antichi. tommaseo, 12-46 : egli si contenta per ora che non
innestarvi i fatti posteriori. bacchelli, 12-46 : penso ai nostri indovini e sacerdoti e
. c. e. gadda, 12-46 : questo saint-simon faceva sembiante di non
il turbamento mi riempiono. tecchi, 12-46 : di fronte alla quietudine religiosa della
della cima di questo cedro. ariosto, 12-46 : l'elmo si disciolse / e
rallegrare, di trascinare. manzini, 12-46 : si sa bene che un complimento
con molta boria. de sanctis, 12-46 : i retrivi hanno molte idee che senza
ai robivecchi della memona. pecchi, 12-46 : da quella rete di giorni e di
ringiovanirà. -assol. manzini, 12-46 : si sa bene che un complimento ha
un impegno preso. alli, 12-46 : come sto scettro (e 'l tenea
molto potere ed animosamente. peri, 12-46 : sgombrò con gli urti la folta
-anello di fumo. tasso, 12-46 : vedi globi di fiamme oscure e miste
o appena sufficiente. iacopone, 12-46 : l'ultema che fa la morte,
altamente e alla distesa. alfieri, 12-46 : ei, dalle palmate pizzicato, /
e segretezza una donzella. tassoni, 12-46 : avean con segretezza / danari a cambio
(i sogni). savinio, 12-46 : non che la sua gravità [di
. c. e. gadda, 12-46 : questo saint-simon faceva sembiante di non
in fuga il nemico. peri, 12-46 : sgombrò con gli urti la folta falange
forte e non so divisare. iacofone, 12-46 : l'ultema che fa la morte
rivela docilità, pacatezza. calvino, 12-46 : hai ormai capito che a ludmilla,
che occupa il corpo. iacopone, 12-46 : l'ultema che fa la morte,
al mondo colla sua stella. pirandello, 12-46 : bisogna proprio dire che enrico sicardi
. bertoldo con bertoldino e cacasenno, 12-46 : va sotto un olmo fatto a
palco atro e funesto. alfieri, 12-46 : ne'panatenéi / niuno più ornai,
sepolcro o nella terra. iacopone, 12-46 : l'ultima che fa la morte,
giù. dante, inf., 12-46 : ficca li occhi a valle, ché
una volta. g. villani, 12-46 : nel... anno 1345,
di un'aria musicale. savinio, 12-46 : carattere di questa musica è soprattutto l'
indole propria degli argentini. savinio, 12-46 : carattere di questa musica è soprattutto l'