-per simil. scherz. aretino, 11-156 : io son pur diventato cursore, che
a gran fidanza. de sanctis, 11-156 : con le altre ci sentiamo a fidanza
per anco rifatta la testa. pea, 11-156 : delitto tramato in compagnia di quel
. c. e. gadda, 11-156 : la presenza della trichina, il microscopico
le lampare usciranno al largo. sanminiatelli, 11-156 : si snocciolavano le lampare dalla punta
. g. e. gadda, 11-156 : la presenza della trichina, il
a piè del palazzo. tommaseo, 11-156 : tu diresti che la dea nelle
selvaggi e pere si manuca. lalli, 11-156 : che ti pensasti tu? forse
pomati e ridenti del vicentino. tommaseo, 11-156 : non lungi dal tempio è un
. acer. pappardóne. lalli, 11-156 : o toscan pappardone insolentaccio. =
e degli sforzi dell'intelletto. tommaseo, 11-156 : io sono ciò ch'è.
sui singoli individui). cassieri, 11-156 : sullo stacco del 'flauto magico'..
.. tempo perso. sciascia, 11-156 : il segretario ha qui la possibilità
. c. e. gadda, 11-156 : la presenza della trichina, il
una tomba in eterno. arbasino, 11-156 : poi magari il giubbotto ritorna, ma
2. apparso improvvisamente. sanminiatelli, 11-156 : i cani randagi abbaiavano, pullulati
letter. che spira. onofn, 11-156 : alla foce dei fiumi spazia il vento
un dolce sguardo schivo. tecchi, 11-156 : anche dal profilo del villaggio.
narrate. sanminiatelli, 11-156 : si snocciolavano le lampare dalla dalle
incrostata di splendidi mosaici. tommaseo, 11-156 : non lungi dal tempio è un
mestola o di cucchiaio. salgari, 11-156 : bellissime palme alte trenta e perfino
/ adunarsi solleciti correndo. tommaseo, 11-156 : un sozzo stormo vagante di scimmie,
di un partito. sciascia, 11-156 : c'è di nuovo nella de che
per la sua reticenza. arpino, 11-156 : « pescare, veloci, cottolenghi »
che vi è prodotto. caro, 11-156 : fiche ferraresi; mele bolognesi; e