tiravano il legno in terra. tasso, 11ii- 251: più ragionevol sarebbe ch'il
, così uomini furono chiamati. tasso, 11ii- 13: le scienze e l'arti
non avesse pria domato amore. tasso, 11ii- 9: in ciò noi simigliamo i
, in disgrazia e disfavore. tasso, 11ii- 495: temerità sarebbe quella di colui
picche, quadri, fiori. tasso, 11ii- 489: come vincerebbe alcuno se,
che è la forma sua. tasso, 11ii- 293: benché l'anima ragionevole sia
sé siano, ed immiste. gioberti, 11ii- 140: dopo avere stabilita la dualità
mosse la guerra in lombardia. tasso, 11ii- 48: più nobil è riputata quella
freddo il privamento della carità. tasso, 11ii- 281: l'invidia essendo effetto assai
l'aria immobile si cornimpe. tasso, 11ii- 368: gli stagni e tacque che
trafico e di poco momento. tasso, 11ii- 380: la qual arte quella è
costumi e appresso di parlare. tasso, 11ii- 215: il regno di napoli.
e quel ch'offende nutri. tasso, 11ii- 16: vedremo... senefonte
e nelle parole di belacqua. tasso, 11ii- 486: questa è la consolazione che
si può evitare senza difficoltà. pavese, 11ii- 455: figurati se prefaziono falqui.
riconoscere virgilio, riconoscente lui. tasso, 11ii- 139: udiamo quel che dice più
le cose sempiterne e divine. tasso, 11ii- 140: sollevianci ancora più, se
moltiplicare con le sue maniere. tasso, 11ii- 532: l'aritmetico in ogni tempo
usavano con gli uomini 'incubi'. tasso, 11ii- 308: ben dubito ancora s'i