più tollerare, aperse. tasso, 11-37 : già gli arieti a la muraglia
rovescia in poche scosse. lippi, 11-37 : ma non va mal, perch'ei
lo rimbotta. note al malmantile, 11-37 : boccheggiare, quel moto che fanno
quel dì l'avea spogliato. monti, 11-37 : indi la spada / agli òmeri
? f. d'ambra, xxi- 11-37 : costei, ancora che sia di buon
verranno alli due cozzi. tasso, 11-37 : già gli arieti a la muraglia appressa
meno dilettose le trovasse. bocchelli, 11-37 : c'è, in quell'arte,
una cura per dimagrare. manzini, 11-37 : le guance parvero, nel disprezzo,
sgravare. dante, purg., 11-37 : deh, se giustizia e pietà vi
(un cavallo). pitici, 11-37 : rinaldo guarda se cognosce gano: /
azione). m. villani, 11-37 : ciascuno in distanza di piccolo tempo
a diletto. m. villani, 11-37 : assediati dalla durezza del verno,
, ecc.). ariosto, 11-37 : per ingiottirlo tanta bocca aperse, /
-assol. dante, inf., 11-37 : onde omicide, e ciascun che mal
vie del tempo infinito. bocchelli, 11-37 : c'è, in quell'arte
il gran caldo che soffre. tecchi, 11-37 : due occhi di vecchio, incredibili
; riuscire. m. villani, 11-37 : ciascuno... se ne partì
non è di conquistare. romagnosi, 11-37 : anche la statistica ha il suo genio
, piacere, voluttà. bocchelli, 11-37 : un gaudio d'ebbrezza godente.
dubbii e morti imprigionato? linati, 11-37 : andava a passi lenti di monte
incastro. domenichi [plinio], 11-37 : i cervi hanno nel capo vermicelli
congiunzione. l. salviati, ii- 11-37 : i nomi, che escono in i
de un grande armario. ariosto, 11-37 : l'orca... / per
al sol si liscia. ariosto, 11-37 : si spinse orlando inanzi, e se
di un fortore lumacoso. bigiaretti, 11-37 : dava l'impressione che appoggiasse i
vive? idem, inf., 11-37 : morte per forza e ferute dogliose /
punire questa sognata inumanità. fogazzaro, 11-37 : cortis... si versò
benestante. g. villani, 11-37 : già cominciava loro a rincrescere la
tutta, e facesse vino. tecchi, 11-37 : se non l'avessero trattenuto,
tu sola è'emmaculata. cavalca, 11-37 : è necessario che la colpa d'ogni
bagno in lunghi mutandóni. manzini, 11-37 : come se avesse un mutandone da
io desio non mi contenda. serdonati, 11-37 : non sa la medicina levar via
. s. bernardo volgar., 11-37 : suole correre il popolo a vedere
. dante, inf., 11-37 : omicide e ciascun che mal fiere,
tutto il suo amabile sorriso. sanminiatelli, 11-37 : si partiva [il cavallo]
. g. f. loredano, 11-37 : il pacchio importa a far correre
g. f. loredano, 11-37 : piglia il tuo palagrèmo. =
studi e l'arte. leopardi, 11-37 : io solitario in questa / rimota
il caldo sangue plebeo. bigiaretti, 11-37 : al tavolo si ricominciò a bere un
accompagnarmi per un pezzetto. arbasino, 11-37 : dài, appena questo pezzetto qui
: atterrare, disarcionare. pulci, 11-37 : quivi combatte il signor d'inghilterra,
, fendono tacque piombate. manzini, 11-37 : il falco cala a picco dal suo
in nui. dante, purg., 11-37 : deh, se giustizia e pietà
sacrilega religione del thibetto. bocchelli, 11-37 : nella grecità classica è...
rossi. domenichi [plinio], 11-37 : alcuni [uccelli] non hanno ventre
d'armati. dominichi [plinio], 11-37 : questa me desima [
animale selvatico). manzini, 11-37 : per ore è ore l'uccellaccio aveva
vestimento. domenichi [plinio], 11-37 : quei pesci che son rinchiusi in
. unire, cementare. lanaolfi, 11-37 : un cenno che servisse almeno a rapprendere
recitate o non recitate. pallavicino, 11-37 : uscì anche una mia tragedia recitata
pavimento e piangeva. leopardi, 11-37 : io solitario in questa / rimota parte
per restare sano. b. segni, 11-37 : che egli intenda qui del bene
. agata in roma. alfieri, 11-37 : dell'armi nostre il saggio / alto
dilatarsi. domenichi [plinio], 11-37 : la natura circondò il petto,
e sbottando rim- bottiamo. lippi, 11-37 : il chiappa / colla spada nel mezzo
domenichi [plinio], 11-37 : alcuni animali non ingras
questa occasionale e volante. sanminiatelli, 11-37 : quell'alto colloquio era ridotto,
di lor medesimi. b. segni, 11-37 : il senso riprova ciò non esser
incantevole, una rivelazione. sanminiatelli, 11-37 : erano cose risapute dai paesani.
. c. e. gadda, 11-37 : largivo a me stesso quattro docce
custuri a li loru farzetti. boterò, 11-37 : ogni terren produce stecchi, ortiche
, esteriore o interiore. luzi, 11-37 : rubato? non altrimenti / lo
ritemprando l'organismo. serdonati, 11-37 : quelli che sono in tal guisa morsi
e 'l grifo serra. musso, 11-37 ^: quel fiume che corse dal suo
rami lavorati a sbalzo. bacchetti, 11-37 : pare un simbolo che quei mirabili
interrompe il cammino. lippi, 11-37 : perché voltando il ferro della cappa
ch'era nel detto schiffo. ariosto, 11-37 : tosto che l'orca s'accostò
. s. bernardo volgar., 11-37 : odi [o dio] quanto spesse
aver colto nel segno. sanminiatelli, 11-37 : il poeta-boscaiolo rispondeva alle allusioni e
terminate. s. bernardo volgar., 11-37 : odi [o dio] quanto spesse
dalla via del bene. cavalca, 11-37 : conciossiacosaché il peccato mortale sia uno
cincinni. domenichi [plinio], 11-37 : le stinfàlide l'hanno [la cresta
una ressa di strascicati saluti. cassieri, 11-37 : maestro fidelio provvede a versare sugli
di più generoso castigo? fogazzaro, 11-37 : io considero una grande umiliazione questa
nostro parlar questo alfabeto. tommaseo, 11-37 : lo stile è mutato affatto: disadorno
animali. domenichi [plinio], 11-37 : gli animali, che svelgono l'erba
tonsillite. domenichi [plinio], 11-37 : l'uomo patisce nella gola d'un
uscire un uomo selvaggio. leopardi, 11-37 : io solitario in questa / rimota
dinanzi. domenichi [plinio], 11-37 : le donne hanno un ventricolo congiunto
. c. e. gadda, 11-37 : alle finestre le tele metalliche, sui
francofilo. p. valera, 11-37 : a chi dobbiamo questa patria? tutti