verso la velona si ritornava. tasso, 11-46 : torre che grave d'uomini ed
coverta. g. villani, 11-46 : nel detto anno si cominciò a rivolgere
ora del mangiare agli operai. pecchi, 11-46 : vuol darmi sùbito una spiegazione,
lo ardisce a toccare. cavalca, 11-46 : amonisco la carità tua di non
della nimichevole turba. l. salviati, 11-46 : né sia chi la loro lode
fatta in capo del cantone. segni, 11-46 : le virtù acquistiamo noi avendo imprima
veramente si potesse ergere testerecciamente. tasso, 11-46 : questa è torre di legno,
s. gregorio magno volgar.], 11-46 : la prima etade dell'uomo si
. m. villani, 11-46 : cercò trattato in lucca, e quello
. dante, par., 11-46 : intra tupino e l'acqua che discende
sottilissimo filo di derisione. onofri, 11-46 : con un filo di canto fra
una società politicamente organizzata. romagnosi, 11-46 : certamente se la economia, ossia la
suo volere. dante, par., 11-46 : fertile costa d'alto monte pende
mali ch'ha fatti. pulci, 11-46 : carlo lo fece mettere in prigione,
/ quest'insano furore. ariosto, 11-46 : dicean che sarebbe un nuovo tòrsi /
, / veggo oscurarsi. zinano, 11-46 : di profondo stupor resta eracleno / ripien
porta, il perderà. banti, 11-46 : alzò il capo e stavolta rideva
cinghio del carcere cieco. cavalca, 11-46 : la obbedienza è pasto di tutti li
capelli gli fluiscono lucignolati. linati, 11-46 : afrodite, seduta sulle ginocchia del
peccati. s. bernardo volgar., 11-46 : sono stato lieto alle cose prospere
di mortiferi dardi? b. corsini, 11-46 : quando (per pianger fu)
la disciplina della casa. sanminiatelli, 11-46 : dietro lo scrittoio, il padre
'n me si serba. tasso, 11-46 : avea condotto ad una porta a canto
mari tempestosi e naufragosi. boterò, 11-46 : non sodi- sfatta delle alpestri
quefanno nel cielo immenso. onofri, 11-46 : il sapore glaciale di quei prati
che pareggi la morte. tasso, 11-46 : questa è torre di legno, e
, anche armata). bacchelli, 11-46 : con una reale e ideologica eredità e
: adibito a pascolo. boterò, 11-46 : poggia su l'appennin, su 'l
o programma di vita. cavalca, 11-46 : la obbedienza è pasto di tutti li
una carne tesa, piena. arbasino, 11-46 : il nonno è un vecchio pieno
egli tanto ansiosamente cercava. mamiani, 11-46 : credette, in quel cambio,
fraudi occulte. m. villani, 11-46 : 1 pisani, o che avessono presentito
la sua liberazione. p. segni, 11-46 : tutti quegli che tal fine non
cosa dal padre impetreremo. mamiani, 11-46 : se nelle moltitudini povere e laboriose
come ghiaccio a l'ombra. luzi, 11-46 : c'è? proprio non lo
poteva sparare che a salve. sciascia, 11-46 : la spia cominciò un discorso provocatorio
. c. e. gadda, 11-46 : alcuni operai con incredibili sacrifici avevano
fa uno capretto arrostito. cavalca, 11-46 : la obbedienzia è ritrovatrice del reame del
tacendo ». idem, purg., 11-46 : le lor parole, che renderò
nappi un'altra volta. cassieri, 11-46 : voi, sacristi italiani, dispensatevi dal
il nome di fraterna. forteguerri, 11-46 : ma ritorniamo all'isola del mago.
(una virtù). cavalca, 11-46 : la obbedienzia è ritrovatrice del reame
facilità in ogni loco. tasso, 11-46 : questa è torre di legno, e
la camera del signore. banti, 11-46 : le carte su cui poggiavo la
tal misto d'ambizione, mamiani, 11-46 : credette, in quel cambio, la
di questa mia passione. tabucchi, 11-46 : si aprì i pantaloni e mostrò
la parte più alta. tecchi, 11-46 : la zia isolina m'è sempre dietro
spalle con un sorriso sfumato. bigiaretti, 11-46 : disponeva di un sorriso più segreto
anche sostant. m. villani, 11-46 : avendo rispetto alla natura de'pisani sottratta
snello ponte della gola. sciascia, 11-46 : caltanissetta ebbe poi un terribile bombardamento
core. b. corsini, 11-46 : toma a corcarsi alla sua diva accanto
condizioni materiali, ecc. cavalca, 11-46 : la obbedienza è suoro degli angioli.
tragèda d'oggi dì. bacchelli, 11-46 : ecco che la leggenda tebana sorge
naldo va gopa. crescenzi volgar., 11-46 : il cavallo avvezzo con leggier freno
lefranc. c. e. gadda, 11-46 : nel piccolo capoluogo sorto fra i
più urgono e s'avvivano. sanminiatélli, 11-46 : non trovavamo modo di cominciare a
alla coltivazione della vite. boterò, 11-46 : poggia su l'appennin, su 'l
pel cocchiere e con banchi. patti, 11-46 : nel pomeriggio usciva con il suo